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Osservatorio Giovani OCPG

In contatto con la ricerca

  • Equity in education: The foundation for a more resilient future
OECD ha pubblicato un rapporto riguardo l'equità nell'istruzione, la quale permette, ai bambini che ne hanno più bisogno, di sostenere cittadini informati e ben istruiti, che sono la base per economie più forti e società più resilienti del futuro. La ricerca sottolinea come i primi cinque anni di vita per i bambini sono sinonimo di grande opportunità: I bambini imparano a un ritmo più veloce che in qualsiasi altro momento della vita, fornendo una base per lo sviluppo delle abilità della vita. È stato sottolineato anche come bambini proveniente da famiglie svantaggiate, i quali potrebbero sperimentare un apprendimento precoce rispetto coloro provenienti da famiglie avvantaggiate, in realtà molti per molti è stato dimostrato che sono possibili risultati equi ed è stato evidenziato quanto le azioni politiche possono contribuire a creare condizioni di parità per tutti i bambini. Per la pubblicazione completa cliccare qui

  • From malaise to rebirth

La Caritas Europa e Don Bosco International, hanno condotto una ricerca sull'impatto delle restrizioni del COVID-19 sull'istruzione e formazione professionale. I risultati della ricerca si basano su 375 sondaggi completati da studenti di età compresa tra i 14 ei 22 anni che si sono affidati ai servizi sociali della Caritas o frequentano i centri di formazione professionale gestiti da Don Bosco in Albania, Finlandia, Grecia, Italia e Portogallo. A causa della mancanza di opportunità combinate di istruzione e formazione durante la pandemia, più della metà dei giovani intervistati si sente impreparata ad entrare nel mondo del lavoro, mentre una quota significativa, oltre il 30% in Italia, ha dichiarato di non essere preparata ad entrare nel mondo del lavoro forza. La pandemia ha colpito in modo particolarmente duro i giovani provenienti da contesti svantaggiati, in quanto avevano difficoltà con l'e-learning e soffrivano il digital divide e per questo coloro che avevano un migliore accesso alla tecnologia e connessioni Internet veloci trovavano più facile continuare ad apprendere. Per la pubblicazione completa cliccare qui.

  • Youth-Led Social Enterprises
OCSE ha pubblicato lo scorso novembre 2022 un'indagine sui giovani e le imprese sociali (YSE), il quale approfondisce il tema della sfida per le imprese sociali guidate dai giovani di avere garanzia di accesso ai finanziamenti. Circa il 76% degli intervistati ha affermato che il finanziamento rappresenta una sfida per tali imprese, definite come attività imprenditoriali private che si sforzano di perseguire obiettivi sociali, ambientali ed economici specifici piuttosto che la massimizzazione del profitto per guadagno personale. Il 68% degli intervistati, invece, ha citato l'accesso ai mercati e alle strutture di supporto istituzionale come ostacoli, con il sostegno allo sviluppo delle imprese e l'assistenza per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie anche sfide importanti. A tal proposito, i responsabili politici stanno riscontrando che sostenere le imprese sociali guidate dai giovani potrebbe aumentare le prospettive di lavoro per i giovani sostenendo al tempo stesso i loro sforzi per ottenere risultati sociali positivi. Per la pubblicazione completa cliccare qui

 

  • World Employment and Social Outlook: Trends 2023
E' stato pubblicato il rapporto "World Employment and Social Outlook: Trends 2023", il report dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) si occupa dell'entità e delle conseguenze della perturbazione del mercato del lavoro causata dalla sovrapposizione di crisi economiche e geopolitiche ed analizza pattern globali, differenze regionali e risultati tra gruppi di lavoratori. Il report presta particolare attenzione all'impatto delle differenti crisi sulla produttività, qualità del lavoro e opportunità lavorative r come questi trend rischino di minare la giustizia sociale nel mondo. Per la pubblicazione completa cliccare qui.
 
  • ''Creare società: Approcci e contesti di youth work e agire creativo''
Il 29 Dicembre 2022 Franco Angeli ha pubblicato il volume ''Creare società: Approcci e contesti di youth work e agire creativo'' a cura di Stefania Leone, Direttore Scientifico dell'Osservatorio Culture Giovanili- Scienze Comunicazione Unisa e Miriam Della Mura, dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Salerno e ricercatrice presso l'Osservatorio Giovani. Il volume si inserisce nell'ambito degli youth studies con il duplice obiettivo di analizzare forme di attivazione di circuiti comunicativi e partecipativi emergenti tra i giovani e di esaminare in questi contesti il ruolo dello youth worker. Attraverso dimensioni teorico-analitiche multidisciplinari che investono in particolare il sociale, l'educazione, la formazione, l'arte e la creatività, i percorsi proposti mettono in luce progettualità, azioni, attori e processi in relazione al contributo che essi danno alla produzione di società in contesti formali e non formali. Vengono proposti dei percorsi che mettono in luce progettualità, azioni, attori e processi in relazione al contributo che essi danno alla produzione di società in contesti formali e non formali. Entro queste coordinate si inscrivono pratiche giovanili e sperimentazioni di forme di lavoro con i giovani che alimentano il dibattito su contesti, piani di attività, metodologia e potenziale dello youth work. Per una lettura completa del volume cliccare qui

  • "Turning the tide on youth-washing: 5 ways to effectively engage young environmental leaders"

L'organizzazione non-profit Lonely Whale, insieme all'UNEP, ha presentato la pubblicazione Turning the tide on youth-washing: 5 ways to effectively engage young environmental leaders. In cui sono raccolti i risultati di un'indagine globale sui giovani leader ambientali. Il report fornisce informazioni specifiche sulle tendenze chiave del movimento ambientale giovanile, spiegando come si possa lasciare spazio a questi giovani leader, non come gesto simbolico, ma inteso come partecipanti attivi delle decisioni politiche di oggi. Inoltre, si presentano raccomandazioni volte a incoraggiare un impegno significativo e intergenerazionale attraverso lo spettro degli stakeholder adulti. Per la pubblicazione completa clicca qui.


  • ''Voglia di Restare: indagine sui giovani nell’Italia dei paesi''

Il 20 gennaio 2023 Donzelli editore ha pubblicato il volume "Voglia di Restare: indagine sui giovani nell'Italia dei paesi", per la collana "Saggine" e curato da Stefania Leone, Direttore Scientifico dell'Osservatorio Giovani OCPG, Sabrina Lucatelli, Andrea Membretti, Daniela Storti e Giulia Urso. Il volume raccoglie otto contributi che guardano alle pratiche, rappresentazioni e condizioni di vita dei giovani residenti nelle aree interne italiane con particolare riferimento ai loro percorsi abitativi e altresì, riflettendo sulla situazione demografica dei loro territori. Obiettivo preposto è quello di ettere in evidenza sia le difficoltà che i giovani residenti nelle aree interne si ritrovano ad affrontare, sia le opportunità che questi luoghi possono offrire per favorire lo sviluppo dei propri percorsi di vita.Per un'introduzione al volume clicca qui

  • Annuario statistico Italiano 2022

L'Istat, come ogni anno, pubblica l'annuario statistico italiano che offre una dettagliata visione del nostro Paese. Attraverso 24 capitoli dedicati alla popolazione, alla società, alle istituzioni, all'economia, al territorio e all'ambiente, alle risorse, alla cultura, alla ricerca. I Dati presentati, porteranno a riflettere su com'è oggi l'Italia e su com'era ieri, considerando i fenomeni nel loro andamento temporale, nelle loro caratterizzazioni o ricadute presso i cittadini, tenendo conto delle differenze di età, sesso, e collocazione geografica dei residenti. Per la pubblicazione clicca qui.

