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Osservatorio Giovani OCPG

Condizione Giovanile

  • Istituto Toniolo (2018), La condizione giovanile in Italia, Rapporto Giovani 2018, il Mulino, Bologna

Quanto valgono i giovani italiani? Che valore ha la loro formazione? Quanto sono valorizzati nel mondo del lavoro? Quali sono i valori trasmessi dalle generazioni precedenti? Quanto e come sono interiorizzati e rielaborati dalle nuove generazioni? Quali nuove sensibilità, invece, sono capaci di esprimere? Il confronto multiculturale, l'impegno civile, la dimensione sessuale e riproduttiva, la sfera spirituale, come sono da loro vissuti e interpretati? Il filo conduttore della quinta edizione del Rapporto Giovani è costituito dai valori, nella loro declinazione più ampia. Oltre ad aggiornare il quadro sulla condizione delle nuove generazioni, su come affrontano gli snodi della transizione alla vita adulta e le implicazioni sociali ed economiche che ne conseguono, la ricerca annuale condotta dall'Osservatorio dell'Istituto Toniolo continua a essere il principale riferimento empirico sul mondo giovanile. Asse portante ne sono i dati della principale indagine nazionale su desideri, atteggiamenti e comportamenti degli under 35. La prospettiva longitudinale, la dimensione internazionale, la combinazione tra survey rappresentative e social media data ne fanno un luogo privilegiato di riflessione sulla realtà complessa e in continuo mutamento dei giovani italiani ed europei.

 

  • Istituto Toniolo (2017), La condizione giovanile in Italia, Rapporto Giovani 2017, il Mulino, Bologna

Il Rapporto Giovani dell'Istituto Toniolo, giunto alla quarta edizione, è diventato in questi anni un solido punto di riferimento sulla complessa e dinamica realtà giovanile. Oltre all'aggiornamento annuale sulle scelte formative, sui percorsi lavorativi, sulla progettazione di una propria famiglia, su valori, aspettative e atteggiamento verso le istituzioni delle nuove generazioni, il Rapporto 2017 contiene tre focus dedicati ad altrettanti temi chiave: il primo riguarda lo scenario post Brexit e le possibilità di rilancio di un processo in grado di superare nuovi timori e vecchi confini. Il secondo, dedicato alle nuove tecnologie di comunicazione e ai social network, analizza come stia mutando quantitativamente e qualitativamente il loro uso e quale sia l'impatto di tale mutamento sulla vita sociale e relazionale. Il terzo, infine, riguarda le condizioni di vulnerabilità e disagio, con un'analisi sia dell'aspetto emotivo sia di quello comportamentale, in connessione con il contesto familiare, sociale ed educativo. Il filo rosso che unisce i vari capitoli è il racconto di una generazione in equilibrio precario tra rischi da cui difendersi e opportunità a cui tendere, penalizzata da freni culturali e istituzionali che non permettono una piena valorizzazione di potenzialità troppo spesso misconosciute e sottoutilizzate.

  • Istituto Toniolo (2016), La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2016, Il Mulino, Bologna.

Il "Rapporto Giovani" dell'Istituto Toniolo mette a disposizione dati, analisi, riflessioni, proposte di intervento che consentono di migliorare la conoscenza e la capacità di azione sulla realtà giovanile, confermandosi strumento utile non solo ai ricercatori, ma anche agli stessi giovani, alle loro famiglie, agli educatori, ai giornalisti, agli imprenditori e ai decisori pubblici. Ne emerge un ritratto a tutto tondo dei giovani, fragili di fronte alle molte difficoltà del presente, ma anche "affamati" di opportunità e di occasioni per mettersi in gioco e fare esperienze di valore.

  • Cerulo M. (2015), Maschere quotidiane. La manifestazione delle emozioni dei giovani contemporanei: uno studio sociologico, Rubettino, Catanzaro.

Questo libro, attraverso l'analisi di numerose interviste svolte in quattro città-aree urbane italiane (Torino, Perugia, Cosenza-Rende, Palermo) e rivolte a giovani studenti universitari di età compresa tra i 18-25 anni, costituisce una ricerca sulla natura sociale dell'uomo: sul senso dell'agire messo in atto dai soggetti analizzati e sulle modalità emozionali attraverso cui i giovani vivono in società e interagiscono con gli altri membri dei loro gruppi di appartenenza.

