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Osservatorio Giovani OCPG

Notte dei Ricercatori 2012 | Le Note

 

 

Venerdì 28 settembre si è rinnovato, per il terzo anno consecutivo, il connubio che unisce l'Università degli Studi di Salerno e la Notte dei Ricercatori, l'iniziativa di valorizzazione della ricerca promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 nell'ambito del progetto Researchers in Europe. L'evento, coordinato dall'Osservatorio Culture Giovanili (OCPG,) e realizzato in collaborazione con altri partner e supporter dell'Ateneo salernitano, si è svolto, in contemporanea in tutti i paesi europei,  dalle 11:00 alle 21:00   nell'area antistante il Rettorato e presso il Chiostro della Pace.

L'iniziativa si è ispirata al binomio "Europa-territorio" e si è sviluppata in due momenti: una espositiva e l'altra di natura seminariale. 

Presso il Chiostro della Pace a partire dalle 11.00 la dott.essa Nunzia Fraiese ha illustrato ai presenti le prospettive europee seguite per l'Ateneo salernitano dall'Ufficio Relazioni Internazionali e l'Ufficio Europa. Il seminario dal titolo "EU programs for research and opportunities for International cooperation", ha illustrato programmi e i progetti di ricerca attivati con accordi di cooperazione internazionale, tra cui il già famoso progetto Erasmus, di cui la relatrice ha disegnato un breve ma ricco profilo storico, descrivendo anche le sostanziali differenti  tra l'Erasmus di studio e Erasmus placemet, rivolto invece principalmente ad esperienze di stage presso imprese in uno dei paesi facenti parte dell'Unione Europea.  A seguire sono state presentate le risorse e le attività a cura del Centro di Documentazione Europea dell'Università degli Studi di Salerno (CDE). La dott.essa Maria Senatore ha sottolineato come il CDE aiuta gli studenti dell'Università di Salerno a rintracciare le pubblicazioni dei vari organi europei, per progetti di mobilità, ricerche per tesi di laurea e per sapersi meglio muovere nel mare magnum di tale documentazione in rete.

Il secondo momento, dalle 12.30 alle 17.30, ha illustrato gli orizzonti della progettazione europea con un seminario-workshop sul tema "The EU Framework  Program for Research and Innovovation: Horizon 2020" a cura del dott. Carlo Iorio, ricercatore presso l'Université Libre de Bruxelles ed esperto in valutazione europea. Dopo una veloce descrizione degli organi che compongono la struttura dell'Unione Europea, il relatore si è concentrato subito sulla tematica fondamentale dell'incontro: la progettazione europea. L'Europa può essere una grande riserva di fondi ma solo per le idee che possono essere applicate a tutti i paesi dell'Unione europea. Fondamentale è l'idea del progetto. Solo in un secondo momento devono essere presi in considerazione gli altri aspetti come il consorzio e il coordinatore, importanti solo dopo aver stabilito un'idea innovativa, ma che faccia attenzione a non strafare. Il dott.Carlo Iorio ha voluto sottilineare più volte nel corso del suo intervento l'importanza dell'inglese che ha definito mandatory e di come, nonostante un progetto possa essere scritto in tutte le lingue ufficiali dell'Unione, l'inglese è fondamentale per la comprensione dei bandi in primis e per la stesura di un progetto comprensibile in tutte le sue sfumature. Infine uno sguardo al futuro: Horizon 2020, il nuovo programma della Commissione Europea volto alla ricerca e all'innovazione. Dopo un periodo dominato soprattutto dalle discipline scientifiche, Horizon 2020 darà grande spazio anche a quelle umanistiche, testimonianza di un Europa proiettata sempre più alla creazione di un nuovo soggetto politico che non può fare a meno, giorno dopo giorno, di un contatto diretto con i cittadini.

Dalla mattina nell'atrio del Rettorato è stato possibile visitabile un expo artistico delle opere di giovani artisti emergenti raccolte con il progetto regionale "Chiamata alle arti" dall'Osservatorio Culture Giovanili (OCPG), espressione del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione e del Settore Politiche Giovanili della Regione Campania. Inoltre, sulla traccia dello scambio internazionale che ispira l'evento, la mostra ospita le opere di Bilyana Georgieva, artista-studentessa dell'Université Libre de Bruxelles selezionata lo scorso maggio in occasione dell'esposizione organizzata a Bruxelles dal Dipartimento Cultura dell'ULB per gli artisti italiani del progetto "Chiamata alle arti". Alla giovane artista è stata anche consegnata una targa in riconoscimento al suo talento. L'esposizione era inoltre arricchita dai poster dedicati alle ricerche più bizzarre realizzate nei diversi campi del sapere e di stands informativi a cura dei partner e delle associazioni universitarie studentesche che hanno collaborato all'iniziativa.