Donne e aree interne
Venerdì 27 marzo 2025, dalle 14:30 fino alle 19:30 si è svolta presso la sala seminari Osvaldo Pieroni del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DISPES) dell'Università della Calabria (UNICAL) il seminario "Donne e Aree Interne" promosso dal DISPES di UNICAL e dall'associazione Riabitare l'Italia, evento accademico finalizzato a esplorare il ruolo delle donne nelle aree del margine, le risorse che mettono a disposizione dei territorio e le sfide che si trovano ad affrontare. L'incontro rientra all'interno di un più ampio progetto editoriale a cura di Riabitare l'Italia, rappresentando una prima occasione di discussione e confronto tra docenti e ricercatori presenti in vista di pubblicazioni future sul tema "donne e aree interne".
L'evento è stato introdotto dal prof. Domenico Cersosimo, coordinatore del seminario, e dalla scrittrice Sonia Serazzi che ha letto alcuni passi frutto della sua esperienza di docente, scrittrice e donna che vive in una municipalità interna della Calabria (San Vito sullo Jonio).
La scaletta è stata strutturata sui seguenti interventi:
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Manuela Stranges (Unical) - La demografia delle aree interne
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Anna Lisa Mandorino (Cittadinanzattiva) - Cittadinanza e salute
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Giorgia Iovino, Stefania Leone e Andrea Orio (Università di Salerno) - Vivere le aree interne. Le prospettive delle giovani donne
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Sabrina Lucatelli e Daniela Storti (Crea) - Donne e comunità locali. La costruzione del radicamento
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Filippo Tantillo (Riabitare l'Italia e Inapp) e Tiziana Canal (Inapp) - Donne, lavoro, innovazione
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Silvia Ciampi e Vanessa Lupo (Inapp) - Giovani donne poco garantite: la fatica di trovare lavoro
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Domenico Cersosimo, Bella Dicks e Sabina Licursi (Unical) - Pubblico e privato nelle scelte delle donne calabresi
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Stefania Leone e Andrea Orio - Donne attive nei territori del margine. Biografie e progetti rurali
In conclusione Sabrina Lucatelli e Sabina Licursi hanno condotto un'intervista alla sindaca Valentina Avvantaggiato, prima cittadina di Melpignano e prima sindaca iscritta a Riabitare l'Italia, in cui è stato testimoniato uno spaccato sulla vita di una sindaca in un comune meridionale, affrontando vari temi legati alla condizione di genere nelle aree interne e del Mezzogiorno.
Diversi sono stati gli ambiti tematici indagati, tra cui la salute, la demografia delle aree interne, il rapporto tra sfera pubblica e vita privata, il mercato del lavoro, la cittadinanza attiva, etc.
L'Osservatorio Giovani ha presentato nell'ambito del seminario due interventi. Il primo, dal titolo "Vivere le aree interne. Le prospettive delle giovani donne" a cura di Giorgia Iovino, Stefania Leone e Andrea Orio, in cui è stato presentato un percorso di ricerca standard sulle differenze di genere rispetto all'asse partire/restare nelle aree interne e come i tratti sia di concordanza che di discordanza su quest'asse si riflettano su altri aspetti cruciali quali la progettualità, le transizioni all'età adulta, la partecipazione alla vita pubblica, la percezione delle risorse ambientali e del capitale territoriale che c'è nelle aree interne. Il secondo intervento, dal titolo "Donne attive nei territori del margine. Biografie e progetti rurali", a cura di Stefania Leone e Andrea Orio, si è focalizzato su un percorso di ricerca dell'Osservatorio Giovani volto ad indagare l'attivismo civico nelle aree interne da parte di chi resta nei luoghi. Sul punto sono stati restituiti i risultati di un'analisi condotta su un campione di giovani donne, attive sul territorio con progetti di vita, che si presentano nello spazio pubblico delle aree interne come profili agentivi e figure innovatrici in virtù del loro impegno in vari ambiti - imprenditoria, cittadinanza attiva, neo-ruralismo, volontariato, etc. - ma che ciononostante si trovano esposte a scetticismi e ostacoli in relazione alla propria condizione di genere e di donne in contesti marginalizzati.