 

  • "Tra presente e futuro": indagine statistica regionale sugli adolescenti

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il terzo report del ciclo "Essere adolescenti in Emilia-Romagna", una serie di indagini svolte per comprendere il mondo, i vissuti, i pensieri, le emozioni e le esigenze dei giovani residenti in regione, accogliendo anche critiche e suggerimenti. Obiettivo della ricerca è mettere a disposizione necessari strumenti di comprensione dell'universo dei più giovani per orientare le politiche giovanili locali all'interpretazione dei loro reali bisogni.L'indagine, dal titolo ''Tra presente e futuro'' ha coinvolto complessivamente 15.023 ragazzi dagli 11 ai 19 anni, residenti sul territorio regionale, studenti di tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado, che hanno risposto volontariamente ed in maniera autonoma ad un questionario distribuito online. Per la pubblicazione clicca qui

  • Report annuale Erasmus+ 2021

La Commissione Europea ha pubblicato il report annuale Erasmus+ 2021, che mostra la sempre crescente popolarità del progetto, istituto nel 1987. La pubblicazione fornisce una panoramica sull'impatto del progetto Erasmus+, nei paesi aderenti, fornendo dati statistici divisi per ogni settore: istruzione, formazione, gioventù e sport. Dalla ricerca emerge che i giovani dimostrano sempre più interesse a partecipare alla vita democratica e che gli 74.000 studenti italiani, nel 2021, hanno partecipato a progetti di mobilità europea, portando così l'Italia al primo posto per numero di persone che hanno aderito. Per la pubblicazione completa clicca qui.


Eurodesk ha pubblicato un Rapporto del Centro Comune di Ricerca sui giovani nell'azione esterna, il quale mostra l'esigenza di politiche giovanili specifiche riconosciute a livello globale, così come necessari maggiori sforzi per colmare il divario tra i giovani e la loro partecipazione alla definizione delle politiche. Il rapporto, insieme alla serie di dati concreti che lo accompagnano, contribuisce ad un approccio al Piano d'azione per la gioventù e sostiene un'evoluzione verso una maggiore coerenza e un maggiore coordinamento delle politiche e dei programmi giovanili nell'azione esterna dell'UE. Il rapporto, inoltre, analizza l'evoluzione delle politiche giovanili in 55 Paesi e traccia una mappa dei dati internazionali sui giovani nelle diverse aree tematiche, valutando oltre 250 indicatori ufficiali e non. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • L'aumento del telelavoro: impatto sulle condizioni di lavoro e sulle normative

Eurofound ha condotto un’indagine sul telelavoro durante la pandemia da covid-19 del 2020 e 2021. I risultati del report rivelano un rapido aumento del telelavoro innescato dalla pandemia: nel 2021, 2 dipendenti europei su 10 stavano telelavorando, una cifra che molto probabilmente non sarebbe stata raggiunta prima del 2027 se la pandemia non si fosse verificata. La crisi sanitaria ha liberato il potenziale sociale e tecnologico per la gestione e flessibilità in termini di orari e luoghi di lavoro. La ricerca evidenzia sia l’impatto positivo del lavorare da casa, come il contributo al miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, sia gli impatti negativi, come la riduzione dell’interazione sociale e l’aumento del lavoro straordinario. Queste nuove condizioni dei lavoratori, hanno portato anche ad un conseguente rinnovamento dei quadri normativi, approvati da diversi Stati membri dell’Ue. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Rapporto Svimez 2022 sull'economia e la società del mezzogiorno

L'aggiornamento annuale di contabilità territoriale del Rapporto SVIMEZ fornisce un bilancio della ripresa post pandemia del 2021 alla quale ha partecipato il mezzogiorno fino all'arrivo della guerra in Ucraina. Il trauma della guerra ha completamente stravolto le dinamiche in corso, rallentando la ripresa, aumentando il costo dell'energia e delle materie prime e con la conseguente comparsa di nuove emergenze sociali. Le dinamiche globali avverse hanno esposto l'economia italiana a nuove turbolenze, allontanandola da una ripartizione relativamente coesa tra il Nord e il Sud del Paese. Nel corso del 2022 la SVIMEZ ipotizza una crescita media dei prezzi al consumo dell'8,5%; dato che racchiude una significativa differenziazione territoriale: + 8,3% al Centro-Nord e +9,9% nel Mezzogiorno. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • Working conditions in the time of COVID-19: Implications for the future

Eurofound ha pubblicato un rapporto riguardo le condizioni di lavoro degli europei nel 2021. La ricerca esamina la variazione della qualità del lavoro e identifica la sua associazione positiva con il benessere, la salute, l'impegno lavorativo e la sostenibilità finanziaria del lavoro. Evidenzia le divergenze nelle esperienze dei lavoratori a seconda delle caratteristiche proprie dei lavoratori e del loro posto nella forza lavoro. Da questa analisi, il rapporto mira a trarre insegnamenti per il futuro, in particolare in relazione ai segni duraturi sul modo in cui lavoriamo e alle implicazioni per l'organizzazione del lavoro, la qualità del lavoro e l'interazione tra lavoro e vita privata. Le rigide restrizioni di salute pubblica attuate dai governi nel 2020 per controllare la pandemia COVID-19 hanno cambiato bruscamente la vita lavorativa e hanno continuato a plasmarla nei due anni successivi. Tra marzo e novembre 2021, oltre 70.000 interviste sono state effettuate in 36 paesi dall'indagine telefonica europea sulle condizioni di lavoro (EWCTS), un'indagine di alta qualità basata sulla probabilità. L'obiettivo era quello di fornire un quadro dettagliato della vita lavorativa degli europei in quel momento eccezionale. Per la pubblicazione completa clicca qui


  • Giovani e social media. Il disagio sociale porta ad un uso improprio di facebook e degli altri social

Presso il dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova, è stata pubblicata un'indagine su ''Information, Communication & Society'', che vede come prima firmataria Michela Lenzi, condotta su 180mila giovani (11, 13 e 15 anni) provenienti da 43 paesi o regioni territoriali, la quale mette in luce quanto la variabile "status sociale" sia correlata con la variabile dell'uso problematico del social e, quindi, quanto le diseguaglianze socio-economiche, misurate a vari livelli, hanno una relazione diretta con l'uso problematico dei social media. Gli esiti della ricerca mostrano un aggravamento dell'uso problematico dei social media nel contesto scolastico, soprattutto quando tra gli adolescenti c'è un minor sostegno da parte degli amici oppure un basso livello di sostegno familiare. Infatti, da un lato la preoccupazione per il proprio status, favorito dal vivere in contesti diseguali, può portare l'adolescente a cercare sui social una distrazione o uno sfogo di sentimenti negativi; dall'altro i social media offrono la possibilità di cercare modelli alternativi con cui confrontarsi e plasmare la propria immagine amplificandone gli aspetti positivi, tutti processi che potenzialmente portano ad un uso problematico. Per la pubblicazione completa clicca qui.

