Presentazione progetto europeo "Music in"
Si è tenuto, venerdì 4 novembre 2022, l'evento di presentazione del progetto "MUSIC IN" ( Methodologies of Unconventional and Social Inclusion and Choesion), presso il Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo a Maiori.
Il progetto, rientrante nel programma Erasmus+ Ambito Gioventù dell'Agenzia Nazionale per i Giovani, è promosso da più partner provenienti da Italia, Spagna e Portogallo: Associazione Il Tempio di Apollo (Ente capofila), Università degli Studi di Salerno - Osservatorio Giovani OCPG, Associazione Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti, Associazione dei genitori degli studenti del Conservatorio di San Javier - AMPACSJ, Associazione CAE, formació i serveis socioculturals, Associazione LEITMOTIV-Area, Associazione Solidaried'Arte.
L'iniziativa rientra nell'ambito della prima mobilità - prevista dal progetto in Italia con la partecipazione di 18 youth worker provenienti dai paesi partner - e ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni nazionali e regionali, di enti e associazioni territoriali, nonché degli stessi youth worker che sono stati attivamente impegnati in un percorso volto a sperimentare e condividere approcci educativi e metodologie innovative basate su tecniche di community music e su una logica inclusiva.
L'evento è stato coordinato dal direttore de " Il quotidiano della Costiera" Emiliano Amato, che ha presentato il progetto e i vari relatori partendo con i saluti istituzionali del Prof. Virgilio D'Antonio - Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno, e Giselle Tenebre - Assessore del Comune di Maiori.
Il moderatore ha poi aperto il primo tavolo di discussione sul tema 'Youth work. Approcci e sperimentazioni di cittadinanza e creatività' introducendo il Direttore dell'Osservatorio Giovani Unisa, prof.ssa Stefania Leone.
La prof.ssa Leone, ha sottolineato come l'Osservatorio ha condiviso lo spirito del progetto, riconoscendo nella musica la possibilità di sperimentare un percorso sullo youth work di interesse e di coinvolgimento dei giovani, utilizzando forme e linguaggi nuovi. Ha inoltre evidenziato come la possibilità di un dialogo internazionale nello sviluppo di nuove pratiche, come quelle che il progetto 'Music intende utilizzare, dà valore aggiunto a un percorso di accompagnamento alle nuove generazioni che è anche in linea con gli indirizzi attualmente seguiti dall'Europa per la crescita e l'educazione giovanile.
Ha poi preso parola Francesco Marchionni, Consigliere Consiglio Nazionale dei Giovani, il quale ha sottolineato quanto l'iniziativa fosse costruttiva per i giovani coinvolti, sia per quanto riguarda coloro che ricoprono la figura professionale dello Youth Worker e sia per coloro a cui si rivolgono, in quanto i giovani hanno bisogno di essere stimolati al fine di costruire la propria identità e scoprire e motivare le proprie potenzialità.
Miriam Cardone, Funzionaria delle Politiche Giovanili, Regione Campania, ha portato le veci di Giuseppe Pagliarulo, Direttore UOD Politiche Giovanili, esprimendo grande entusiasmo per questo progetto e affermando quanto queste iniziative promosse nell'ambito dell'educazione non formale comportino innovazione, coinvolgimento ed inclusione, in linea con quanto delineato dalla Legge 26/2016 che istituisce in Regione Cmapania la figura dello Youth worker.
Francesco Piemonte, Presidente Europe Direct Salerno e MobyDick ETS, invece ha parlato della figura dello Youth Worker, ancora poco identificata in Italia se non nella regione Campania, una delle prime regioni che ha riconosciuto e dato maggior credito a questa figura professionale grazie anche a progetti che la pongono in primo piano quale "Europa+vicina", progettualità che Moby Dick ha promosso in sinergia con l'Osservatorio Giovani OCPG e che intende proprio far riconoscere lo youth worker come professionista che lavora in diversi contesti, con l'obiettivo di creare empowerment necessario a motivare giovani e spingerli nella piena realizzazione delle proprie competenze, potenzialità e far apprendere le metodologie che utilizza.
Ha poi concluso la prima sessione di interventi il dott. Luca Borriello, Presidente dell'associazione Arteteca, che insieme all'Osservatorio Giovani Unisa ha realizzato il progetto Artworker incentrato proprio sulla figura dello youth work come figura di mediazione nel campo della creatività e dell'arte. Il progetto ha anche avuto come output una pubblicazione con focus proprio sul tema dello youth work e dell'arte partendo proprio dai contributi degli operatori che hanno preso parte al progetto. tIl dott. Borriello ha conlcuso il suo intervento con la frase ''La creatività è il prodotto rinnovabile tra la carenza di risorse e la forza del desiderio'' per evidenziare quanto la creatività sia una capacità cognitiva insita nell'essere umano che permette di non fermarsi al primo ostacolo bensì incentiva a guardare sempre oltre per realizzare progetti più grandi.
Successivamente è stato introdotto, sempre da Emiliano Amato, il secondo tavolo dedicato alla presentazione del progetto ''Music In'', con interventi di referenti dei 7 partner coinvolti e dei formatori che stanno portando avanti le attività formative insieme con gli youth worker partecipanti.
E' intervenuta Gloria Falcone, Educatrice musicale e membro dell'Associazione Culturale "Il Tempio di Apollo", capofila del progetto, la quale oltre a offrire una panoramica generale sul progetto ha comparato la musica al mare, quale filo invisibile ma portante che permette di unire ed avvicinare tutti, che supera confini geografici, culturali e sociali.
Ulteriore intervento è stato quello di Paola Anselmi, formatrice del progetto e presidente dell'Associazione Nazionale "Musica in Culla" che ha coinvolto tutti i partecipanti intonando una canzone e coinvolgendo tutti i presenti per far comprendere lo spirito del progetto: la musica, come momento di unione, coinvolgimento e superamento di confini e difficoltà.
È stato evidenziato da Miriam Della Mura, referente per l'Osservatorio Giovani Unisa, come la chiave di lettura di questo progetto sia l'unione tra educazione formale e non formale. Il progetto ha infatti messo insieme partner molto differenti tra loro afferenti al mondo accademico ( Università e Conservatori) e al mondo del non formale per cercare proprio di individuare una chiave comune che avvicini realtà molto diverse. Con la nuova metodologia che Music in vuole implementare, si intende individuare un nuovo strumento da offrire agli youth worker che lavorano per garantire inclusione sociale, un'inclusione che dovrebbe essere alla base della società in cui viviamo perché l'inclusività è un diritto.
Fin dal primo intervento è stato univoco e chiaro il pensiero di quanto questo progetto sia fondamentale per far avvicinare i giovani alla musica per trovarsi e costruirsi esprimendo sé stessi, attuando una nuova metodologia che rappresenti un modello educativo innovativo da poter diffondere anche in altri paesi.