OCPG incontra "Claudio Gubitosi"
L'Ateneo salernitano ospita Claudio Gubitosi.
L'incontro è coinvolgente fin dalle prime battute. Il Direttore parla tra i giovani. Preferisce non mettersi in cattedra, ma parlare in mezzo ai giovani: è lì che vuole comunicare con loro, raccontargli la sua storia e, perché no, trasmettergli un po' di positivo ottimismo. Di sé dice di essere un ‘fabbro-ferraio', che crea e mette in circolo. Consiglia spirito propositivo, pazienza e umiltà. Prima di tutto però contano l'autostima, il rispetto di se stessi, del proprio impegno e della propria curiosità. Bisogna che ogni azione sia protesa alla conoscenza del proprio io, in quanto la relazione con sè è sempre il punto di partenza per instaurare la relazione con l'altro. Parlando del Giffoni, Gubitosi afferma che il Festival è semplice nella sua complessità. Il Festival dona opportunità a chi riesce a meritarle, a chi mostra curiosità e interesse: la sua più grande soddisfazione sta nel vedere crescere ed eccellere i suo collaboratori, lasciandoli andare quando è giusto che partano per la loro via.
Spesso dopo una grande fatica, al Giffoni Experience si rimane felici di quanto è stato fatto. Eppure non è mai abbastanza: occorre sempre confrontarsi col pubblico, leggere nei loro occhi e sui loro volti le loro emozioni. La Giffoni Experience è un lavoro di squadra: le idee, le intuizioni e i progetti vengono sempre condivisi. Il programma del 2012 è già pronto, il tema che si affronterà al Giffoni sarà ‘La Felicità', potrebbe sembrare banale o pura retorica, visti e considerati i tempi che corrono ma Claudio Gubitosi dà speranza ai giovani uditori, sostenendo che anche questa depressione, come tutte le altre del passato, prima o poi passerà, bisogna solo aver pazienza e tanto coraggio. I giovani devono cogliere le ricchezze del proprio territorio, congiungerle alla propria forza e alle proprie idee. Tutti siamo creativi, ciascuno a suo modo. Ognuno può diventare architetto dell'immaginario - conclude Gubitosi.