 

  • UNLOCKING THE POTENTIAL OF YOUTH-LED SOCIAL ENTERPRISES

L'OECD ha pubblicato il rapporto "Unlocking the potential of youth-led social enterprises" dal quale si rileva che i giovani sono maggiormente interessati a carriere imprenditoriali che abbiano un impatto sociale e ambientale positivo. Il report analizza i potenziali benefici delle imprese sociali guidate dai giovani, valuta le sfide che essi devono affrontare e fornisce orientamenti politici per affrontarle, attraverso programmi di sostegno su misura basati su esempi di migliori pratiche ed esperienze provenienti da paesi OCSE e non. Per la pubblicazione completa cliccare qui.

 

  • FAMIGLIE, RETI FAMILIARI, PERCORSI LAVORATIVI E DI VITA

L'Istat ha pubblicato un'indagine su "Famiglie, soggetti sociali e ciclo di vita", fonte statistica sulle strutture familiari e sulle loro caratteristiche sociali. La pubblicazione raccoglie le storie di vita con un'ottica retrospettiva, consentendo sia un'analisi per serie storica attraverso le diverse edizioni (1998, 2003, 2009 e 2016) sia per generazione, evidenziando i principali cambiamenti sociali e demografici che sono alla base delle trasformazioni familiari, inoltre vengono approfondite le dinamiche familiari, le relazioni di parentela, le reti di aiuto, i nuovi confini delle famiglie e il legame tra eventi demografici e percorsi lavorativi. Per la pubblicazione completa clicca qui.

 

  • Young people in Europe - a statistical summary

In occasione dell'Anno Europeo dei Giovani, iniziativa dell'UE volta a dare voce alla gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore, l'Eurostat ha proposto una sintesi statistica che presenta alcuni dei dati più interessanti sulla situazione attuale dei giovani europei. La pubblicazione nella prima parte offre una panoramica generale dei giovani nell'UE, per poi proseguire con informazioni più dettagliate e organizzate in sei sottocapitoli, che forniscono dati sugli Stati membri e i paesi EFTA nei settori della demografia, dell'istruzione e della formazione, dell'occupazione e dell'imprenditorialità, della salute e del benessere, dell'inclusione sociale e del mondo digital. Per la pubblicazione completa cliccare qui


  • Rapporto SDGS 2022 - Informazioni statistiche per l'agenda 2030 in Italia

L'Istat presenta la quinta edizione del Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGS) adottati con l'Agenda 2030 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il rapporto mostra l'aggiornamento e l'analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell'Agenda 2030 che contribuiscono alla realizzazione del progetto globale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Inoltre è inclusa anche la diffusione di 371 misure statistiche che corrispondono a 138 indicatori tra quelli proposti da UN-IAEG-SDGs per il monitoraggio degli avanzamenti dell'Agenda 2030 a livello globale. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • News & Media Survey 2022

L'Eurobarometro ha condotto un sondaggio, dedicato ai cittadini europei di età superiore ai 15 anni, sulla percezione che questi ultimi hanno dell'Unione europea e del Parlamento e di come sono influenzati da ciò che vedono, sentono e leggono nei vari media, online o tradizionali. La ricerca presenta un quadro sull'uso dei media e delle abitudini mediatiche dei cittadini dell'Ue. Dall'indagine emerge che: la televisione domina come fonte primaria di notizie, in particolare per gli ultra 54enni; seguono le piattaforme di notizie online, la radio e le piattaforme di social media e i blog. La stampa scritta si colloca al quinto posto. Gli intervistati più giovani sono molto più propensi degli intervistati più anziani a utilizzare piattaforme di social media e blog per accedere alle notizie (46% dei 15-24enni contro il 15% degli ultra 55enni).
Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Generazione Post Pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post Covid 19

Il Censis ha realizzato un'indagine per il Consiglio Nazionale dei Giovani e l'Agenzia Nazionale per i Giovani, intitolata "Generazione post pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post Covid", per rilevare quanto abbia inciso la pandemia sulle prospettive dei giovani, sulla loro visione del futuro, sulla percezione delle loro possibilità e degli eventuali progetti. Dal rapporto è emerso che più di sei giovani su dieci (62%) hanno cambiato la propria visione sul futuro a seguito della pandemia: solo il 22% ritiene che il futuro sarà migliore, mentre il 40% sostiene peggiorerà. Dinanzi un futuro ignoto per le giovani generazioni prevale l'incertezza (49%), ansia (30%), che in alcuni casi si trasformano in paura (15%) e pessimismo (13%), soprattutto a causa di eventi le cui dimensioni e conseguenze vanno oltre la capacità di previsione e di intervento dei singoli. L'indagine ha poi tenuto conto anche del rapporto tra giovani e politica; a tal proposito, dallo studio è emerso che l'Italia è un Paese in cui comanda una gerarchia di adulti che faticano a lasciare i posti di potere: il 64% della popolazione pensa che ci siano troppi anziani ai vertici delle Istituzioni, un'opinione che, nonostante sia condivisa dalle diverse fasce di età, prevale nei giovanissimi (77% tra i 18-24 anni) e nei giovani-adulti (71% tra quelli che hanno tra i 25 e i 36 anni), e che ha i maggiori sostenitori tra Generazione Z e Millennials che vivono nel Nord-est (82%), tra i laureati (77%) e gli studenti (83%).Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Education at a Glance 2022

La Direzione dell'Istruzione e delle Competenze dell''OECD è da anni attenta a migliorare le prospettive sociali ed economiche degli individui, fornire incentivi per una maggiore efficienza nella scuola e mobilitare risorse per soddisfare le crescenti richieste. Anche quest'anno, grazie all'Education at a Glance, fonte autorevole di dati sullo stato dell'istruzione, si contribuisce ad aiutare i governi a costruire sistemi educativi efficaci ed equi, fornendo informazioni sulle strutture, le finanze e le prestazioni dei sistemi educativi nei paesi e partner economici dell'OECD. Mediante la pubblicazione di più di 100 grafici e tabelle, si ha accesso ad informazioni chiave sui risultati delle istituzioni educative, l'impatto dell'apprendimento tra i paesi, l'accesso, la partecipazione e la progressione nell'istruzione, le risorse finanziarie investite nell'istruzione, l'ambiente di apprendimento e l'organizzazione delle scuole. L'edizione di quest'anno si concentra sull'istruzione terziaria, rivolta ad università, college, scuole professionali, e altri enti formativi; vengono così presi in considerazione i costi dell'istruzione terziaria e come la spesa dell'istruzione venga suddivisa tra i livelli di governo, lo stato e gli individui, oltre a nuovi indicatori sullo sviluppo professionale degli insegnanti e dei capi di istituto e sul profilo del personale accademico. Un'attenzione particolare quest'anno è dedicata alla crisi del COVID: come è stata affrontata e come sia avvenuto il passaggio verso la ripresa. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Disinformation and propaganda. Impact on the functioning of the rule of law in the EU and its Member States: 2021 update

