unisa ITA  unisa ENG


Osservatorio Giovani OCPG

Aree interne, spopolamento e rigenerazione territoriale

Il giorno 26 novembre 2024 si è tenuto, presso l'Università di Salerno, il seminario "Aree interne, spopolamento e rigenerazione territoriale". L'incontro, organizzato dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo e dall'Università degli Studi di Salerno, ha affrontato in modo approfondito il fenomeno dello spopolamento nelle aree marginali del nostro paese, cercando al tempo stesso di individuare strategie concrete per la rigenerazione territoriale.


Ad aprire i lavori il prof. Vincenzo Loia, Magnifico Rettore dell'Università di Salerno, che ha sottolineato l'impegno dell'ateneo nel promuovere studi e iniziative che possano offrire nuove opportunità per questi territori spesso dimenticati. Con toni appassionati, il rettore ha evidenziato come il futuro delle aree interne sia legato a un mix di interventi strutturali e culturali, con un forte coinvolgimento delle comunità locali.


Uno dei temi centrali del convegno è stato quello dello spopolamento, un fenomeno che, come hanno spiegato molti relatori, è strettamente legato a dinamiche di povertà e marginalità. La prof.ssa Gabriella Corona, dell'Istituto di Studi sul Mediterraneo del CNR, ha aperto il dibattito sottolineando come le aree interne rappresentino, al tempo stesso, una sfida e un'opportunità. "Questi territori," ha affermato, "non devono essere visti come spazi da recuperare, ma come laboratori di sostenibilità, capaci di offrire risposte innovative alle sfide del nostro tempo".


Successivamente, il professor Fulvio Librandi, docente presso l'Università della Calabria, ha posto l'accento su un aspetto culturale spesso trascurato: lo stigma dello spopolamento. "Non possiamo continuare a raccontare queste aree come luoghi in declino," ha detto, "perché così facendo rafforziamo un immaginario negativo che scoraggia chiunque voglia investire o vivere in questi territori". Librandi ha proposto di ribaltare la narrazione, valorizzando invece le peculiarità e le potenzialità uniche delle aree interne.


Tra gli interventi, quello della prof.ssa Diana Salzano, docente e ricercatrice presso l'Università degli studi di Salerno e del dott. Andrea Orio, ricercatore presso l'Osservatorio Giovani OCPG Dip Policom - UniSa, che hanno illustrato i risultati del progetto di ricerca sulla Basilicata, finanziato dalla Regione e condotto in collaborazione con il CNR. Il progetto ha esplorato temi come il turismo lento, il recupero dei borghi storici e le buone pratiche legate alla sostenibilità. "La Basilicata," ha spiegato Salzano, "è un laboratorio a cielo aperto, dove si intrecciano sfide e opportunità. Dobbiamo imparare a valorizzare le sue risorse, non solo per trattenere chi vive lì, ma anche per attrarre nuovi residenti e investitori".


Un altro punto cruciale del convegno è stato il confronto con esperienze internazionali. La prof.ssa Elisa Di Giovanni, ricercatrice che collabora con l'Istituto di Studi sul Mediterraneo del CNR, ha presentato esempi di rigenerazione territoriale dalla Spagna e dal Portogallo, dove la collaborazione tra enti locali e università ha portato a risultati significativi. "In Spagna," ha spiegato, "le università sono diventate veri e propri motori di cambiamento per le aree rurali, creando cattedre e laboratori dedicati esclusivamente al tema dello spopolamento". Questi modelli, ha aggiunto, potrebbero essere adattati anche al contesto italiano.


Anche la prof.ssa Stefania Leone, Responsabile scientifico dell'Osservatorio Giovani OCPG Dip Policom - UniSa, ha analizzato il ruolo cruciale delle nuove generazioni nella rigenerazione territoriale, soffermandosi sulle sfide legate alle disuguaglianze multiple. "I giovani che vivono in queste aree," ha sottolineato la Leone, "devono confrontarsi non solo con difficoltà economiche, ma anche con barriere culturali e sociali che amplificano il divario con le aree urbane. Tuttavia, proprio da questa condizione di margine può emergere una forza creativa, una restanza attiva capace di ribaltare le sorti dei territori". La prof.ssa Leone ha proposto una serie di strategie per valorizzare questa resilienza, puntando su formazione, mentorship e progetti di co-creazione con le comunità locali.


Non sono mancati esempi italiani di successo. È stato citato il caso di Craco, in Basilicata, un borgo abbandonato che è stato trasformato in un'attrazione turistica e culturale di grande richiamo. Allo stesso modo, esperienze come quella del "Museo dei 5 Sensi" dimostrano come la partecipazione attiva delle comunità locali possa fare la differenza.


Il convegno si è concluso con una serie di proposte operative. Tra le più rilevanti, è emersa la necessità di:

  • Promuovere il turismo sostenibile: Itinerari culturali e naturalistici che valorizzino il territorio senza stravolgerne l'identità.
  • Investire nelle infrastrutture: Migliorare i collegamenti, sia fisici che digitali, per ridurre l'isolamento delle aree interne.
  • Sostenere i giovani: Creare incentivi economici e percorsi di formazione per favorire il ritorno o la permanenza delle nuove generazioni.
  • Favorire la collaborazione tra enti: Reti di comuni, università e imprese per garantire un approccio integrato e duraturo.


La giornata si è conclusa con un appello alla collaborazione e alla continuità. Come evidenziato dal prof. Librandi nel suo intervento finale, "il futuro delle aree interne dipende dalla capacità di unire le forze, di lavorare insieme per trasformare queste sfide in opportunità". Il convegno è stato, in questo senso, un importante passo avanti, un'occasione per immaginare un domani diverso per i tanti territori che aspettano solo di essere valorizzati.

photogallery

  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (10).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (11).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (12).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (13).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (14).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (15).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (16).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (17).jpeg
  • Aree interne spopolamento e rigenerazione territorale (9).jpeg

download