Ricordare Carlo Levi nella giornata dei diritti umani
Giovedì 10 dicembre, il Teatro di Ateneo dell'Università degli Studi di Salerno ha ospitato il Convegno "Ricordare Carlo Levi nella giornata dei diritti umani".
La manifestazione è stata promossa dal Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'Università di Salerno e dalla FILEF (Federazione Lavoratori Emigrati e Famiglie).
L'iniziativa ha contribuito a testimoniare come la figura di Carlo Levi, a quarant'anni dalla scomparsa, faccia ancora discutere: questione meridionale, nuove povertà, immigrazione e nuova emigrazione sono ancora nodi centrali della nostra società.
Al dibattito, che ha animato la giornata, sono intervenuti:
- Prof. Annibale Elia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno;
- Enrico Pugliese, Professore Emerito di Sociologia e Presidente del Comitato FILEF per Carlo Levi;
- Rodolfo Ricci, Coordinatore FILEF;
- Avv. Franco Massimo Lanocita.
Dopo i saluti istituzionali è intervenuto il Prof. Enrico Pugliese che ha ricordato la figura di Carlo Levi - che moriva nel gennaio 1975 - e ha evidenziato quanto Salerno sia tappa obbligata di tali celebrazioni in quanto, proprio nel giorno della sua morte a Palazzo di città, si svolgeva il Terzo Congresso della FILEF. Carlo Levi è stato ricordato in primo luogo per la lotta del meridionalismo, in secondo luogo perché la FILEF mantiene ancora questo impegno.
Altro intervento della giornata è stato tenuto dall' Ing. Maurizio Del Bufalo, coordinatore del Festival del Cinema sui diritti umani di Napoli. Del Bufalo ha posto l'accento sul tema della migrazione, sottolineando come la giornata del 10 dicembre abbia un valore fortemente simbolico, in quanto è la giornata in cui si commemora la dichiarazione dei diritti dell'uomo, firmata nel 1948. È stata scelta questa data in modo da poter collegare la figura di Levi al tema dei diritti umani.
E' intervento Rodolfo Ricci che ha posto l'accento sul protagonismo che emerge nei flussi migratori. Nei discorsi di Levi ricorrono molti passaggi di elementi di Cinanni scritti su Rinascita, Critica Marxista, e diverse testate storiche. Sulla questione dell'immigrazione emerge l'elemento del protagonismo, del farsi avanti, da cui nasce il libro bianco della FILEF, in cui si affrontano una serie di tematiche, ritenute prioritarie, che diventano anche spunto per diverse leggi nazionali sull'immigrazione.
L'Avv. Lanocita parla di Cinanni e ricorda il suo aspetto integralista, attento ai movimenti studenteschi, ma anche un aspetto da "partito". Racconta del rapporto conflittuale tra generazioni e di quanto lui sia stato in grado di gestirlo bene. Cinanni fu partigiano nelle Brigate di Garibaldi e si portava sulle spalle le ferite delle sue scelte. Il suo nome da battaglia era Andrea, nome che diede anche a suo figlio. Mantenne vivo questo contrasto con la democrazia cristiana, tanto da dipingere di rosso una parete della sua casa confinante con la villa di un democristiano.
L'evento è stato arricchito dalla proiezione di filmati dedicati al tema delle migrazioni - presentati da Maurizio Del Bufalo, Presidente del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli - tra cui un video tratto dal film "Omaggio a Carlo levi" del 1983, di Mario Carbone, Cineteca della Calabria; dalla performance dell'attore Alfonso Liguori che ha letto alcuni passaggi dei discorsi di Carlo Levi al Senato e dal Concerto "Scenari d'opera" messo in scena dal Conservatorio "G. Martucci" di Salerno.