L'Ufficio del Parlamento Europeo ha pubblicato "Disinformation and propaganda. Impact on the functioning of the rule of law in the EU and its Member States: 2021 update". Tra gennaio 2019 e gennaio 2021, l'impatto delle azioni di disinformazione e delle relative risposte è stato notevolmente diverso rispetto agli anni precedenti. La ricerca ha mostrato che le azioni di disinformazione si sono sempre più fuse con contenuti genuini e le loro fonti sono diventate ancora più difficili da identificare. Impatti particolarmente forti sono stati osservati nei casi in cui la disinformazione e la propaganda manipolativa sono state diffuse da individui con alti livelli di autorità politica, che godono della fiducia e dell'attenzione dei cittadini. Diverse misure legislative e politiche sono state introdotte da vari Stati membri e Stati terzi e sono fiorite anche le risposte della società civile, in particolare in relazione alla crescente resilienza contro la disinformazione. La ricerca in corso sul meccanismo psicologico di manipolazione e resilienza fornisce risultati più dettagliati. Questo studio mira a fornire raccomandazioni sulle misure legislative e politiche per proteggere la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali dall'impatto della disinformazione, nonché a creare un ecosistema informativo strutturato che promuova e protegga questi valori. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Reuters Institute - Digital News Report 2022

È stato pubblicato "Digital News Report 2022"  condotto da Reuters. Il rapporto di quest'anno rivela nuove informazioni sul consumo di notizie digitali sulla base di un sondaggio YouGov su oltre 93.000 consumatori di notizie online in 46 mercati che coprono metà della popolazione mondiale. Il rapporto documenta i modi in cui la connessione tra giornalismo e pubblico potrebbe indebolirsi, tra cui una caduta di fiducia a seguito dell'aumento positivo dell'anno scorso, un calo di interesse per le notizie e un aumento dell'elusione delle notizie. Esamina anche la polarizzazione del pubblico ed esplora il modo in cui i giovani accedono alle notizie. In Italia, l'Ansa si conferma al primo posto per fiducia dei lettori - pari al 73%% degli italiani -, seguita da Il Sole 24 Ore e SkyTg24. Tra i media online, per la prima volta una testata non tradizionale guida la classifica: con il 21% di gradimento è Fanpage (lo scorso anno al quinto posto) ad occupare la vetta, seguito da Tgcom24, Ansa.it, SkyTg24, Repubblica, Corriere della Sera e Rainews. Un'informazione, quella in Rete, che passa soprattutto dagli smartphone, utilizzati dal 36% degli italiani per condividere notizie sui social media e nelle chat. In tv sono i telegiornali della Rai ad essere più seguiti, con Mediaset al secondo posto e Skytg24 al terzo. Per il report completo cliccare qui.


  • Youth2030: Progress Report 2022

Youth2030: Progress Report 2022 è il secondo rapporto sullo stato di attuazione di Youth2030, la strategia delle Nazioni Unite per la gioventù. Il rapporto evidenzia come il sistema delle Nazioni Unite sta portando avanti gli impegni globali per e con i giovani; l'impatto della pianificazione strategica delle Nazioni Unite; la disponibilità di finanziamenti e la coerenza; il coordinamento sull'animazione socioeducativa. Il rapporto descrive come la gestione globale sta rafforzando la responsabilità a livello di sistema, garantendo che nessun giovane venga lasciato indietro. Per il rapporto completo consultare il link.


  • XVI edizione di Comunità Rinnovabili

XVI edizione di Comunità Rinnovabili, il rapporto di Legambiente che analizza lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei Comuni italiani e le nuove esperienze di autoproduzione. In Italia, secondo il dossier, sono presenti almeno 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabili, distribuiti in tutti i Comuni italiani per una potenza complessiva di 60,8 GW, di cui appena 1,35 GW installata nel 2021 tra idroelettrico, eolico e fotovoltaico. In termini di produzione, il contributo complessivo portato dalle fonti rinnovabili al sistema elettrico italiano è arrivato, nel 2021 a 115,7 TWh, facendo registrare un incremento di appena 1,58% rispetto al 2020. Un trend decisamente al di sotto di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi annuali, causato dalla pandemia, ma anche e soprattutto dal sistema farraginoso di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione dei progetti. Numeri in crescita, invece, per le nuove opportunità di autoproduzione e scambio di energia attraverso le Comunità Energetiche da fonti rinnovabili: 100 quelle complessivamente mappate da Legambiente in queste ultime 3 edizioni del Rapporto, tra realtà effettivamente operative (35), in progetto (41) o che muovono i primi passi verso la costituzione (24). Tutte raccolte nella Mappa presente sul sito comunirinnovabili.it e realizzata in collaborazione con Esri Italia e ActionGis. Tra queste 59 le nuove, censite tra giugno 2021 e maggio 2022, che vedono il coinvolgimento di centinaia di famiglie, decine di Comuni e imprese, di cui 39 sono Comunità Energetiche Rinnovabili e 20 Configurazioni di Autoconsumo Collettivo. Per il rapporto completo, cliccare sul link.


  • Rapporto sul Benessere equo e sostenibile - Anno 2021

L'Istat presenta la nona edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Il volume fornisce un quadro complessivo dei 12 domini in cui è articolato il benessere analizzati nella loro evoluzione nel corso dei due anni di pandemia, il 2020, anno dello shock dell'emergenza sanitaria, e il 2021, anno della ripresa economica e dell'occupazione, esaminando le differenze tra i vari gruppi di popolazione e tra i territori. Il Rapporto è arricchito dall'osservazione del contesto europeo in cui si evidenzia la posizione dell'Italia nell'andamento della pandemia e della crisi occupazionale che ne è conseguita. Sono questi due aspetti - l'emergenza sanitaria da un lato e la crisi occupazionale dall'altro - ad aver profondamente condizionato gli ultimi due anni, determinando forti ripercussioni sul benessere degli individui. Per il rapporto completo consultare il link.


  • Le competenze green

"Le competenze green" è il nuovo rapporto del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, che analizza l'andamento dei green jobs e delle competenze green nel mercato del lavoro. Nel 2021 sono stati previsti dalle imprese 1,6 milioni di contratti per veri e propri Green Jobs, pari al 34,5% del totale delle assunzioni. E nei prossimi cinque anni saranno richieste professioni fondamentali per la transizione verde, quali il progettista in edilizia sostenibile, il giurista ambientale, lo specialista in contabilità verde, il responsabile degli acquisti green, l'installatore di impianti a basso impatto energetico. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • Digital 2022 We Are Social e Hootsuite

Come ogni anno, con il report Digital 2022 We Are Social e Hootsuite provano a tracciare lo stato dell'arte del digitale nel mondo - e nei singoli paesi, grazie alle edizioni nazionali - e a riassumere cosa è successo negli ultimi dodici mesi in Rete. L'edizione globale di quest'anno conferma, così, quello che già altre ricerche avevano suggerito, ossia che non si è fermato nel corso degli ultimi dodici mesi l'aumento di utenti connessi, tempo trascorso online, attività effettuate in Rete rintracciabile con evidenza fin dai primi giorni di pandemia. Per il report completo cliccare qui.


  • Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell'anno scolastico 2020/21

INDIRE ha pubblicato la prima parte dell'indagine Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell'anno scolastico 2020/21. Il lavoro intende analizzare l'andamento della didattica nel corso delle varie fasi della pandemia, caratterizzata da momenti di chiusura forzata e da un numero rilevante di studenti e docenti in quarantena. L'indagine è stata condotta attraverso un questionario online rivolto a un campione selezionato di 2.546 docenti a tempo indeterminato, non di sostegno. Di questi, 1.994 sono donne e 552 uomini; il 26,8% fa parte della scuola primaria, il 20,3% della scuola secondaria di primo grado e il restante 52,9% della scuola secondaria di secondo grado. Il 38% ha un'età compresa tra i 44 e i 55 anni. A livello geografico, il 20,1% è del nord ovest, il 26,7% del nord-est, il 17,4% del centro, il 35,8% del sud e isole. Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Delivering for youth: How governments can put young people at the centre of the recoery

I governi dell'OCSE stanno investendo risorse significative per affrontare gli effetti immediati e a lungo termine della pandemia di COVID-19. Dato che la crisi ha colpito diverse fasce di età in modo diverso e che le sue ripercussioni saranno avvertite da molti nei decenni a venire, è fondamentale adottare un approccio integrato di governance pubblica alla risposta al COVID-19 e agli sforzi di ripresa. Questo documento politico presenta le opinioni di un campione non rappresentativo di 151 organizzazioni giovanili di 72 paesi, comprese 100 organizzazioni giovanili con sede in 36 paesi dell'OCSE, su come i giovani hanno vissuto la crisi e la relativa azione del governo. È integrato da un'analisi delle misure adottate in 34 paesi dell'OCSE e fornisce raccomandazioni su come fornire una ripresa equa, inclusiva e resiliente per i giovani attraverso una serie di approcci di governance pubblica. Per il documento completo cliccare qui.


  • Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability

E' stato approvato il Summary for Policymakers del rapporto del Working Group II  dell'IPCC, "Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability". Il rapporto del Working Group II è la seconda parte del Sixth Assessment Report - IPCC (AR6), dal rapporto emerge chiaramente che «Esistono crescenti evidenze sull'esistenza di iniziative di adattamento che hanno causato conseguenze non volute, per esempio distruggendo la natura, mettendo a rischio la vita delle persone o aumentando le emissioni di gas serra. Questo può essere evitato coinvolgendo tutti nella pianificazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, prestando attenzione all'equità e alla giustizia e attingendo alle conoscenze delle comunità indigene e locali». La soluzione è di agire non solo a livello globale, ma anche a livello locale, proprio per questo il contributo del Working Group II  all'AR 6 IPCC fornisce un'ampia gamma di informazioni regionali per consentire uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici. Per il report completo cliccare qui.


  • Transizione Ecologica Aperta

Transizione Ecologica Aperta è il rapporto pubblicato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che passa in rassegna tutti i principali sistemi naturali e umani che concorrono a definire quello che chiamiamo "ambiente". Ne esamina lo stato attuale ma anche l'andamento negli ultimi anni e gli obiettivi per i prossimi. Chiarisce le complesse dinamiche naturali, economiche, tecnologiche, sociali e normative che legano i sistemi fra loro aiutando a comprendere dove sta andando l'ambiente italiano, e perché. Attraverso il rapporto si possono identificare le maggiori criticità del nostro ambiente, sulle quali concentrare gli sforzi nei prossimi anni. Spiccano ad esempio il consumo di suolo, l'impatto dell'agricoltura e delle specie esotiche invasive, le emissioni di gas serra dei trasporti e del settore civile, le condizioni del mare o di molti ambienti di acqua dolce. Tra gli aspetti positivi il forte calo delle emissioni di gas serra e dell'inquinamento in generale, alla straordinaria espansione dei boschi, all'aumento delle aree protette. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • OECD Report on Public Communication

Il primo rapporto dell'OCSE sulla comunicazione pubblica esamina le strutture, i mandati e le pratiche della comunicazione pubblica dei centri di governo e dei ministeri della salute di 46 paesi, sulla base delle indagini 2020 Comprensione della comunicazione pubblica. Analizza come questa importante funzione di governo contribuisce a politiche e servizi migliori, a una maggiore fiducia dei cittadini e, in definitiva, a democrazie più forti in un ambiente informativo sempre più complesso. Esamina il ruolo che la comunicazione pubblica può svolgere nel rispondere alle sfide poste dalla diffusione della disinformazione e della disinformazione e nella costruzione di ecosistemi dei media e dell'informazione più resilienti. Propone inoltre un uso più strategico della comunicazione da parte dei governi, sia per perseguire obiettivi politici sia per promuovere governi più aperti, fornendo un'ampia mappatura delle tendenze, delle lacune e delle lezioni apprese. Infine, mette in evidenza gli sforzi pionieristici per passare alla professionalizzazione della funzione di comunicazione del governo e identifica aree per ulteriori ricerche a sostegno di questa transizione. Per il report completo cliccare qui.


  • Intercettare i Neet. Strategie di prossimità

L'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo ha condotto la ricerca "Intercettare i Neet. Strategie di prossimità", commissionata dal Ministero per le Politiche giovanili e in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Il progetto ha l'obiettivo di migliorare il quadro conoscitivo del fenomeno dei NEET a livello locale e fornire indicazioni sulle modalità che consentono di far emergere e intercettare i giovani in tale condizione, ma anche di gettare le basi di una coprogettazione che coinvolga i Comuni circa un metodo efficace nell'e- mersione e intercettazione dei NEET, con particolare attenzione alle "strategie di prossimità". La ricerca vuole sondare la consapevolezza sul tema e verificare quali misure risultino maggiormente ingaggianti sia dal punto di vista degli attori impegnati nella progettazione rivolta ai giovani (e ai NEET in particola- re), sia dal punto di vista dei giovani stessi (lavoratori/studenti e NEET). Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Being Mind-Healthy

AXA presenta l'edizione 2022 dello studio Being Mind-Healthy, il report sulla salute mentale e il benessere condotta da IPSOS su un campione di 11.000 persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni in 11 paesi europei e territori asiatici. La ricerca restituisce una visione sullo stato di salute mentale, dalla percezione del disagio emotivo a quella di stress e di ansia, fino alla diagnosi della malattia e indaga quali siano i comportamenti e le azioni messe in campo per reagire allo stress e migliorare il benessere psicofisico. La ricerca conferma la tendenza, emersa nell'indagine AXA dello scorso anno, che vedeva le donne e i più giovani, in particolare in Europa e specialmente in Italia, tra le categorie più colpite nel benessere psicologico a causa della pandemia (48% in Italia vs 33% global). Sempre in Italia infatti ben il 78% dei rispondenti (vs 38% della media degli altri Paesi) dichiara di aver perso l'accesso ai servizi di assistenza per l'infanzia e alla scuola in presenza. Per scaricare il rapporto completo cliccare qui.


  • Giovani dentro
Giovani dentro è un progetto di ricerca che indaga la realtà e le prospettive della popolazione compresa tra i 18 e i39 anni che vive o proviene dalle aree interne italiane. Ha lo scopo di comprendere ed approfondire le motivazioni che spingono i giovani ad abitare o lasciare questi territori, individuarne i bisogni e le opportunità in termini di vita economica e sociale, tracciare possibili azioni concrete per supportare la formazione di qualità e l'avvio di attività imprenditoriali nelle aree interne da parte di questi stessi soggetti. Attraverso l'indagine si vuole capire e conoscere meglio la realtà della popolazione giovanile delle aree interne poiché si ritiene che questa abbia un ruolo cruciale nell'opportunità di ripopolamento e rivitalizzazione di questi territori. Il progetto della durata di un anno ha coinvolto circa 3300 cittadini abitanti o provenienti dai territori interni del paese. Ha ascoltato la visione di imprenditori, agricoltori, progettisti, cooperative, fondazioni e amministrazioni locali, coperto tutte le regioni di Italia. L'indagine è stata realizzata secondo un modello ad imbuto attraverso quattro fasi di indagine in cui sono stati raccolti dati ed interviste riducendo progressivamente il numero di rispondenti. Per consultare il report completo cliccare qui. 

