Giovani e Famiglia
- Antonella Spanò (a cura di) (2017), I giovani del Sud di fronte alla crisi. Strategie di sopravvivenza e capacità di innovazione, Franco Angeli
Il volume è frutto di una ricerca sulle condizioni e sulle prospettive di vita dei giovani svolta nel Sud, in particolare a Napoli, dove il mercato del lavoro, già tradizionalmente debole, è stato messo a dura prova dalla recente crisi. I risultati della ricerca sono letti all'interno dei processi di individualizzazione e di de-standardizzazione del corso di vita che attraversano la contemporaneità e dei processi di flessibilizzazione e di precarizzazione del lavoro che hanno accompagnato l'uscita dalla società salariale. Tali processi, se hanno ridotto le opportunità occupazionali per le giovani generazioni e reso più difficile la transizione alla vita adulta, hanno di fatto aperto nuovi spazi alla capacità immaginativa dei giovani che, forzatamente distolti dalla méta del "posto fisso" e pressati dalla disoccupazione, possono essere stimolati a imboccare sentieri nuovi, fatti di lavori nuovi, di scelte educative nuove, di nuovi modi di consumare, di nuovi modi di concepire i rapporti sociali, di un nuovo modo di guardare al futuro. Quali effetti dunque ha avuto la crisi sulla vita dei giovani e sulla loro transizione alla vita adulta? Quali sono i modi con cui i giovani fronteggiano la crisi, e quali i fattori che influiscono sulle diverse modalità di risposta? Le strategie che essi mettono in campo sono strategie di resistenza o strategie che lasciano intravedere un processo di innovazione? Inoltre, le pratiche che i giovani adottano nel contesto difficile in cui si muovono anticipano una società più individualista o piuttosto una società più solidale? E infine, in uno scenario nel quale le abilità personali, prima fra tutte quella di "navigare nell'incertezza", sembrano essere divenute le risorse cruciali, che ne è dei fattori tradizionali della diseguaglianza? Le differenze di class, sex e race hanno perso influenza o continuano a determinare i destini dei giovani con la forza di sempre? Sono questi gli interrogativi che hanno guidato la ricerca che, nell'adottare il metodo biografico, riconosce l'esistenza di rilevanti spazi per l'agency anche in un contesto che sembra offrire vincoli più che risorse.
- Mesa D. (2014), L' età nelle società in transizione. Un approccio morfogenetico, Franco Angeli, Milano.
Partendo da una ricostruzione delle principali tradizioni di ricerca sulla condizione giovanile, il libro presenta un approccio sociologico che intende dar conto della duplice trasformazione nel tempo (morfogenesi) delle strutture della società e delle persone (giovani) nella società. Alla luce di questo modello si propone un'analisi dei mutamenti della giovinezza nel contesto italiano che va dal baby boom alla crisi economico-politico-sociale odierna ed abbraccia i principali ambiti di vita dei giovani: la famiglia, la carriera scolastico-lavorativa, la partecipazione sociale e il loisir. Al fondo, anche i giovani cresciuti nell'Italia della crisi sembrano avere premure simili a quelle delle generazioni precedenti. A cambiare sono piuttosto i modi riflessivi con i quali tali premure sono combinate e mediate con una realtà sociale sempre più incerta e provvisoria.
- Palidda R. (a cura di) (2013), Vite flessibili. Lavori, famiglie e stili di vita di giovani coppie meridionali, Franco Angeli, Milano
Il volume indaga il lavoro flessibile nei suoi aspetti socialmente più problematici e sotto il profilo della molteplicità degli ambiti di vita coinvolti. Da qui la scelta di analizzare il fenomeno nel Mezzogiorno, in cui la domanda di lavoro presenta drammatiche strozzature dal punto di vista quantitativo e qualitativo, e di indagare i percorsi di lavoro di giovani e giovani-adulti che hanno scelto di costruire una famiglia in condizioni di insicurezza lavorativa, utilizzando una pluralità di campi di osservazione: i profili normativi, professionali e retributivi del lavoro non standard e delle transizioni in cui questo si inscrive; le culture del lavoro; la vita familiare e le scelte di genitorialità; gli stili di vita e i modelli di consumo. Una lente poliedrica che mette in luce le contraddizioni tra risorse e aspirazioni, insicurezza lavorativa e certezze familiari, tra esiguità del reddito e livello dei consumi. Il risultato è un generale orientamento a "volare basso", ridimensionando progetti e aspirazioni; una dipendenza dalla famiglia che accentua il peso delle variabili ascrittive, elementi questi che confliggono con i principi di libertà, di benessere e di meritocrazia su cui si fondano le società avanzate.
-
Leccardi C., Rampazi M., Gambardella M. G. (2011), Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli, UTET, Torino.
