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Osservatorio Giovani OCPG

La Comunicazione e la sua Valutazione: comunicazione pubblica, sociale, istituzionale. Dalla teoria alla pratica e ritorno.

 

Si è tenuto il 16 maggio 2018 presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno un seminario dal titolo "La Comunicazione e la sua Valutazionecomunicazione pubblica, sociale, istituzionale. Dalla teoria alla pratica e ritorno".

L'iniziativa è stata organizzata dalle cattedre di Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica e di Sociologia in collaborazione con l'Osservatorio Giovani OCPG dell'Università degli Studi di Salerno.

 

L'obiettivo del seminario è stato ragionare sul metodo utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per comunicare con il cittadino/utente, affrontando le problematiche teoriche connesse all'uso corretto della comunicazione:

  • comunicare al giusto target
  • comunicare in maniera comprensibile
  • comunicare in modo che si determini un'azione specifica

 

Il seminario, moderato da Stefania Leone docente di Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica e di Sociologia dell'Università degli Studi di Salerno, ha visto gli interventi di:

  • Antonio Oddati, comunicatore pubblico.
  • Claudio Bezzi, valutatore
  • Gabriele Carones e Federica Colonna, consulenti esperti in comunicazione
  • Valeria Ibello e Salvatore Russo, comunicatori pubblici

 

Il primo intervento è stato di Antonio Oddati con una relazione dal titolo "I punti di vista della comunicazione". Partendo dal concetto di "cambiamento", ha analizzato la trasformazione in atto nella Pubblica Amministrazione e affermato che, per generare un cambiamento, bisogna tener conto della complessità della società e della complessità della comunicazione tra istituzioni e cittadini che, se efficace, produce effetti positivi sulla collettività. La comunicazione pubblica deve essere aperta, trasparente e la PA deve avere la propensione ad essere disponibile a farsi osservare, ai sensi anche dell'art 21 della Costituzione che sancisce la libertà di accesso alle fonti e, quindi, un diritto all'informazione, ad informarsi e ad essere informati. La comunicazione pubblica diventa istituzionale quando si rivolge al cittadino utente, contribuente con cui stipula un contratto. In tal senso, è centrale il concetto di "organizzazione" della PA e dei dei servizi pubblici: se la PA si organizza in modo da aiutare e sostenere il cittadino, che si sentirà a sua volta organizzativamente sostenuto, produrrà effetti positivi. Da questa considerazione nasce, secondo Oddati, la formula "Organizzazione + Comunicazione" =Immagine. Fondamentale per comprendere il processo di cambiamento in atto è la valutazione della PA, che permette di comprendere le dinamiche dell'amministrazione e l'efficacia della comunicazione istituzionale. In particolare, l'efficacia di un'organizzazione viene valutata non soltanto in termini di confronto tra risultati raggiunti e risultati attesi, ma anche in termini tecnici, psicologici e sociali.

 

Il secondo intervento è stato a cura di Gabriele Carones e Federica Colonna sul tema "La comunicazione pubblica come costruzione dello spazio civico: il caso dei fondi europei".

I due esperti hanno illustrato il "Caso POR Calabria" spiegando la ratio della costruzione di una strategia di comunicazione pubblica integrata, inclusiva nel linguaggio (in termini di necessità di semplificazione) e di orientamento al risultato. Attraverso lo studio delle figure attanziali, si è arrivati alla costruzione del claim della piattaforma istituzionale calabriaeuropa "Una Calabria accogliente e inclusiva", basato su trasparenza e patto sociale e su qual è la visione del mondo da raccontare. L'obiettivo della strategia di comunicazione è stato quello di colmare il divario tra istituzioni e cittadini, snellendo il linguaggio dei complessi programmi di finanziamento e cercando di avvicinare quanto più possibile i beneficiari alle opportunità messe in campo dalla pubblica amministrazione in materia di fondi europei.

 

Il terzo intervento dal titolo: La comunicazione tra lo Stato "esattore" e il cittadino contribuente è stato a cura dei comunicatori pubblici dell'Agenzia dell'Entrate, Salvatore Russo e Valeria Ibello, che hanno spiegato come sia stato attivato un cambiamento all'interno dell'Ente e come oggi la comunicazione tenga conto del fruitore/cittadino che è alla continua ricerca di una comunicazione più pratica, per la risoluzione di problemi.

Il sito web dell'Agenzia dell'Entrate oggi è stato progettato tenendo conto l'emergente necessità di comunicare in maniera più veloce come avviene sui social network. Gli esperti hanno mostrato la pagina web dell'ente, illustrando anche la progettazione realizzata per aree tematiche con la presenza di infografiche.

 

L'ultimo intervento dal titolo "Il triplo salto mortale della valutazione della comunicazione" è stato curato da Claudio Bezzi che si è soffermato sulle difficoltà che gli scienziati sociali incontrano nel valutare l'efficacia della comunicazione pubblica, in quanto l'oggetto del loro studio è la realtà di cui fanno parte, che è complessa e varia nel momento stesso in cui la si sta osservando, con importanti conseguenze sulla valutazione e sul metodo. Altro elemento critico è dato dalla considerazione che, per valutare la comunicazione, l'unico strumento di studio è il linguaggio, che è esso stesso comunicazione.  La valutazione si trova, quindi, in un labirinto logico e linguistico che dipende dal fatto che si vuole comprendere la comunicazione utilizzando uno strumento comunicativo.

Secondo Bezzi la soluzione potrebbe essere ricercata abbandonando le tradizioni metodologiche di stampo positivista e ragionando sul loro fallimento, in modo da "ri-co-costruire" il senso della complessità della società.

 

Il convegno si è concluso con l'intervento della professoressa Stefania Leone, docente di Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica e di Sociologia dell'Università degli Studi di Salerno. La professoressa ha ringraziato i relatori del convegno e ha tirato le fila degli argomenti e delle tematiche affrontate durante il tavolo di discussione.  Ha sottolineato la necessità di interrogarsi sull'impianto metodologico alla base della valutazione ma anche di diversi altri ambiti di ricerca.

 

Raccogliendo sinteticamente i punti del seminario ha sottolineato la centralità della trama che si è delineata durante le varie esposizioni. Un filo che parte dall'organizzazione delle pubbliche amministrazioni, organizzazione intesa dal punto di vista partecipativo, che abbia come obiettivo la centralità del cittadino.

Ha messo in evidenza l'importanza della partecipazione degli stessi cittadini al processo di valutazione. Bisogna porre attenzione a non costruire una valutazione basata unicamente su un singolo punto di vista, ma aprire il processo valutativo a tutti gli attori coinvolti, ma anche ad attori esterni.

Dall'organizzazione il filo ci conduce alla comunicazione vista in due chiavi differenti:

  • La comunicazione dell'immagine dell'ente, che pone la centralità della questione della costruzione di un'identità comune
  • La comunicazione come piano di servizio, ovvero come informazione, campagna di conoscenza delle politiche e delle iniziative messe in campo.

 

Il seminario si è concluso con uno spunto di riflessione sulla possibilità di analizzare come gli elementi esterni alle pubbliche amministrazione e a gli enti influiscano sulla percezione dei pubblici nei riguardi delle pubbliche amministrazioni e degli enti.