Lingue e linguaggi che fanno l'Europa
Giovedì 17 ottobre 2019, presso la Biblioteca "E.R Caianiello", si è tenuto il convegno Lingue e Linguaggi che fanno l'Europa organizzato dall'Osservatorio Giovani Ocpg del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione e dal Centro di Documentazione Europea dell'Università di Salerno.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito della Settimana della Sociologia e allo stesso tempo in quello dell'iniziativa annualmente proposta dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea per la ricorrenza della Giornata Europea delle Lingue.
L'argomento cardine del convegno è stato la diversità linguistica considerata come strumento di integrazione, di formazione, di scambio e crescita culturale. Durante l'arco della mattinata, in cui sono intervenuti attori diversi provenienti dall'ambito della formazione accademica, da quello pubblico e soprattutto dal mondo dell'associazionismo, ci sono stati momenti di confronto, di riflessione rispetto all'importanza della cooperazione a livello europeo e quindi circa la necessità soprattutto dei giovani di sperimentare esperienze non solo formative ma di vita in contesti culturali e linguistici diversi da quelli del proprio Paese di origine.
La scelta di convogliare in un unico evento, interlocutori diversi è stata ripresa nella struttura degli interventi che si è concretizzata in un interessante alternarsi tra testimonianze di giovani attori attivi nell'ambito dell'associazionismo giovanili o in progetti di diverso tipo di carattere e portata europea, e commenti, riflessioni e spunti teorici di esperti di programmi di formazione e progettazione europea, di linguistica e linguaggio di politiche giovanili.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali da parte della Professoressa Stefania Leone, Coordinatrice Scientifica dell'Osservatorio Giovani Ocpg, che ha moderato tutti gli interventi, passando la parola alla Dottoressa Maria Rosaria Califano, nuova Direttrice del Centro Bibliotecario di Ateneo, che ha ringraziato gli organizzatori dell'evento e ha promosso la campagna alla quale la Biblioteca universitaria ha aderito, ovvero l'Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo di Obiettivi Sostenibili, focalizzandosi sulla creazione di un'ambiente universitario sostenibile, sia in termini di servizi che di etica proiettata alla sostenibilità.
È intervenuto successivamente il Professor Piero Pennetta, che è intervenuto nel dibattito fornendo nozioni di politica europea e di relazioni internazionali, insistendo poi sulla necessità di studiare la storia, la demografia, le culture, la geologia e le dinamiche evolutive dell'Europa nella sua complessità. Ha concluso la parte introduttiva dell'evento la Dottoressa Maria Senatore, Responsabile del CDE di Ateneo, che ha illustrato dettagliatamente i servizi e gli strumenti forniti dal Centro di documentazione europea ai numerosi studenti presenti tra il pubblico della giornata.
Successivamente, la parola è passata ai relatori invitati ad intervenire su tematiche europee, ed in maniera più specifica sulle lingue europee. Il primo a portare il suo contributo è stato Gerardo Cleto, referente dell'Associazione Nous di Napoli, presente sia in qualità di giovane attivo nell'ambito dell'associazionismo giovanile che come partecipante e quindi testimone di un'esperienza progettuale vissuta in Francia nell'ambito del progetto Erasmus+. Il suo intervento si è basato su due topic principali, il primo relativo all'importanza di entrare a far parte di network in grado di creare connessioni e sinergie positive tra i giovani provenienti da diversi Paesi; il secondo basato sulle lingue che in momenti di cooperazione diventano un fattore determinante per alimentare un confronto interculturale e plurilinguistico. Collegandosi all'importanza di tenere i giovani aggiornati sulle opportunità che l'Europa offre tramite programmi ed iniziative, e sulla necessità di fare rete, è intervenuto Antonio Rossi, operatore dell'Informagiovani di Salerno, che ha presentato al pubblico i servizi offerti dall'ente nell'ambito dell'informazione, della mobilità e dell'animazione territoriale, concentrandosi in particolare sulle opportunità di mobilità ed orientamento promosse dal programma Erasmus+. Rossi ha insisto sull'importanza di non attendere la conclusione di un percorso didattico per poi informarsi su tutte le opzioni disponibili nell'ambito formativo, lavorativo o di volontariato all'estero, ma ha incitato i giovani ad usufruire dei servizi informativi disponibili e di proiettarsi in una prospettiva di crescita maggiormente europea.
E' intervenuto successivamente Franco Solitro, referente di Essenia UETP, ente attivo nell'ambito della formazione e dell'orientamento professionale dal 1991 e operativo nella gestione e nello sviluppo di progetti Erasmus+, ed in particolare di quelli della sezione VET. Solitro ha fornito una riflessione interessante sul fatto che la maggior parte dei ragazzi o delle persone che partecipano ai programmi di mobilità, sono mossi dal desiderio di accrescere le proprie competenze linguistiche, teoria che ha confermato una testimone diretta di uno dei progetti attivati da Essenia, che grazie ad un percorso di mobilità in Spagna è riuscita a migliorare la conoscenza di una lingua straniera ed allo stesso tempo l'esperienza le ha permesso di valutare i successivi percorsi formativi in maniera più consapevole ed orientata. Ricalcando la tematica della mobilità, intrecciandola stavolta alla testimonianza non di un ente di formazione ma di un'associazione con un'esperienza ventennale nell'ambito, è intervenuto Alessandro Nicotera Vicepresidente di GIOSEF-Giovani senza frontiere. Anche Nicotera ha esposto le varie opportunità del progetto Erasmus+, concentrandoti stavolta sui programmi di Internship o di scambio per giovani di breve o lungo periodo offerti dal programma. Anche in questo caso l'associazione ha fornito la preziosa testimonianza di un giovane partecipante ad un progetto di mobilità con l'obiettivo di stimolare il giovane pubblico presente.
