Politiche Giovanili
- Bazzanella A., Buzzi C. (a cura di) (2015), Fare politiche con i giovani. Letture e strumenti, Franco Angeli, Milano
Il testo propone una chiave di lettura multidisciplinare del mondo delle nuove generazioni, partendo dall'analisi della condizione giovanile nel suo complesso, affrontando approcci e modelli delle politiche giovanili in Italia fino all'elaborazione di strumenti per le politiche giovanili territoriali. Frutto di un corso per Esperti in dinamiche e politiche giovanili, il volume ripropone alcune tematiche affrontate durante il percorso promosso nel 2012 dalla Provincia Autonoma di Trento con la collaborazione organizzativa di Trentino School of Management. L'esperienza, una delle prime in Italia, è nata dalla consapevolezza che lo sviluppo in chiave migliorativa delle politiche territoriali si attua anche attraverso la qualificazione dei suoi protagonisti che, ogni giorno, operano e si impegnano per il bene della collettività in associazioni, Comuni, Comunità di Valle, parrocchie, scuole e altri luoghi di relazione intergenerazionale. Prendendo le mosse da questa esperienza, il testo vuole essere uno strumento a disposizione di educatori e operatori che si occupano di giovani e politiche giovanili, ma anche di genitori, docenti, animatori, amministratori, che hanno l'interesse e la volontà di indagare con attenzione l'affascinante quanto variopinto e complesso mondo giovanile.
- Leone S. (a cura di) (2013), Nuove generazioni e ricerca sociale per le politiche giovanili. Percorsi dell'osservatorio sulle culture giovanili in Campania, Franco Angeli, Milano.
In un regime di instabilità dei progetti di vita, le istituzioni avvertono l'impellenza di agire sulla condizione giovanile per creare opportunità e strumenti di autonomia e, al tempo stesso, di partecipazione. Nel modello di rete delle politiche giovanili, insieme alle visioni di governance e di pianificazione territoriale, convergono prospettive di interconnessione e comunicazione per lo scambio di flussi e risorse informazionali, per la creazione di spazi progettuali, relazionali ed espressivi, per lo sviluppo della creatività quale motore di innovazione e di cittadinanza culturale. Ciò richiede un differente impegno metodologico che faccia della ricerca sociale uno strumento di osservazione integrato nella programmazione e negli interventi.
- Cordella G., M. Sara E. (a cura di) (2012), Condizione giovanile e nuovi rischi sociali. Quali politiche?, Carocci, Roma.
Negli ultimi anni l'attenzione nei confronti delle giovani generazioni è andata crescendo anche a seguito della crisi economica, che ha inasprito le difficoltà che caratterizzano il percorso di transizione alla vita adulta. Il dibattito sulle criticità della condizione giovanile in termini di lavoro, abitazione, partecipazione alla vita sociale risulta tuttavia estremamente frammentato tra i diversi ambiti tematici e livelli istituzionali. Grazie al contributo di studiosi di varie discipline e operatori del territorio, il volume ricostruisce un quadro dei rischi sociali che interessano la condizione del giovane adulto e si interroga sul modo attraverso cui le politiche pubbliche si stiano attrezzando per far fronte a tali criticità.
- Liuccio M. (2012), Giovani, salute e società. Un territorio innovativo per le scienze e le politiche sociali, EGEA, Milano.
Le priorità sanitarie del mondo sono cambiate. Oggi le malattie croniche non trasmissibili (MNT) sono diventate una vera e propria epidemia e rappresentano una sfida globale che richiede una risposta globale. Date queste condizioni, è necessario promuovere un profondo cambiamento del welfare che punti soprattutto alla prevenzione e alla promozione di stili di vita "sani" e "positivi". In particolare è necessario intervenire sui giovani perché è durante adolescenza che molto spesso hanno inizio le condotte d'abuso, i disordini del comportamento alimentare e le pratiche rischiose, sempre più strumenti "normalizzati" di socializzazione. Il rapporto tra giovani e salute rappresenta dunque un territorio innovativo per le scienze e le politiche sociali. In questo senso oggi l'informazione e l'educazione offrono strumenti molto utili per combattere le malattie e per prevenirle.
- Tessarolo M. (a cura di) (2011), Politiche culturali, arte e pubblico giovanile. Cleup, Padova.
Il volume è costruito sull'esperienza dei giovani che sono creatori e fruitori particolari. La realizzazione di un evento culturale corrisponde all'attività di un'organizzazione che si preoccupa del cittadino e lo aiuta ad inserirsi nell'ampio circuito di offerta culturale. La ricerca si apre con l'analisi di alcuni casi di comunicazione di politiche culturali e di come i giovani ne fruiscono e si accostano all'arte contemporanea. Le politiche culturali pubbliche e private sono forme di sostegno dell'arte e degli artisti, rendono collettivamente accessibili le opere portando a costruire una storia condivisa e, indirettamente, l'identità e la solidarietà del gruppo.
