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Osservatorio Giovani OCPG

Ambiente, Sostenibilità, Natura, Transizioni

 

Mercoledì 15 dicembre 2021 si è tenuto sulla piattaforma "Google Meet" il seminario "Ambiente, Sostenibilità, Natura, Transizioni". Questa giornata di dibattito è stata organizzata dal Centro di Documentazione Europea dell'Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con il Centro Bibliotecario di Ateneo e l'Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili OCPG del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno.

L'evento è stato organizzato nell'ambito del progetto della Rete dei CDE italiani 2021, da cui prende anche il nome la giornata del dibattito, che è infatti stata nominata "La Conferenza sul futuro dell'Europa. Un nuovo slancio per la democrazia europea".

L'obiettivo principale è stato porre l'attenzione sul tema della sostenibilità ambientale, un tema oggi a noi molto caro come lo dimostra il recente G20 il cui focus principale sono state le decisioni per ridurre l'impatto ambientale delle varie attività umane e contenere gli effetti del riscaldamento globale.

L'evento è stato moderato da Mario Bove, direttore della sede Legambiente di Battipaglia.

Per i saluti istituzionali sono intervenuti:

  • Pina Picierno - Deputata del Parlamento europeo, 
  • Massimo Pronio - Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, 
  • Maria Rosaria Califano - Direttrice del Centro Bibliotecario di Ateneo, 
  • Virgilio D'Antonio - Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Salerno.

 

L'onorevole Pina Picierno, deputata del Parlamento Europeo, che ha parlato del "PNRR". Il "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" fa parte del programma "Next Generation UE", che ha stanziato circa 59 miliardi di euro per lo sviluppo del nostro Paese. L'onorevole ha anche spiegato quali sono le importanti sfide che il Mezzogiorno deve affrontare; ha sottolineanto quanto l'Unione Europea sia concentrata sul tema della sostenibilità: dal green deal, guardando con attenzione alla transizione ecologica. Il nostro continente è ancora fortemente dipendente dalle forniture fossili: ed è qui che il Sud Europa gioca un ruolo determinante perché grazie alla sua posizione geografica può compiere un trasferimento tecnologico in grado di determinare una svolta in questo settore.

 

Massimo Pronio, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha parlato invece del ruolo chiave che hanno i giovani per dare una scossa a supporto del concetto di sostenibilità ambientale. Pronio prosegue affermando che la sfida più grande è il Next Generation Eu e la cospicua quota di fondi europei che tale piano ha riservato al nostro paese: è grazie a questi fondi che si darà un concreto aiuto anche e soprattutto agli enti locali nell'affrontare lo sforzo della transizione ecologica. 

 

Maria Rosaria Califano, Direttore del centro Bibliotecario di Ateneo, ha chiarito gli obiettivi che il sistema bibliotecario si pone per sconfiggere la "povertà educativa". L' evento si inserisce in una serie di iniziative a supporto della sostenibilità e dei 17 obiettivi dell'agenda 2030.  Il sistema bibliotecario supporta la didattica e la ricerca ed è per questo che svolge un ruolo chiave nell'educazione e nell'apprendimento. Alcuni degli obiettivi dell'Agenda puntano a garantire un'istruzione di qualità e a ridurre le disuguaglianze consentendo l'accesso indiscriminato alla conoscenza. Inoltre, l'obiettivo 10 punta a garantire l'accesso all'informazione e le biblioteche, sotto questo punto di vista, svolgono un ruolo fondamentale: un accesso agevolato serve a promuovere le informazioni e a diffondere nella società gli obiettivi di sostenibilità e di sviluppo.

 

Virgilio D'Antonio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Salerno, ha chiuso la prima parte di saluti istituzionali. Il direttore ha sottolineato come di Europa si parli troppo poco e come, di conseguenza, l'opinione pubblica non sia in grado di costruire un'immagine forte dell'Unione; tuttavia, quando si parla di temi come la sostenibilità ambientale dobbiamo per forza affrontarli in modo collettivo. Iniziative come il seminario "Ambiente, Sostenibilità, Natura, Transizioni" rappresentano un'opportunità per sensibilizzare la collettività.


A questo punto l'iniziativa prosegue con l'apertura del tavolo di discussione da parte della professoressa Stefania Leone, Direttore dell'Osservatorio Giovani OCPG del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Salerno, che ha affrontato il tema delle transizioni e delle prospettive dei giovani delle aree interne. La professoressa Leone ha illustrato i risultati della ricerca "Giovani Dentro", un'indagine promossa dall' Associazione Riabitare l'Italia, con la collaborazione della Fondazione Peppino Vismara, in partnership con il CREA per la Rete Rurale Nazionale (RRN), il Gran Sasso Science InstituteEURAC ResearchDipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università degli Studi di Torino e l'Osservatorio Giovani dell'Università di Salerno. La ricerca ha portato a sottolineare come sia molto forte nei giovani il sentimento della "restanza", ovvero la volontà dei giovani di rimanere in futuro nella zona in cui vivono, ma ha anche messo in evidenza come solo per una piccola parte dei giovani intervistati, l'ambiente rappresenti una risorsa per l'economia. Guardando all'Italia i giovani del Sud sono molto più consapevoli del problema della transizione ecologica rispetto ai loro coetanei che abitano nel Nord del paese e allo stesso modo i giovani meridionali conoscono di più le opportunità offerte dai fondi europei rispetto ai giovani del Nord. Bisogna fare di più per garantire un'informazione adeguata sul tema della sostenibilità, soprattutto per far comprendere alle giovani generazioni quanto l'ambiente possa rappresentare una concreta opportunità di investimento.