In un mondo dominato da incertezza, velocità dei cambiamenti, compressione del tempo e dello spazio, il luogo che si considera come «casa» è quello dove appare possibile ricomporre ad unità i frammenti dell'esperienza. In questo senso, il sentirsi a casa non si collega soltanto allo spazio fisico dell'«abitazione» tradizionalmente intesa. Soprattutto per i giovani, questa esperienza può passare, oggi, attraverso una relazione soggettivamente significativa con alcuni tempi e spazi collettivi che prendono forma nella città. Vere e proprie «isole di durata», questi spazi-tempi mettono in evidenza i mutamenti che hanno investito la realtà giovanile e delineano nuove reti concettuali necessarie per interpretarla. Il libro ricostruisce questi cambiamenti prendendo le mosse da una ricerca nazionale sulla costruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano, in particolare dai risultati delle indagini svolte a Pavia e a Milano, rispettivamente sul vissuto degli spazi domestici e sulla nuova relazione con gli spazi pubblici da parte dei giovani.
-
Saccà F. (2010), Una nuova alfabetizzazione politica. Valori, definizioni e domande delle giovani generazioni, Franco Angeli, Milano.
La modernità comporta una frammentazione delle esistenze, della percezione del tempo e del luogo che si traduce, nei giovani italiani, in una nuova ricerca di certezze e di sicurezza. La flessibilità viene vissuta come precarietà a cui si reagisce in primo luogo ripiegandosi sulla famiglia e sulla socialità ristretta ma anche frapponendo una distanza tra il sé e la sfera politica, i cui rappresentanti, modalità e metodi appaiono inadeguati nel fornire risposte alle sfide che la globalizzazione sottopone alle loro stesse esistenze. Così, proprio mentre la "post-modernità" avanza, riemergono con forza domande, esigenze, bisogni, tipici della modernità: il lavoro, la pensione, gli ammortizzatori sociali, la sanità.
-
Abruzzese S., Pretto A. (a cura di) (2009), Giovani e prospettive di vita. Indagini sociologiche. Carocci, Roma.
Oggigiorno assistiamo ad un nuovo fenomeno che vede i giovani protagonisti indiscussi e discussi: la lunga permanenza entro la famiglia d'origine. È assodato che i giovani restano molto a lungo al di fuori di un impiego professionale stabile, tale cioè da permettere loro quell'autonomia economica indispensabile alla formazione di qualsiasi autonomia sostanziale: ma si tratta veramente solo di questo? Attraverso una ricerca condotta in Trentino fra il 2002 ed il 2009, si è cercato di capire non soltanto i motivi per cui questi giovani, o meglio questi adulti-giovani, tendano a rinviare quanto più possibile l'uscita dalla casa genitoriale ma anche le eventuali ragioni che li inducono ad uscire dal "nido".
-
Micheli G. A. (2009), Sempre giovani & mai vecchi. Le nuove stagioni della dipendenza nelle trasformazioni demografiche in corso, Franco Angeli, Milano.
Attraverso i dati statistici, le decisioni degli operatori delle politiche sociali, le interpretazioni scientifiche e le voci narranti di singoli cittadini, il volume cerca di cogliere, dietro le dinamiche demografiche in corso nel nostro Paese, le grandi mutazioni nella percezione di tematiche quali: il senso dell'invecchiare e dell'uscire dalla famiglia di origine, il perdere a poco a poco l'autonomia del corpo e della mente, la concezione della morte.
-
Censi A. (2008), Famiglie e giovani. Esperienze, immagini e memoria, Franco Angeli, Milano.
Una raccolta di racconti autobiografici che hanno permesso di ricostruire alcuni contesti nei quali è stato possibile riconoscere diversi aspetti del senso e del significato attribuito alla famiglia contemporanea. A partire dalla riflessione sulle immagini e sulle rappresentazioni della famiglia sono state individuate le tipologie di famiglie che i giovani hanno attraversato nella loro esperienza di vita e i significati a esse connessi.
-
Colombo M. (2008), Cittadini nel welfare locale. Una ricerca su famiglie, giovani e servizi per i minori, Franco Angeli, Milano.
Il ruolo del "locale" nelle politiche per la famiglia, l'infanzia e la gioventù e le diverse forme di coinvolgimento degli utenti. Le considerazioni generali fanno da sfondo a una ricerca, svolta nel Comune di Coccaglio, che ha innescato un circuito virtuoso di partecipazione locale, fornendo spunti alla programmazione e fungendo da esempio per una comunicazione attiva tra famiglie, realtà associative, giovani, servizi locali e governo municipale.
-
Tito B., Galasso V. (2007), Contro i giovani. Come l'Italia sta tradendo le nuove generazioni, Mondadori, Milano.