  • Understanding the gender pay gap: What role do sector and occupation play?

Eurofound ha pubblicato il report "Understanding the gender pay gap: What role do sector and occupation play?". Nonostante la crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una percentuale più alta di donne rispetto agli uomini assunte in lavori ben retribuiti negli ultimi anni, esiste un divario retributivo di genere in tutti gli Stati membri dell'UE. È stato dimostrato che i differenziali retributivi tra donne e uomini sono significativamente influenzati dal settore economico in cui le persone lavorano e dall'occupazione che detengono. La presente policy brief esamina queste dimensioni. Identifica inoltre quanto questi e altri fattori contribuiscono alle disparità retributive di genere. L'analisi rileva che, tra i fattori osservabili esaminati, la maggiore probabilità che le donne lavorino in settori a bassa retribuzione e lavorino a tempo parziale sono i contributi più importanti al divario retributivo di genere. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • EU-ANSA mapping report: Socioeconomic aspects of sustainable development

La rete delle agenzie dell'Unione europea sulla consulenza scientifica (EU-ANSA) è composta da agenzie tecniche e di regolamentazione che forniscono consulenza scientifica ai responsabili politici dell'UE. Il rapporto mostra come le agenzie membri dell'UE-ANSA stanno affrontando gli effetti socioeconomici dello sviluppo sostenibile. Si basa su due sondaggi condotti tra le Agenzie associate. Dai risultati dell'indagine emerge che tra gli ambiti maggiormente indagati figurano l'economia, l'occupazione, le competenze e la formazione, le disuguaglianze di genere, la salute e sicurezza, gli aspetti sociali, il ruolo della regolamentazione e il dialogo sociale. La ricerca delle Agenzie affronta anche varie dimensioni coperte dal Green Deal europeo. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • COVID-19 e benessere: la vita nella pandemia 
L'OECD ha pubblicato il report "COVID-19 e benessere: la vita nella pandemia" che esplora le implicazioni immediate della pandemia per la vita e i mezzi di sussistenza delle persone nei paesi OCSE. Il rapporto traccia il corso del benessere - dal lavoro e dai redditi fino alle connessioni sociali, alla salute, all'equilibrio tra lavoro e vita privata, alla sicurezza e altro - utilizzando i dati raccolti durante i primi 12-15 mesi della pandemia. Fa anche il punto su ciò che è accaduto al capitale umano, economico, sociale e naturale che, al di là dei loro effetti sulla vita delle persone di oggi, modellano le condizioni di vita degli anni a venire. Mostra come il COVID-19 abbia avuto conseguenze di vasta portata sul modo in cui viviamo, lavoriamo e ci connettiamo gli uni con gli altri e come le esperienze della pandemia siano ampiamente variate, a seconda se e dove le persone lavorano, il loro genere, età, razza ed etnia, livelli di istruzione e reddito. Il rapporto esamina anche il ruolo che le prove di benessere possono svolgere nel sostenere gli sforzi di recupero dalla pandemia dei governi. Sostiene che una lente di benessere può spingere i responsabili politici a rifocalizzarsi sui risultati che contano di più per le persone, a ridisegnare il contenuto delle politiche da una prospettiva più multidimensionale, a riallineare la pratica politica e a ricollegare le persone con il pubblico istituzioni che li servono. Per il rapporto completo cliccare qui.

  • Improving the understanding of poverty and social exclusion in Europe — 2021 edition 
Eurostat ha pubblicato il report "Improving the understanding of poverty and social exclusion in Europe — 2021 edition". Utilizzando i dati delle "Statistiche dell'Unione europea sul reddito e le condizioni di vita" (EU-SILC), questa pubblicazione mira a migliorare la comprensione delle sfide sostanziali che l'"Europa sociale" deve affrontare e a contribuire allo sviluppo di metodi che forniscano nuove intuizioni sulle determinanti e sulle dinamiche del reddito e delle condizioni di vita. Attraverso analisi approfondite, migliora la conoscenza di un'ampia gamma di argomenti: disuguaglianze, ruolo dei trasferimenti sociali, rischio di mortalità per povertà ed esclusione sociale, variazione intrafamiliare nella povertà, differenze tra paesi nelle condizioni abitative, cure mediche non soddisfatte bisogno, deprivazione infantile, condizioni di vita dei migranti, nonché le dinamiche della povertà e privazione monetaria del lavoro e della povertà multidimensionale. Il libro propone anche solidi indicatori rilevanti per le politiche in questi campi, inclusi indicatori longitudinali. Per la pubblicazione completa cliccare sul link. 

  • The impact of COVID-19 on student equity and inclusion: Supporting vulnerable students during school closures and school re-openings

L'OECD ha pubblicato il report "The impact of COVID-19 on student equity and inclusion: Supporting vulnerable students during school closures and school re-openings". Le chiusure scolastiche legate alla pandemia da COVID-19 portano ad un maggiore rischio di vulnerabilità per gli studenti che hanno minore possibilità di accesso alla digitalizzazione e ai server necessari per ricevere l'istruzione a distanza. Questo porta ad un aumento del divario fra studenti che sperimentano ulteriori barriere oltre quelle pandemiche e studenti che invece non lo fanno. Le chiusure possono anche avere effetti considerevoli sul senso di appartenenza degli studenti alle scuole e sui loro sentimenti di autostima: questi sono fondamentali per l'inclusione nell'istruzione. Il documento pubblicato dall'OECD descrive le iniziative dei paesi membri dell'OCSE per affrontare le diverse esigenze degli studenti vulnerabili durante la pandemia di COVID-19. Oltre alla chiusura delle scuole, esamina anche la questione della riapertura delle scuole presentando le attuali misure dei paesi e fornendo indicazioni politiche volte a garantire che la pandemia non ostacoli ulteriormente l'inclusione degli studenti vulnerabili nei sistemi educativi. Per il documento completo cliccare qui.


  • Climate action in the post-COVID world

La Commissione Europea ha pubblicato il report "Climate action in the post-COVID world". Il recente rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change non avrebbe potuto essere più chiaro sull'urgente necessità di agire sulla crisi climatica se vogliamo salvare il pianeta e noi stessi. Sebbene la pandemia di COVID-19 sia stata un duro promemoria del fatto che il nostro benessere dipende dalla salute del pianeta, le strategie di recupero offrono un'opportunità irripetibile per un autentico cambiamento di paradigma verso una società che rispetti i confini planetari. Il report della Commissione Europea fornisce indicazioni che arrivano dalla comunità scientifica per i responsabili politici, sullo sfondo della decisiva Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), per aiutarli a plasmare un futuro più verde, equo e prospero per tutti. Per il report completo cliccare sul link.