- Cacciottoli L., Mietto M., Paroni P., Rebonato M. (2009), Documento Investimento, capitale umano, democrazia. La forma delle nuove politiche giovanili, ANCI - Area Ambiente, Sviluppo e Territorio
Il testo illustra i cambiamenti avvenuti dal 2006 in poi nel campo delle politiche giovanili i cui temi centrali sono divenuti l'autonomia giovanile e il loro "accesso" alle condizioni sociali necessarie per essere autonomi. Inoltre, le "nuove" politiche giovanili hanno assunto sempre di più i contenuti dello sviluppo locale, innovando i processi di programmazione e gestione delle politiche giovanili e realizzando un modello di governance ad hoc.
- Guelmi S. (a cura di) (2008), Esserci. Esperienze di servizio civile. Il punto sulle attivitità delle regioni, Franco Angeli, Milano
Questo libro intende fornire innanzitutto un'informazione corretta e dettagliata sulla realtà del Servizio Civile Nazionale Volontario. Un'informazione che tocca anche le motivazioni di una scelta legata sia a ragioni di ordine etico-sociale sia a nuove opportunità professionali. In secondo luogo, il volume offre una interessante panoramica sulle realtà regionali, a partire dal "caso Trentino", che per molti aspetti assume caratteristiche del tutto particolari rispetto alle altre esperienze maturate in ambito nazionale. Infine, la pubblicazione ha lo scopo di aggiornare le istituzioni, e chi è interessato alla materia, sullo "stato dell'arte" in Italia, aprendo nel contempo una riflessione sui temi chiave del futuro del servizio.
- Boeri T. e Galasso V. (2007), Contro i giovani. Come l'Italia sta tradendo le nuove generazioni, Mondadori, Milano
L'Italia è una delle società in cui il sostegno delle famiglie ai giovani è più forte e in cui la permanenza dei figli tra le mura domestiche è più lunga. Ma il risultato di questa condizione eccezionale è che proprio gli Italiani, fra tutti i Paesi sviluppati,sono il popolo che più sta agendo contro i giovani. Si assiste alla più massiccia redistribuzione di risorse dalla generazione dei figli a quella dei genitori di cui si abbia traccia in epoca recente. In pochi anni abbiamo raddoppiato il nostro debito pubblico e promesso pensioni molto generose, nonostante calo della fertilità e allungamento della vita: su ogni giovane italiano oggi gravano 80mila euro di debito pubblico e 250mila di debito pensionistico. Lo abbiamo fatto non tanto per costruire infrastrutture, migliorare la qualità dell'istruzione o dei servizi, ma per creare posti pubblici spesso inefficienti, concedere baby pensioni e pensioni di anzianità, cedere alle pressioni di rappresentanze di interessi specifici e di breve respiro. Questa combinazione di altruismo privato e di egoismo pubblico è diventata un freno molto forte alla crescita del paese e rappresenta una pesante ipoteca sul nostro futuro. La soluzione, secondo gli autori, potrebbe dipendere, prima di tutto, dal coraggio dei quarantenni di oggi.
- Castellett M., D'Acunto M. (2006), Marketing per il territorio. Strategie per lo sviluppo locale nell'economia globalizzata, FrancoAngeli, Milano
Il testo descrive le caratteristiche e il ruolo del marketing all'interno delle politiche di sviluppo locale per far fronte alla competizione tra città, regioni e stati, operando nel rispetto delle identità locali e nel soddisfacimento dei bisogni dei suoi clienti-residenti. Si propone, quindi, un ampliamento del "modello delle 3T "per pervenire al "modello delle 4T".
- Prandini R. e Melli S. (2004), I giovani capitale sociale della futura Europa. Politiche di promozione della gioventù in un welfare societario plurale, FrancoAngeli, Milano
Il volume presenta uno spaccato delle politiche giovanili europee con particolare attenzione alle modalità di partecipazione dei giovani alla vita socio-politica. È in questo campo, quello della cittadinanza attiva e profonda, che il Libro Bianco sulla Gioventù della Commissione Europea sembra maggiormente insistere ed investire. Attraverso l'analisi della situazione tedesca, francese ed inglese e mediante lo studio di alcuni casi esemplari a livello nazionale e internazionale, gli autori presentano alcune tra le esperienze più innovative in Europa. Le politiche giovanili appaiono ancora piuttosto deboli se confrontate con altri settori di intervento, ma allo stesso tempo anche come uno dei campi più interessanti e stimolanti per riflettere sulla istituzione di un welfare plurale e societario.
- Tomasi L. (2000), Il rischio di essere giovani. Quali politiche giovanili nella società globalizzata, FrancoAngeli, Milano
Dal punto di vista sociologico si può dire che la questione giovanile è sempre, per tutte le epoche, una open question, una tematica che non potrà mai essere trattata in modo esaustivo e definitivo. I giovani infatti si evolvono con l'evolversi della società ed i loro comportamenti cambiano con il mutare della stessa. Il volume studia il giovane all'interno della problematica del rischio. Essere giovani ha sempre costituito un rischio; nelle società antiche in cui i giovani non erano liberi, nell'età moderna in cui essere giovani equivaleva a non essere considerati, è un rischio ancora oggi perché le insidie sono numerose e sempre nuove.