Sulla base degli spunti offerti dalle varie testimonianze, è poi intervenuta la Dottoressa Iole Vingiani, referente per l'Ufficio Relazioni Internazionali ed Erasmus+ dell'Università di Salerno, che oltre a presentare le attività ed i servizi disponibili in Ateneo, ha fornito la sua esperienza personale come studentessa erasmus, che le ha permesso di acquisire non solo competenze linguistiche notevoli ma anche skills relazionali e sociali, fondamentali non solo nell'ambito accademico ma anche in quello lavorativo.
Il dibattito è proseguito con un intervento maggiormente tecnico e scientifico proposto dalla Professoressa Daniela Vellutino del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, che ha proposto una disamina della situazione linguistica in Europa che è condizionata dalla storia, da dinamiche procedurali, burocratiche e politiche. La Professoressa conclude l'intervento riprendendo il pensiero di Eco, affermando che «per far in modo che la lingua dell'Europa sia davvero la traduzione è necessario sviluppare strategie specialistiche equivalenti e collegarle tra loro».
Sempre nell'ambito dei tecnicismi linguistici, è intervenuto Alberto Maria Langella Ricercatore in linguistica di Scienze della Comunicazione che oltre a proporre una disamina di tipo europeista, ha insisto sulla situazione linguistica italiana e sull'evoluzione che la lingua ha subito nell'era del digitale e della messaggistica istantanea. Langella, seppur in maniera anacronistica, propone un allontanamento dalla stretta correlazione tra conoscenza linguistica vera e propria e realtà visibile, per salvaguardare un sano apprendimento ed uso dell'italiano così come delle altre lingue.
Distaccandosi dalla sfera strettamente linguistica e scientifica, è intervenuto il Dottor Giuseppe Raffa del Formez PA, agenzia governativa che si occupa di progetti, organizzazione di risorse per l'implementazione di policies e per il supporto alla pubblica amministrazione. Il Formez presenta una stretta connessione con il mondo giovanile, perché ha supportato il Dipartimento delle Politiche Giovanili nell'adesione e nell'implementazione di contenuti sulla piattaforma Youth Wiki, alla quale Raffa ha dedicato il suo intervento. La piattaforma rappresenta un punto di reperimento e raccolta di informazioni e dati rispetto a best practices di politiche giovanili fornite da tutti i Paesi europei aderenti all'iniziativa. Gli stati aderenti possono caricare sulla piattaforma anche studi, sondaggi, output di ricerca circa le condizioni dei giovani e delle politiche giovanili avvalendosi anche dal contributo di centri di ricerca non governativi, come gli Osservatori delle Politiche Giovanili presenti sul territorio nazionale. Gli strumenti e le risorse offerte da Youth Wiki sono alimentati dal coordinamento tra le policy e gli interventi di politica giovanile presenti a livello europeo, e proprio in questo contesto il Formez PA opera avvalendosi del confronto con enti ed istituti di ricerca esterni.
Sono intervenuti, ancora, nell'ambito delle politiche giovanili, il Presidente del Forum dei Giovani della Regione Campania, Giuseppe Caruso, che ha sottolineato l'importanza di sfruttare i forum come centri di sviluppo dei bisogni dei giovani e dell'avanzamento delle politiche giovanili. Un altro intervento basato sulle dinamiche territoriali e su quelle delle politiche giovanili, è intervenuta la Dott.ssa Rossella Palo, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Giffoni Seicasali, che ha focalizzato l'attenzione sull'importanza di creare una forte sinergia tra tutti gli attori istituzionali e non che interagiscono su uno stesso territorio, per creare poi un network forte ed in grado di operare in contesti internazionali e multiculturali.
Il dibattito si è concluso, lasciando spazio ad altre due testimonianze, quella dell'Associazione Aegee Salerno, e quella dell'Area Marina Protetta Punta Campanella. I due referenti di Aegee hanno contribuito ad alimentare il dibattito sull'importanza delle esperienze di mobilità e di educazione non formale che favoriscono l'abbattimento di barriere linguistiche e culturali, necessarie soprattutto nell'ambito universitario. La testimonianza apportata dall'AMP Punta Campanella, riconosciuta dalla Regione Campania, è giunta grazie agli interventi di Domenico Sgambati e di una delle ragazze che ha aderito ad un progetto di volontariato europeo. Il convegno si è infatti concluso con l'intervento di una giovane ragazza portoghese che oltre ad essere riuscita a padroneggiare la lingua italiana in poco tempo ha enfatizzato l'importanza di essere riuscita ad entrare a far parte di una rete cooperativa che da una parte si fonda sull'attivismo giovanile e dall'altra sulla salvaguardia e sulla sostenibilità ambientale.