  • Impact of COVID-19 on young people in the EU
Eurofound ha pubblicato il report "Impact of COVID-19 on young people in the EU". Dopo una lunga ripresa dalla crisi economica (2007-2013), i giovani nell'UE si sono rivelati più vulnerabili agli effetti delle restrizioni messe in atto per rallentare la diffusione della pandemia di COVID-19. I giovani avevano maggiori probabilità rispetto ai gruppi più anziani di perdere il lavoro, insicurezza finanziaria e problemi di salute mentale. Hanno riportato una riduzione della soddisfazione per la vita e del benessere mentale associati ai requisiti di soggiorno a casa e alla chiusura delle scuole. Mentre i governi hanno risposto rapidamente alla pandemia, la maggior parte degli sforzi per mitigare gli effetti delle restrizioni sono state misure temporanee volte a prevenire la perdita del lavoro e mantenere i giovani nell'istruzione. Questo rapporto esplora gli effetti della pandemia sui giovani, in particolare in termini di occupazione, benessere e fiducia nelle istituzioni, e valuta le varie misure politiche introdotte per alleviare questi effetti. Per il rapporto completo cliccare qui.

  • Living conditions in Europe - poverty and social exclusion

Eurostat ha pubblicato il report "Living conditions in Europe - poverty and social exclusion" che fornisce una fotografia delle condizoni di vita in Europa con dei focus sulla povertà e sull'esclusione sociale. Nel 2020, 96,5 milioni di persone nell'UE erano a rischio povertà o esclusione sociale, ovvero il 21,9 % della popolazione dell'UE. Il rischio di povertà o esclusione sociale nell'UE è stato, nel 2020, più elevato per le donne che per gli uomini (22,9 % rispetto al 20,9 %). Nel 2020 più di due quinti (42,1 %) della popolazione dell'UE che viveva in famiglie di adulti single con figli a carico era a rischio di povertà o esclusione sociale. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • EU Youth Strategy (2019-2021)

La Commissione Europea ha pubblicato un report che valuta i primi tre anni di attuazione della strategia dell'UE per la gioventù. Il report mostra come la pandemia di COVID-19 abbia pesantemente colpito i giovani. In risposta, l'UE ha notevolmente rafforzato le sue misure di sostegno e incoraggiamento dedicate ai giovani generazioni. Le iniziative politiche in corso come lo Spazio europeo dell'istruzione, il Piano d'azione digitale europeo aggiornato, l'Agenda europea per le competenze e il pacchetto di sostegno all'occupazione giovanile sono tutte dedicate ad aumentare le opportunità per i giovani e ad assicurare la loro realizzazione personale, sociale e professionale. La Commissione sta inoltre intensificando i propri sforzi per coinvolgere i giovani nelle principali iniziative europee. Per il report completo cliccare qui.


  • Young people’s concerns during COVID-19: Results from risks that matter 2020
L'OECD ha pubblicato il brief "Young people's concerns during COVID-19: Results from risks that matter 2020", che fornisce informazioni transnazionali sulle preoccupazioni dei giovani, le vulnerabilità percepite e le preferenze politiche. I risultati dell'indagine OCSE Risks That Matter 2020 rivelano che due su tre di età compresa tra i 18 e i 29 anni sono preoccupati per le finanze del proprio nucleo familiare e per il benessere sociale ed economico generale, e una quota uguale pensa che il governo dovrebbe fare di più per sostenerli. Tuttavia, solo un giovane su quattro è disposto a pagare tasse aggiuntive per finanziare una migliore offerta di lavoro o sostegno al reddito. Per il documento completo cliccare qui. 


  • “Un anno infernale: usciamone insieme”: Bilancio di Missione "Con i Bambini"
Fondazione con il Sud e Con i Bambini Impresa Sociale hanno pubblicato il bilancio di missione 2020 “Un anno infernale: usciamone insieme”. Il bilancio non ripercorre solo le attività istituzionali che l'ente porta avanti, ma mostra uno sguardo attento a un anno davvero particolare, che ha posto delle sfide dalle quali è auspicabile trarre insegnamenti.  Già prima del covid un terzo dei minori in Italia si trovava in povertà, assoluta e relativa. Un dato che si è aggravato con la pandemia, andando ad aumentare diseguaglianze educative e, soprattutto in determinati territori e contesti sociali caratterizzati da più fragilità, si acuiscono i precedenti e strutturati divari. Il bilancio affronta diverse tematiche che riguardano i giovani e i bambini a rischi, per consultarlo cliccare sul link.

  • I media dopo la pandemia

Il Censis ha pubblicato il "17 rapporto sulla comunicazione". La pandemia ha costituito uno straordinario, imprevisto, potentissimo fattore di accelerazione del paradigma bio mediatico, prefigurando l'alba di una nuova transizione digitale, che adesso coinvolge anche coloro che finora ne erano rimasti ai margini. Oltre all'informazione e all'intrattenimento, i dispositivi digitali hanno garantito la continuità di molte attività, pubbliche e private: dalle relazioni affettive e sociali al commercio elettronico, dallo smart working alla didattica a distanza. Per l'intero rapporto con i relativi risultati cliccare qui.

 

  • Statistiche sui giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione
L'Ufficio statistico dell'Unione europea ha pubblicato il report dal titolo: "Giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione". Getta luce sui giovani di età compresa tra i 20 e i 34 anni che iniziano gradualmente a lasciare la scuola, intraprendono la loro transizione nel mercato del lavoro. Fornisce informazioni sul passaggio dall'istruzione al mondo del lavoro e si concentra sul numero di giovani adulti che si ritrovano disimpegnati dall'istruzione e dal mercato del lavoro. Per consultare il report completo cliccare qui.

 

  • Servizi educativi per l'infanzia, ripresa e sviluppi dopo la pandemia

Istat ha pubblicato il report dal titolo "Servizi educativi per l'infanzia, ripresa e sviluppi dopo la pandemia". Nel corso del 2020, con le chiusure temporanee dei servizi dovute alla pandemia sono diminuiti i beneficiari del "bonus Nido" (272 mila, 289 mila nel 2019) e il numero di mensilità erogate (spesa complessiva pari a 197 milioni di euro, 44 milioni in meno dell'anno precedente), contro un aumento dell'importo medio per mensilità grazie all'aumento fino a 3 mila euro del contributo erogabile annuo.
L'Indagine campionaria realizzata con l'Università Ca' Foscari nei mesi di aprile-maggio 2021 su 1.418 servizi (1.036 asili nido e 382 sezioni primavera), sia pubblici che privati, rileva che a fronte di un aumento sia dei costi di gestione (93,2% dei casi) sia dei costi straordinari (95%), poco più del 50% delle strutture ha ricevuto contributi straordinari mentre circa il 59% ha attivato ammortizzatori sociali come la Cassa Integrazione o il FIS (Fondo d'Integrazione Salariale). Per il report completo consulta il nostro archivio cliccando qui.

 

  • Un Green Deal europeo

La Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione che illustra un Green Deal per l'Unione europea (UE) e i suoi cittadini. Essa riformula su nuove basi l'impegno della Commissione ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente, ovvero il compito che definisce la nostra generazione. Ogni anno che passa l'atmosfera si riscalda e il clima cambia. Degli otto milioni di specie presenti sul pianeta un milione è a rischio di estinzione. Assistiamo all'inquinamento e alla distruzione di foreste e oceani . Per consultare il report completo cliccare qui.