  • Rauty R. (a cura di) (2015), Giovani e Mezzogiorno, Orthotes Editrice, Napoli

Il volume raccoglie i testi oggetto della discussione sviluppatasi nella nona edizione di Giovanicome, riflessione organizzata a partire dal 1994, e che riunisce periodicamente nell'Università di Salerno studiosi della condizione giovanile, sociologi ed esponenti di discipline affini. La riflessione insiste peraltro sui processi di differenziazione interni ai territori meridionali come alla realtà giovanile, lungo le sue generazioni e le sue diverse collocazioni, ribadendo la necessità di fare di queste differenze, come anche delle disuguaglianze presenti, non solo irrinunciabile oggetto di analisi ma anche premessa di interventi la cui differenziazione è condizione anzitutto del loro reale raccordo con la realtà.

  • Vivarelli A. (2015), Io e gli altri. Libertà per le giovani menti, PM, Segrate.

Anna Vivarelli affronta i temi della cittadinanza, del rapporto tra persone e del rispetto dell'altro. Partendo dalla vita di tutti i giorni e affidandosi al pensiero di grandi filosofi come Aristotele e Hobbes, Rousseau e Hannah Arendt, Anna Vivarelli ci spinge a riflettere sui grandi problemi che ci affliggono... prendendola con filosofia! Età di lettura: da 10 anni.

  • Zonato S. (2015), Giovani e progetto di vita. Una ricerca sociologica sulle scelte che conducono all'età adulta, EMP, Padova.

Uno studio che approfondisce ciò che accade quando abituali variabili sociologiche, come il background familiare e il livello scolastico, sono accostate alla prospettiva nello studio del progetto di vita. L'interazione con gli altri, mediata a un livello simbolico, è infatti un fattore basilare non solo per la costruzione dell'identità del singolo individuo, ma anche per la formazione del suo ruolo sociale, del suo progetto di vita e delle scelte fondamentali.

  • De Luigi N., Martelli A., Rizza R. (a cura di), scritti di Argentin G. (et alt.) (2014), Giovani e mercato del lavoro: instabilità, transizioni, partecipazione, politiche, F. Angeli, Milano

Giovani, lavoro e partecipazione sociale: il volume affronta i nodi irrisolti tra analisi e implicazioni di policy partendo dall'analisi del rapporto tra giovani e mercato del lavoro, approfondendo la crescente e prolungata instabilità delle carriere lavorative, la difficile transizione, soprattutto in Italia, tra la fase dell'istruzione-formazione e il lavoro, le nuove forme della partecipazione e della rappresentanza, le politiche pubbliche.

  • Froggio G. (2014), La devianza delinquenziale giovanile. Analisi psicosociologica di un fenomeno complesso, Laurus Robuffo, Roma.

Si tratta di un saggio di criminologia psicosociologica dell'età evolutiva nel corso quale si affrontano e si spiegano le problematiche ricorrendo alla epistemologia della "complessità. Ne risulta così che la delinquenza giovanile è un fenomeno complesso che si origina all'interno di una fitta intelaiatura di interazioni e reciprocazioni dove, alle volte, trova anche il suo mantenimento.

  • Indovina F. (2014), La metropoli europea. Una prospettiva, FrancoAngeli, Milano.

L'evoluzione dell'urbanizzazione europea sta cercando di dare corpo a una metropoli dai connotati diversi rispetto al resto del mondo: una metropoli che permetta ai suoi abitanti di godere dei vantaggi della metropoli senza subirne gli effetti negativi. L'autore definisce questo fenomeno come la costruzione della "metropoli europea".

