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Osservatorio Giovani OCPG

Multiplier Event Italia: "Educational and Training system for Youth worker"

Si è tenuto sabato 15 luglio 2023 alle ore 11.00, presso Palazzo Arnone di Contursi Terme (Sa), l'evento finale del progetto "Music in", rientrante nel programma Erasmus+  Gioventù dell'Agenzia Nazionale per la Gioventù, e promosso da più partner provenienti da Italia, Spagna e Portogallo:  Associazione Il Tempio di Apollo (Ente capofila), Università degli Studi di Salerno - Osservatorio Giovani OCPGAssociazione Nuova Orchestra Alessandro ScarlattiAssociazione dei genitori degli studenti del Conservatorio di San Javier - AMPACSJAssociazione CAE, formació i serveis socioculturalsAssociazione LEITMOTIV-AreaAssociazione Solidaried'Arte

 

L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito del Secondo Forum dell'Economia e dell'Innovazione Sociale organizzato dal Comune di Contursi Terme, iniziativa che coinvolge tanti giovani e associazioni del terzo settore del territorio.

 

Ad introdurre i lavori il dott. Salvatore Cariello, Consigliere comunale con deleghe all'amministrazione condivisa e agli strumenti di innovazione sociale, che ha salutato i presenti ringraziandoli della partecipazione e sottolineando le affinità del progetto Music in con una iniziativa del Comune volta a creare un hub musicale sul territorio.

 

È poi intervenuta Claudia Capone, coordinatrice del progetto Music in per l'Osservatorio Giovani, che ha illustrato il progetto e le attività ai presenti. Il progetto - ha spiegato la dott.ssa - ha coinvolto 18 youth worker, provenienti da Italia, Spagna e Portogallo, in un percorso formativo ed esperienziale volto a sperimentare e condividere approcci educativi e metodologie innovative basate su tecniche di community music e su una logica inclusiva. I beneficiari hanno preso parte a due mobilità ( una in Italia a Maiori e una nelle Isole Azzorre in Portogallo) durante le quali hanno approfondito tecniche e metodologie non formali basate sulla creatività e l'educazione musicale e, contestualmente, hanno supportato il gruppo di lavoro nella realizzazione dei tre output previsti dal progetto: una guida operativa della metodologia educativa innovativa; una piattaforma dedicata al progetto e implementata sul sito istituzionale dell'Osservatorio Giovani dell'Università di Salerno www.giovani.unisa.it; linee guida per il riconoscimento di crediti formativi a youth workers.

 

La prof.ssa Stefania Leone ha sottolineato l'importanza di progetti come Music in che uniscono educazione formale e non formale. Ha inoltre, ha evidenziato il valore aggiunto che deriva dalla possibilità di un dialogo internazionale nel contesto dello sviluppo di nuove pratiche, come quelle proposte dal progetto Music In. Questa dimensione internazionale consente di accedere a una vasta gamma di prospettive, esperienze e approcci provenienti da diversi contesti culturali. Questo arricchisce il percorso di accompagnamento delle nuove generazioni, offrendo un'opportunità di apprendimento interculturale e di scambio reciproco.

 

Gloria Falcone, educatrice musicale e membro dell'Associazione Culturale "Il Tempio di Apollo", è intervenuta per condividere la propria esperienza in seno al progetto, soffermandosi in particolare sugli aspetti formativi e relazionali. Durante la presentazione, ha condiviso sia la sua personale esperienza durante la prima mobilità in Italia e la seconda mobilità nelle Isole Azzorre, in Portogallo, che la propria esperienza come youth worker, avendo subito sperimentato le tecniche svluppate durante il progetto e descritte nel manuale "La musica del mare", sottolineando l'aspetto interculturale del progetto, che ha dato luogo alla nascita di una nuova metodologia educativa basata su approcci e pratiche non formali.

 

Ha poi preso parola Raffaele Marfella, youth worker del progetto Music in, che ha evidenziato il suo iniziale scetticismo rispetto agli obiettivi del progetto e all'utilizzo della musica come strumento di inclusione sociale, essendo un musicista professionista avvezzo a praticare la musica unicamente in contesti culturali. Marfella ha spiegato come l'esperienza del progetto Music in gli abbia fatto comprendere il reale fine del progetto, ovvero comunicare con persone di culture diverse tramite tecniche di educazione non formale espresse con la musica. Questo è stato possibile con la messa in pratica delle tecniche, apprese durante la prima mobilità in Italia, che sono state appunto utilizzate per la prima volta in Portogallo con anziani e bambini. Durante la mobilità tutti i giovani youth worker che hanno partecipato al progetto, hanno potuto mettere in pratica le nuove metodologie apprese durante la prima mobilità svoltasi a Maiori.

 

Infine è intervenuta la dott.ssa Paola Anselmi, formatrice del progetto e presidente dell'Associazione Nazionale "Musica in Culla", che ha voluto soffermarsi sul perché della scelta della musica come tema di unione, sottolineando la potenza di questo strumento. La musica - ha evidenziato la Anselmi - è il primo mezzo di comunicazione tra una mamma ed il suo bambino, tra persone che non si conoscono è il primo atto di coesione sociale. La musica riesce a mettere insieme culture diverse, età diverse e competenze diverse, perchè è inclusione. Un altro aspetto molto importante che ha fatto da sfondo al progetto è il mare, in quanto le persone che vivono sul mare, hanno alle spalle qualcosa che le caratterizza, e tra di loro hanno una connessione particolare. Tutto questo è stato ben riportato e dettaglaito nel manuale, al cui interno sono descritte tecniche di educazione non formale, che i ragazzi hanno potuto sperimentare durante il progetto.