L'Italia è una delle società in cui il sostegno delle famiglie ai giovani è più forte e in cui la permanenza dei figli tra le mura domestiche è più lunga. Di fronte a questa condizione eccezionale in poco più di dieci anni abbiamo raddoppiato il nostro debito pubblico e promesso pensioni molto generose, nonostante il calo della fertilità e l'allungamento della vita. Lo abbiamo fatto non tanto per costruire infrastrutture, migliorare la qualità dell'istruzione o dei servizi, ma per pagare pensioni di invalidità, creare posti pubblici spesso inefficienti, concedere baby pensioni e pensioni di anzianità, questa combinazione di altruismo privato e di egoismo pubblico è diventata un freno molto forte alla crescita del paese e rappresenta una pesante ipoteca sul nostro futuro. La soluzione, secondo Boeri e Galasso, potrebbe dipendere, prima di tutto, dal coraggio dei quarantenni di oggi di imboccare la strada delle riforme nel mondo del lavoro, delle professioni, dei servizi e del welfare.
-
Garelli F., Sciolla L.,Palmonari A. (2006), La socializzazione flessibile. Identità e trasmissione dei valori fra i giovani, Il Mulino, Bologna.
Sono qui discussi i risultati di una ricerca interdisciplinare sulle caratteristiche emergenti dei processi di socializzazione nella cultura occidentale, che considera ormai superate le logiche autoritarie del tipo "i figli devono obbedire ai padri" o "i giovani devono conformarsi agli adulti", ma non ha ancora definito nuove, affidabili, modalità di trasmissione dei valori significativi alle generazioni successive. Il crinale da percorrere appare stretto: occorre infatti rispettare la capacità di iniziativa e la creatività dei più giovani senza scaricare su di loro ogni responsabilità. Il volume indaga i nuovi modi in cui famiglia, scuola, ambienti di lavoro, rapporti amicali ed esperienze di gruppo influenzano l'assunzione di valori, la formazione dell'identità e gli stili di vita dei giovani.
-
Facchini C. (2005), Diventare adulti. Vincoli economici e strategie familiari, Guerini Editore, Milano.
Lunga permanenza dei giovani nella famiglia d'origine, minor propensione e posticipazione del matrimonio costituiscono alcuni dei tratti più rilevanti dell'attuale modello demografico italiano. Il volume interviene nel dibattito in corso, centrando l'attenzione sugli scenari in cui i comportamenti dei giovani prendono forma: le caratteristiche del sistema socio-economico e le sue trasformazioni da un lato; le modalità con cui, all'interno delle famiglie, si strutturano i rapporti e le solidarietà tra le generazioni dall'altro. L'attenzione si focalizza sulle strategie familiari: è nella famiglia che maturano valori e modelli culturali dei giovani ed è la protezione della famiglia ad agevolare i loro comportamenti.
-
Maggioni G., Rapari S. (2005), Diventare genitori? Esperienze e opinioni di giovani adulti residenti a Pesaro, Edizioni Goliardiche, Trieste.
Il libro, in perfetta continuità con il primo volume di questa collana, presenta i risultati ottenuti dai ricercatori dell'Istituto di Sociologia di Urbino nell'ambito del progetto nazionale "La bassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori" finanziato ed avviato nel 1999 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
-
Ceccarini L. (2004), Avere un figlio. Giovani coppie e comportamenti riproduttivi a Pesaro, Edizioni Goliardiche, Trieste.
Il libro presenta i risultati ottenuti dai ricercatori dell'Istituto di Sociologia di Urbino nell'ambito del progetto nazionale "La bassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori" finanziato ed avviato nel 1999 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
-
Trivellato P. (a cura di) (2002), Giovani madri sole. Percorsi formativi e politiche di welfare per l'autonomia, Carocci, Roma.
Uno dei fenomeni più rappresentativi del mutamento sociale e demografico di questi anni è la crescita delle famiglie monogenitore. Queste famiglie, formate perlopiù da madri con figli, presentano spesso situazioni problematiche dal punto di vista sia economico che relazionale: il disagio aumenta quando la madre sola è giovane o addirittura adolescente. Questo volume analizza le condizioni di vita delle giovani madri sole (dai 15 ai 24 anni) mettendo in luce le peculiarità della realtà italiana rispetto ad altri contesti, quali il Regno Unito e l'Irlanda. Un'analisi delle politiche sociali specifiche mostra che alla crucialità del ruolo della famiglia nelle strategie di supporto si accompagna una carenza di interventi pubblici in materia. Vengono poi esaminate alcune possibili soluzioni in campo educativo e formativo, finalizzate ad aumentare il grado di autonomia delle giovani madri sole.