  • Istituto Giuseppe Toniolo (a cura di) (2014) La condizione giovanile in Italia : Rapporto giovani 2014, Il Mulino, Bologna

I giovani italiani si trovano a fare il loro ingresso nella vita adulta in condizioni di particolare incertezza e disorientamento. Negli ultimi anni, anziché protagonisti attivi di un'Italia che cresce, si sono sempre più spesso trovati ad essere spettatori passivi di un paese che arranca: un destino non inevitabile e che, prima di ogni altro, loro stessi rifiutano. Questo volume costituisce il secondo appuntamento di un osservatorio continuo sulla condizione giovanile che si propone come uno dei principali punti di riferimento in Italia su analisi, riflessioni, politiche in grado di migliorare conoscenza e capacità di intervento sulla complessa e articolata realtà delle nuove generazioni.

  • Laffi S. (2014), La congiura contro i giovani. Crisi degli adulti e riscatto delle nuove generazioni, Feltrinelli, Milano.

Da tempo è in atto un attacco ai giovani. Sotto forme diverse - mercificazione, infantilizzazione, patologizzazione, criminalizzazione, sfruttamento... - bambini, adolescenti e giovani sono entrati nelle mire degli adulti, mire spesso camuffate da preoccupazione, sensibilità educativa, protezione dei valori sociali e della tradizione. Quasi senza reagire i giovani sono tenuti in ostaggio di un discorso pubblico fortemente ipocrita, in cui si invoca la loro autonomia senza concedere la possibilità di esercizio, la loro partecipazione ma solo in finte istituzioni, il loro lavoro ma solo nelle posizioni peggiori, il loro talento ma dentro una scuola a pezzi.

  • Cavalli A., Moscati R. (a cura di) (2013), Per capire la società che cambia: scritti in ricordo di Antonio de Lillo, Rosenberg & Sellier, Torino.

Età difficile' oppure 'età ingrata', così viene detto nel linguaggio comune quel periodo della vita in cui non si è più bambini e non si è ancora adolescenti. Periodo di passaggio, dai confini poco definiti ma che viene fatto coincidere, più o meno approssimativamente, con la fascia di età corrispondente alla frequenza della scuola media inferiore. Tra gli 11 e i 13 anni, quindi. Ma si tratta di un intervallo di età convenzionalmente stabilito, che risponde più ad una suddivisione burocratica, legata all'ordinamento scolastico del nostro Paese, che ad un'effettiva identificazione di una fase ben circoscritta e definita. I confini della 'preadolescenza' sono infatti sfumati; come del resto quelli di tutti gli altri stadi della vita, dalla giovinezza alla maturità alla vecchiaia."

  • Giordan G. (2013), Giovani allo specchio. Una ricerca in Valle d'Aosta, FrancoAngeli, Milano.

La ricerca si focalizza sul contesto sociale, culturale e religioso dei giovani valdostani che frequentano le scuole superiori. Superando i luoghi comuni e i pregiudizi che rendono i ragazzi "notiziabili" solo quando sono protagonisti di fenomeni devianti, l'analisi restituisce un'immagine non sfuocata dei giovani valdostani, una lettura a tutto campo, ricca di contenuti e di stimoli sia per la riflessione che per l'azione di chi è impegnato quotidianamente con loro.

  • Istituto Toniolo (2013), La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2013, Il Mulino, Bologna.

Dalla possibilità di realizzare pienamente e con successo il passaggio alla vita adulta dipendono il benessere e la prosperità della società stessa. Se le nuove generazioni non riescono a trovare un lavoro e a formare una propria famiglia con figli, il problema non riguarda solo loro, è il paese stesso che mina strutturalmente le basi del proprio futuro. Nel dibattito pubblico è sempre presente il tema generazionale, ma poco si fa poi in concreto per dare vere risposte. Per colmare tale lacuna l'Istituto Toniolo con la Fondazione Cariplo ha messo in campo un osservatorio che si propone come uno dei principali punti di riferimento in Italia su analisi, riflessioni, politiche utili a conoscere e migliorare la condizione dei giovani.

  • Altieri L. (2012), Giovani in frammenti. Famiglia, lavoro, compagnie, sport, discoteca, Milano.

Alcuni frammenti del mondo giovanile: il lavoro in fabbrica dei giovani operai; le nuove relazioni intra-familiari; le "compagnie", cioè le aggregazioni informali degli adolescenti; le notti sul set della discoteca; le diverse facce delle pratiche sportive.

