Convegno Valutazione PA
Si è tenuto il 23 Novembre 2016, presso l'aula "G. De Rosa" dell'Università degli Studi di Salerno, il Convegno dal titolo "La valutazione delle performance amministrative e la responsabilità della dirigenza pubblica tra efficienza e equità - Esperienze e modelli organizzativi a confronto" con il patrocinio morale dell'Assessorato ai Fondi Europei, Politiche Giovani - Cooperazione Europea e Bacio Euro-Mediterraneo della Regione Campania e dell'Associazione Italiana di Valutazione.
L'Osservatorio Giovani OCPG ha partecipato al convegno con una diretta streaming sul proprio canale youtube.
L'obiettivo del convegno è stato aprire un dialogo sull'evoluzione del sistema politico-amministrativo italiano, focalizzandosi sulle modalità e sulle esperienze in cui la valutazione sia riuscita a consolidarsi come pratica utile al miglioramento delle pratiche pubbliche o come strumento di compressione delle autonomie locali. Il confronto tra analisi scientifica e managerialità pubblica mira ad interpretare e declinare i processi di gestione e di valutazione in relazione ai recenti interventi di riforma del ruolo della dirigenza.
Ha coordinato l'incontro il dott. Dario Ciccarelli, dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha presentato i temi di discussione evidenziando le difficoltà di dialogo tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione e la necessità, da parte della Dirigenza e dell'Università, di aprirsi alla collaborazione.
A seguire la prof. Mita Marra, presidente dell'Associazione Italiana di Valutazione, si è interrogata sulla reale natura e sulla pervasiva capillarità della valutazione. In particolare, ha chiesto ai presenti, in che modo i meccanismi di valutazione possono migliorare la qualità delle decisioni attraverso l'integrazione di approcci politico-organizzativi, lo snellimento dei compiti e la focalizzazione sui contesti esterni.
E' intervenuta Serena Angioli, Assessore con delega ai Fondi Europei, Politiche Giovanili - Cooperazione Europa e Bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania, che ha posto l'attenzione sulla cultura alla spesa delle PA e sul ruolo che la comunicazione ha nell'ambito della Valutazione. E' una adeguata comunicazione, all'interno della PA e soprattutto verso i fruitori dei servizi, che permette alla Valutazione di avere un impatto informativo e formativo. Gli strumenti analitici che la Valutazione fornisce sono utili nel momento in cui la PA decide di utilizzarla adeguatamente.
Il prof. Annibale Elia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione, si è soffermato sulle conseguenze negative della cattiva comunicazione tra MEF e MIUR. Secondo il Direttore, le policies sviluppate su Scuola, Università e Ricerca non tengono conto delle realtà europee e d'oltre oceano che formano giovani studenti attraverso Università Imprenditoriali. Tali Università contribuiscono in modo significativo allo sviluppo del paese grazie, anche, a corsi annuali di training reali creando reti territoriali. L'auspicio del Direttore è di cambiare il modo di fare ricerca sperimentando la trasversalità delle discipline che, attualmente, restano "ingabbiate" nei meccanismi di Valutazione.
Giuseppe Gaeta, direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli, ha proposto interessanti spunti di riflessione riguardo la creatività laboratoriale e le buone prassi da perseguire tra estetica ed etica. Secondo Gaeta c'è la necessità di introdurre strumenti qualitativi per la Valutazione e di favorire una relazione collaborativa ed interdisciplinare tra gli attori coinvolti da utilizzare come criterio della Valutazione.
Il Direttore dell'Area Politiche Amministrative e Istituzionali per l'Istituto per la Ricerca Sociale di Milano, Erica Melloni, ha presentato un quadro generale dello stato delle PA italiane ed estere e su come vengono utilizzati gli strumenti affinché si possa migliorare la valutazione dell'efficacia degli interventi attraverso un metodo empirico.
Infine, il professore del Dipartimento di Management e Diritto dell'Università di Roma "Tor Vergata", Alessandro Hinna ha incentrato il suo intervento sui problemi di implementazione dei sistemi di Valutazione delle performance, sulla mancanza di una valutazione delle politiche e della performance individuale e del passaggio, in corso nelle PA, da una burocrazia meccanica ad una burocrazia professionale.
Nel pomeriggio, si è tenuta una tavola rotonda coordinata dalla Dott.ssa Daniela Carlà, Dirigente Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Ad aprire la discussione il Dott. Antonello Scialdone, Presidente dell'Organismo Indipendente di Valutazione dell'ISFOL, che ha affermato che in riferimento ad un confronto realizzato sui Paesi dell'Eurozona, l'Italia è ultima nella classifica, abbondantemente distanziata da penultima e terzultima. Aggiunge che lo schiacciamento dei profili valutativi nell'ambito della performance si è tradotta in un risultato poco soddisfacente. Conclude l'intervento con il tema della leadership etica e la necessità dell'investimento attraverso strumenti di misurazione individuando processi che arricchiscano la platea sulle cose da fare.
A seguire l'intervento del Dott. Roberto Bafundi, Direttore Regionale INPS Abruzzo, secondo il quale nell'ottica della valutazione complessiva delle performance, nel momento in cui viene dato un indirizzo politico, è necessario mettere insieme tutti i dirigenti affinché vengano coinvolti nel medesimo obiettivo. Rispetto a questo evidenzia che il tema della leadership etica è fondamentale.
Il Dott. Alfredo Ferrante, Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha affermato che molto spesso le procedure per valutare il personale vengono imposte perché non esiste una cultura della valutazione e non si nasce valutatori. C'è una difficoltà da parte della politica di partecipare al processo valutativo, ma nell'ultimo periodo il sistema valutativo è stato accettato e condiviso dalla politica e dalla burocrazia.
Il Dott. Luigi Ferrara, Capo Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi, Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha affermato che per quanto riguarda il tema della valutazione nelle politiche pubbliche per esigenze ben chiare, l'unico metro utilizzato è stato quello del sistema della spesa e alcuni risultati si sono ottenuti. Dal punto di vista delle politiche pubbliche uno degli obiettivi deve essere "gestire le risorse umane e finanziarie".
La Dott.ssa Claudia Maio, Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Salerno, ha considerato che la sfida della valutazione della performance di un dirigente pubblico e di tutta la struttura organizzativa, debba andare oltre interrogandosi non solo sull'output, ma anche sulla crescita della struttura che eroga il servizio e su chi la riceve. Una buona amministrazione si traduce nella misura in cui gli attori di tale amministrazione si interroghino e valutino la crescita di se stessi e del territorio.
Il Dott. Luca Nervi, Dirigente Settore Performance, Trasparenza e Anticorruzione della Regione Liguria, si è concentrato su due parole chiave: integrazione e socializzazione. Se manca integrazione tra i sistemi di valutazione e tra le persone che si occupano delle materie in questione si perde la mission fondamentale, che non è quella di autovalutarsi. La valutazione delle politiche pubbliche si genera nel momento in cui si riesce a far capire alla cittadinanza se la mission è stata raggiunta o meno. Se non si dà una risposta ai territori, non ci sarà migliore produttività delle politiche.
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