Diretta Erasmus: Futuro e Prospettive
Si è svolto venerdì 8 maggio 2020 alle ore 19:00, sulla pagina facebook del Coordinamento Provinciale del Forum dei Giovani - Provincia di Salerno, l'incontro dal titolo "Diretta Erasmus: Futuro e Prospettive", coordinato da Francesco Barbarito (Coordinamento Provinciale Forum dei Giovani) e Sonia Della Sala (Aegee Salerno) e che ha visto la partecipazione di diversi giovani e studenti per parlare delle difficoltà presenti e le sfide future che caratterizzano il mondo della mobilità giovanile.
All'incontro ha partecipato anche la prof.ssa Stefania Leone, responsabile scientifico dell'Osservatorio Culture Giovanili OCPG del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno.
Il primo intervento ha coinciso con la testimonianza di tre ragazzi del Forum dei Giovani di Padula i quali hanno svolto ciascuno un'esperienza nell'ambito del programma di mobilità europea Erasmus Plus: Ilaria Tardugno, Antonio Lezzi e Giulia Garone. Tutti e tre i ragazzi hanno messo al centro delle proprie testimonianze il confronto con l'altro come momento di arricchimento interiore e la necessità del cambiamento come strumento di crescita, essendosi trovati in uno scenario culturalmente diverso e geograficamente lontano dal proprio comune di residenza.
Il dibattito è stato successivamente integrato con il punto di vista di Rexhina, Amanda e Philip, tre ragazzi stranieri che stanno vivendo la propria esperienza Erasmus - studiando o facendo ricerca - presso l'Università degli Studi di Salerno. Le domande di Sonia Della Sala, presidente di AEGEE Salerno, hanno sia indagato la sfera privata dei ragazzi, i quali si ritrovano a vivere la propria esperienza di mobilità in un periodo storico di emergenza, sia cercato di cogliere le loro impressioni e opinioni sulla condotta di leader politici e istituzioni internazionali. La necessità di rimanere chiusi in casa ha sicuramente rappresentato per tutti e tre una situazione di sconforto, oltre che inaspettata. Tuttavia, i ragazzi hanno ribadito quanto, nonostante questo sacrificio, l'Erasmus resti una risorsa fondamentale, scegliendo ciascuno di portare a termine la propria esperienza a Salerno nonostante le difficoltà derivanti dalla quarantena.
La prof.ssa Leone, coerentemente con quanto detto in un precedente incontro del Coordinamento Provinciale, ha ribadito nel suo intervento la necessità di interrompere le esperienze di mobilità fino a quando non ci sarà la concreta prospettiva di una mobilità in sicurezza, invitando i giovani alla prudenza. L'erasmus e le varie forme di mobilità restano esperienze di vita che formano lo studente a un livello individuale più profondo del mero ampliamento del bagaglio conoscitivo, ma fin quando non sarà possibile condurli attraverso modalità idonee - oltre che sicure - perdono di significato. Nel merito, la prof.ssa ha parlato della presunta possibilità di una "Mobilità a distanza", concetto quasi ossimorico, che ricorrerebbe a piattaforme e strumenti tecnologici; ipotesi che rischierebbe di mettere ulteriormente in luce le diseguaglianze fra singoli paesi, non essendoci un'uguale distribuzione delle possibilità tecnologiche. Inoltre, se è vero che questi strumenti possono essere una possibile - e oggi necessaria - alternativa agli aspetti di pertinenza didattica, di certo non possono sostituire la dimensione sociale e relazionale che è parte integrante di queste esperienze.
Matteo Nasuti (Aegee Torino), dopo avere spiegato nel dettaglio le diverse forme che la mobilità internazionale assume, si ricollega all'intervento della prof.ssa Leone invitando anch'egli alla prudenza e auspicando a una ripresa soltanto quando l'emergenza inizierà ad attenuarsi.
Coloro che vivono in misura maggiore le criticità della quarantena sono gli studenti stranieri che a causa della stessa hanno perso le proprie possibilità di entrata economica. Prende la parola Cristian, studente colombiano iscritto al biennio magistrale presso l'Università degli Studi di Salerno il quale ha ulteriormente ribadito quanto il lockdown si sia riverberato negativamente sul suo percorso di studi, trovandosi molto lontano dalla propria famiglia e con difficoltà a mantenersi essendo sprovvisto di una borsa di studio.
C'è consapevolezza da parte di tutti gli interlocutori e moderatori tanto dell'importanza di queste esperienze quanto degli ostacoli che le caratterizzano in questo periodo storico. Soltanto monitorando l'andamento del virus e le sue conseguenze sul piano economico e sociale sarà possibile immaginare concretamente una nuova e sicura mobilità internazionale per tutti i giovani.