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Osservatorio Giovani OCPG

IV Edizione Unifest

Il 28 ottobre 2024 si è tenuto presso l'Università degli Studi di Salerno il seminario dedicato al Festival Linea d'Ombra, giunto ormai al sua ventinovesima edizione anno di attività. L'evento è stato organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e ha visto la partecipazione del direttore artistico del festival, Peppe D'Antonio, e di diversi docenti e studenti dell'università.

 

Il seminario si è aperto con una breve introduzione del direttore artistico del festival, Peppe D'Antonio, che ha raccontato l'origine e l'evoluzione di Linea d'Ombra. Nato come un festival per esplorare il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, Linea d'Ombra si è trasformato nel corso degli anni, abbracciando nuove tematiche e ampliando la sua struttura. Col passare degli anni, il festival ha ampliato il proprio raggio d'azione, includendo tematiche legate alle trasformazioni sociali ed esistenziali che il cinema riesce a rappresentare in modo unico.

 

In particolare, Linea d'Ombra ha sviluppato un legame importante con l'Università di Salerno. Questo rapporto, inizialmente molto forte, si è allentato nel tempo, ma oggi il festival mira a ricostruirlo attraverso nuovi progetti congiunti, basati su una visione condivisa e una maggiore integrazione tra le due realtà.

 

Il festival, oggi, si sviluppa su otto giorni e presenta una vasta gamma di sezioni, tra cui concorsi cinematografici, incontri e proiezioni dedicate all'animazione e al cinema documentario. D'Antonio ha evidenziato l'ambizione del festival di proporsi come uno spazio culturale aperto all'innovazione e alla sperimentazione, ospitando opere prime e seconde di giovani autori e curando sezioni tematiche come:

  • Education Factory: sessioni formative con incontri e proiezioni mattutine pensate per coinvolgere studenti e giovani spettatori in attività di educazione cinematografica.
  • Linea DOC: una sezione dedicata ai documentari internazionali, che negli ultimi anni ha attirato un pubblico sempre più numeroso.
  • Animazione: una sezione curata con particolare attenzione alle opere di animazione sperimentale di rilievo internazionale.

 

Il festival si presenta come un evento ambizioso e innovativo, caratterizzato da una varietà di concorsi e dall'inclusione di anteprime europee di giovani autori. Per quest'anno, il tema principale scelto è quello dei diritti umani, una scelta che nasce dal desiderio di rispondere alle crisi e tensioni sociali globali. Questo tema sarà sviluppato su un ciclo biennale, articolato in:

  • 2024: Diritti "un approfondimento sui diritti fondamentali che unisce riflessione e sensibilizzazione su questioni universali".
  • 2025: Diritti e Rovesci "un'esplorazione sugli aspetti trascurati o negati dei diritti umani, coincidente con il trentesimo anniversario del festival".

 

Per concludere il proprio intervento, il direttore Peppe d'Antonio ha mostrato 2 cortometraggi:

  • 1 cortometraggio: "Family Portrait": mette in mostra un mondo in disfacimento, prossimo alla guerra, tramite la rappresentazione di una quotidianità familiare
  • 2 cortometraggio: "Old Tricks": mette in mostra il periodo della pandemia tramite la rappresentazione di una coppia anziana che colma la monotonia scambiandosi scherzi

 

Successivamente, è intervenuto il professore Filippo Fimiani, docente presso l'Università degli Studi di Salerno, che ha introdotto Unifest : un contest, in collaborazione con il dip. Policom, LabSav e l'Università degli Studi di Salerno, che invita gli studenti universitari nella produzione di audiovisivi in tre sezioni:

  • "Stile Libero"
  • "Saggio Clip Spot"
  • "Idea Job"

 

Unifest rappresenta uno spazio aperto e democratico, in cui la qualità del linguaggio audiovisivo è al centro dell'attenzione, indipendentemente dalle competenze professionali dei partecipanti.

 

Fimiani ha sottolineato come Unifest non sia solo un contest, ma un'occasione di incontro tra studenti e professionisti, con l'obiettivo di creare un ponte tra l'università e il mondo del cinema e dell'audiovisivo. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti del settore e con una giuria composta sia da giovani che da professionisti, per promuovere un dibattito critico sui film presentati.

 

Proseguendo, il direttore artistico Peppe d'Antonio, rivolge la sua attenzione all'Osservatorio Comunicazione e Partecipazione Culture Giovanili, lasciando la parola alla prof.ssa Stefania Leone, responsabile scientifico di quest'ultimo e, in passato, parte della giuria del festival. Quest'ultima ha spiegato che l'osservatorio, in quanto centro di ricerca per lo studio dei fenomeni giovanili contemporanei, segue i prodotti comunicativi presentati nel festival, non solo come output artistico ma per i valori che essi trasmettono, ed è fortemente interessati ai temi poiché raccontati dal punto di vista dei giovani.

 

Il seminario si è concluso con un intervento da parte della prof.ssa Annachiara Sabatino, docente e ricercatrice presso l'Università degli Studi di Salerno, che ha rivolto un invito di partecipazione al festival a tutti gli studenti presenti e un messaggio di speranza verso un coinvolgimento sempre maggiore dell'università nelle attività culturali, con l'obiettivo di contaminare positivamente il mondo accademico con quello del cinema e della cultura.

 

 

 

 

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