  • Lo Verde F. M. (2012), Geometrie sociali della (post)modernità. Aggregazioni, disgregazioni, segregazioni nello spazio sociale contemporaneo, FrancoAngeli, Milano.

La sociologia è chiamata a riflettere sulla crisi economica e sociale attuale e nel contempo, sul momento di difficoltà che essa stessa sta attraversando come disciplina. Se per un verso, infatti, le si riconosce la capacità di dotarsi di uno statuto e di un ruolo "dentro" le istituzioni, il compito che appare sempre più arduo è quello, più tradizionale, di comprendere e spiegare la realtà sociale, obiettivo che sempre più spesso rischia di esserle disconosciuto come sua specificità.

  • Marotti C. (2012), La questione giovanile nella società postmoderna. Riflessione socio-antropologica su un mutamento epocale, Aguaplano, Passignano (PG).

Marotti sceglie la strada difficile di contestualizzare la condizione giovanile nelle trasformazioni più significative della società contemporanea, a cominciare dal porre l'accento sul fatto che viviamo in un periodo [...] denso di contraddizioni, in una società la cui cifra sembra quella dell'incertezza e della paura [...]. Così la crisi legata alla condizione giovanile si dà all'interno di una società essa stessa in crisi. Sembra che la nostra cultura e la nostra società siano passate dal "mito dell'onnipotenza" dell'uomo come demiurgo della realtà e della storia al "mito dell'impotenza" a fronteggiare la complessità dell'esperienza umana e del mondo».

  • Pagato U. (2011), L'uomo senza tempo. Riflessioni sociologiche sulla temporalità nell'epoca dell'accelerazione, FrancoAngeli, Milano.

I ritmi dell'esperienza umana hanno raggiunto oggi livelli parossistici e la percezione della mancanza di tempo è generalizzata, generando una diffusa insicurezza e incapacità di progettare il futuro. Il volume offre una serie di riflessioni sul tempo e la mancanza di tempo, invitando a un percorso tra suggestioni e rigore analitico, dalle cause alle rovinose conseguenze di questo stato di cose.

  • Prina F., Tempesta E. (a cura di) (2011), I giovani e l'alcool: consumi, abusi, politiche. Una rassegna critica multidisciplinare, Franco Angeli, Milano.

Dopo una ricostruzione della presenza delle bevande alcoliche nella storia del nostro Paese e degli stili e dei modelli culturali del consumo, il testo affronta i temi nodali della dimensione collettiva e sociale dell'alcool (economico, normativo e autoregolativo) e guarda al mondo dei giovani, descrivendo alcune significative esperienze di prevenzione e promozione della salute.

  • Schizzerotto A., Trivellato U., Sartor N. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei giovani di ieri e di oggi: un confronto, Il Mulino, Bologna.

Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, i giovani subiscono un arretramento nelle condizioni di vita e, più ancora, nelle prospettive future. Sulla gravità di questa situazione e sulle sue cause si confrontano opinioni diverse. Scolarità, lavoro, reddito, formazione della famiglia, migrazioni interne e verso l'estero, mobilità sociale ed economica - il volume affronta tali aspetti da prospettive nuove rispetto a quelle sin qui esplorate, in una sistematica comparazione fra i giovani di oggi e i giovani di ieri, volta a capire se davvero, e per quali ragioni, le giovani generazioni, oggi, stiano peggio.

  • Stoppa F. (2011), La restituzione. Perché si è rotto il patto tra le generazioni, Feltrinelli, Milano.

"Le persone della mia generazione vivono nell'inconscia convinzione che il mondo finirà con loro": da qui prende il via un'originale lettura dell'infanzia e dell'adolescenza, delle contraddizioni degli adulti d'oggi e del disagio moderno. Qual è il prezzo di essere figli in una società immobilizzata nel suo eterno presente, a contatto con genitori tanto premurosi quanto distratti e per nulla disposti a farsi da parte? Ma non è un bollettino delle catastrofi: lungo vie marginali, invisibili allo sguardo scettico degli adulti, una nuova generazione sta già tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dell'eredità ricevuta.