Mario Mirabile, Vicepresidente di "South working. Lavorare dal Sud", ha parlato di come sia nato il concetto di lavoro agile e come durante il periodo pandemico numerose persone si siano convertite, per necessità, a questa modalità di lavoro. Nel progetto realizzato dal suo team viene posto l'accento sull'importanza di creare nuovi spazi, i presidi di comunità, in cui le persone possano tranquillamente lavorare da remoto. L'obiettivo è quello di andare a creare nuovi presidi di comunità in particolare nel sud del nostro Paese, in modo da poter rilanciare anche l'economia nelle piccole realtà locali. Mirabile parte dal concetto che transizioni e sostenibilità sono due temi generazionali. Durante il primo lockdown sono state molte le persone che si sono spostate nelle aree del Sud per lavorare in maniera agile, ma lo Smart working deve essere anche uno strumento per fare in modo che i lavoratori possano impegnarsi anche nel dare indietro qualcosa ai territori e alle comunità in questa fase di transizione. Uno dei progetti mandati avanti da South working riguarda il contribuire a ridurre il divario economico sociale e territoriale tra il nord e il sud Italia e tra il nord e il sud Europa attraverso la promozione e lo stimolo del lavoro agile partendo proprio dal sud Italia.



Giampiero Mazzocchi, Ricercatore CREA - Centro di ricerca Alimenti e nutrizione, è intervenuto sul tema dei sistemi alimentari locali a supporto della transizione ecologica dei territori. Nel suo intervento ha raccontato l'esperienza di un comune del Molise, Castel Del Giudice, dove è stata creata una vera è propria "comunità del cibo" con l'obiettivo di ampliare l'economia fermando il fenomeno dello spopolamento rurale. Ma è a partire dal Green Deal - come grande ambito di intervento- che si muovono molte delle politiche che riguardano i sistemi alimentari nei prossimi anni. È fondamentale premere l'acceleratore sulle politiche di sviluppo sostenibile anche nelle aree interne, cercando con il Next generation Eu - di tutelare la biodiversità e sviluppare un modello di agricoltura sostenibile legata soprattutto al discorso dell'economia circolare e quindi riuscire a creare e riutilizzare le risorse partendo da prodotti di scarto della produzione.



Antonio De Feo, Coordinatore Sostenibilità Ambientale ORGR - Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti Campania, ha parlato del rapporto tra etica ed economia, dandone una lettura in chiave filosofica. Secondo De Feo è principalmente sui valori morali e dell'etica che dobbiamo basarci per andare incontro ad un modello di transizione ecologica: ogni scelta che compiamo oggi riguarderà le generazioni future. Dobbiamo fare delle scelte concrete che diano una spinta rivoluzionaria al processo di transizione ecologica: ad oggi il 20% della popolazione mondiale consuma l'80% delle risorse e, al contrario, l'80% della popolazione mondiale ha a disposizione solo il 20% delle risorse. Ed è per questo che bisogna convertire in modo radicale i nostri stili di vita e la nostra etica di riferimento, per dare vita ad una società più consapevole, responsabile e giusta, garantendo alle generazioni future gli stessi diritti della generazione presente.  



Il dibattito prosegue con l'intervento di Francesco Saverio Quatrano, Presidente ONG Nous, un'associazione di promozione della cultura e del dialogo interculturale. L'associazione si occupa principalmente di progetti europei di mobilità e di formazione e quindi lavora principalmente nell'ambito del programma Erasmus Plus e del programma del Corpo Europeo di Solidarietà. Quatrano ha parlato del progetto U4EU  che ha come obiettivo quello di permettere ai giovani di essere e sentirsi partecipi delle tematiche e delle decisioni che vengono prese a livello europeo, dando loro la possibilità di interagire direttamente con le istituzioni. Il progetto ha visto la testimonianza di giovani di tutta Europa ai quali è stato chiesto di costruire delle proposte su diverse tematiche, fra cui quella ambientale. Le proposte sono state diverse, ed hanno spaziato dal ridurre l'uso delle automobili incentivando i mezzi pubblici o mezzi elettrici/ibridi, eliminare la plastica e favorire materiali ecosostenibili, garantire sconti per chi adotta prodotti più costosi ma più eco-friendly, fino alla rimodulazione del sistema alimentare per favorire prodotti con un basso impatto ambientale.



L'ultimo intervento è stato quello di Maria Senatore, Responsabile Centro Documentazione Europea UNISA, che ha concluso i lavori con la presentazione della Piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul futuro dell'Europa. Il punto di questo intervento conclusivo riguarda la centralità delle istituzioni europee nei processi di transizione e l'importanza di informare i cittadini, non soltanto in termini di finanziamenti ma anche in termini di strumentazione per aumentare l'informazione del singolo e quindi prendere consapevolezza dell'appartenenza alla comunità europea, che è una comunità di persone più che di istituzioni. L'Europa è un insieme di possibilità da cogliere per attuare la transizione ecologica, la lotta al cambiamento climatico ed è un processo questo che necessariamente deve coinvolgere i giovani e le Università. Ed è per garantire a tutti la possibilità di partecipare attivamente che è nata la Piattaforma della "Conferenza sul futuro dell'Europa", un ambiente digitale in cui tutti i cittadini europei possono scrivere proposte o proporre iniziative su diverse tematiche.



Al termine degli interventi ha preso la parola il moderatore Mario Bove, che ha concluso l'evento con i saluti finali e i ringraziamenti ai diversi ospiti.