  • La Classifica Censis delle Università italiane (edizione 2021/2022)

Il Censis ha pubblicato la Classifica delle Università italiane, giunta alla sua ventunesima edizione: uno strumento per fornire orientamenti alle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. Sale di sei posizioni l'Università di Salerno, che passa dall'ottavo al secondo posto (91,8), incrementando di 17 punti l'indicatore relativo alle borse e altri servizi in favore degli studenti, di 5 quello dell'occupabilità, di 4 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 2 quello dell'internazionalizzazione (stabile resta il valore dell'indicatore delle strutture e si riduce di un'unità quello dei servizi). Per consultare il report completo cliccare qui.


  • Being young in Europe today

"Being young in Europe today" è una pubblicazione online di Eurostat che presenta statistiche recenti sulla situazione dei bambini e dei giovani nell'Unione europea. Il report è diviso in sette capitoli che coprono popolazione, famiglia e società, salute, istruzione, accesso e partecipazione al mercato del lavoro, condizioni di vita e mondo digitale. Le informazioni presentate in questa pubblicazione riguardano bambini e giovani e generalmente presentano dati per tutti coloro che hanno meno di 30 anni. Ogni capitolo di Essere giovani in Europa oggi contiene dati e informazioni di base relative a un'ampia gamma di statistiche dell'UE. Maggiori informazioni sulle statistiche relative ai giovani sono disponibili sul sito web di Eurostat, mentre esiste una raccolta di dati specifici sui giovani che fa parte della banca dati online di Eurostat. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • RAPPORTO ANNUALE 2021 - LA SITUAZIONE DEL PAESE

Istat ha pubblicato la ventinovesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese. Il rapporto esamina lo scenario venutosi a creare con l'irrompere dell'emergenza sanitaria e verifica gli effetti sulla società e sull'economia dell'Italia. Le infografiche offrono una rappresentazione sintetica dei fenomeni analizzati nei 5 capitoli del Rapporto annuale 2021: La crisi e il recupero: la congiuntura economica e sociale; Lo shock da pandemia: impatto demografico e conseguenze sanitarie; Il capitale umano: divari e diseguaglianze; Il sistema delle imprese: tra crisi e ripresa; Investimenti e ambiente: il quadro all'avvio del PNRR. A metà del 2021, le conseguenze dell'emergenza sanitaria caratterizzano ancora il quadro economico e sociale. La recessione globale è stata violenta e di breve durata, con un rimbalzo favorito dalle misure di sostegno e una ripresa dell'attività economica in tutte le principali economie. Il Pil italiano, dopo la caduta dell'anno passato (-8,9%) dovuta essenzialmente al crollo della domanda interna, è previsto in rialzo del 4,7% nel 2021. Nel primo trimestre 2021 si registrano forti miglioramenti nella manifattura, nelle costruzioni e in alcuni comparti del terziario e anche le prospettive di brevissimo periodo sono decisamente positive (in base ai risultati dell'indagine sui climi di fiducia di imprese e consumatori). Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • IV Rapporto sull’impresa sociale
Pubblicato il IV Rapporto di Iris Network sullo stato dell'arte e l'evoluzione dell'impresa sociale in Italia, attraverso analisi quantitative e qualitative del fenomeno e approfondimenti su questioni di particolare rilievo. Questa edizione esamina le dimensioni e le caratteristiche del settore, il contributo alla crescita economica/occupazionale, al benessere dei destinatari dei servizi e alle politiche sociali, e la reazione alla pandemia da Covid-19. Secondo i dati presentati da Iris network, le oltre 22 mila istituzioni hanno risposto bene alla crisi continuando a creare occupazione. La ricerca si riferisce alle imprese "di fatto", al di là della definizione giuridica. Nel rapporto le informazioni su fatturato, distribuzione e settori di intervento. L'impresa sociale in Italia cresce e resiste rispondendo alle nuove esigenze dettate dalla pandemia. I numeri parlano chiaro: sono più di 22mila le imprese sociali di fatto che danno occupazione a quasi 650mila dipendenti, pari rispettivamente al 6,3% delle istituzioni e al 71,0% dei dipendenti del settore non profit. Di queste, oltre la metà (57,5%) sono cooperative sociali, precisamente 12.956, seguite dalle associazioni (15,4%). Per consultare il rapporto completo cliccare qui.

  • Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020/21

Il progetto "Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020/21" realizzato dal Censis (sponsor Eni, sponsor tecnico Agi) ha l'obiettivo di "fare un esame di coscienza", analizzando le difficoltà che l'Italia si porta dietro dal passato, i nervi scoperti che hanno comportato l'impreparazione ad affrontare in maniera ottimale l'emergenza legata all'epidemia del Covid-19, per poter guardare in modo costruttivo al futuro. È stato pubblicato il numero del Diario della transizione che si concentra sul lavoro e sulle contraddizioni già esistenti che la pandemia ha accentuato. I dati definitivi sul 2020 e il confronto con l'anno precedente indicano una riduzione dell'occupazione pari a 456mila unità, il 2,0% in meno rispetto al 2019. Per le donne la dinamica della condizione professionale è appena di poco più contenuta: le forze di lavoro si riducono del 3,5% e le occupate del 2,5%, mentre le fila dell'inattività si ingrossano di 368mila persone, portando lo stock di chi resta fuori dal mercato del lavoro a superare la soglia dei 16 milioni. Per consultare la pubblicazione cliccare qui.


  • XXIII Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Laureati

Almalaurea ha pubblicato il report "XXIII Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Laureati".  La XXIII Indagine ha coinvolto complessivamente 655 mila laureati di 76 Atenei. Oltre a 287 mila laureati del 2019 - sia di primo che di secondo livello - a un anno dal termine degli studi universitari, sono stati contattati tutti i laureati di secondo livello del 2017 (117 mila) a tre anni dal conseguimento del titolo e i laureati di secondo livello del 2015 (110 mila) a cinque anni. Infine due ulteriori indagini, consolidate oramai da anni, hanno riguardato i laureati di primo livello del 2017 e del 2015 che non hanno proseguito la formazione universitaria (74 mila e 67 mila), contattati rispettivamente a tre e cinque anni dalla laurea. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • L'orientamento di base e la profilazione qualitativa.

L'ANPAL ha pubblicato il rapporto "L'orientamento di base e la profilazione qualitativa", che illustra gli esiti dell'attività di analisi condotta dall'ufficio di statistica e supporto metodologico di Anpal in relazione all'utilizzo del Servizio di profilazione qualitativa di MyANPAL sul territorio nazionale. Il servizio nasce con l'obiettivo di dotare i centri per l'impiego di uno strumento in grado di raccogliere in modo sistematico e armonizzato informazioni sui propri utenti, utili ad individuare il percorso più idoneo di inserimento o reinserimento lavorativo.  Dopo una panoramica sul tema del profiling applicato al contesto delle politiche del lavoro a livello internazionale, nazionale e regionale, il rapporto presenta l'analisi dei dati raccolti nel periodo ottobre 2019-settembre 2020, relativi a più di 16.000 colloqui di orientamento realizzati dagli operatori dei Cpi. Ciò ha permesso di restituire una fotografia dei profili dei disoccupati che si rivolgono ai centri per l'impiego e di rilevare preziose informazioni circa le caratteristiche, le aspettative, le risorse messe in campo e le difficoltà incontrate da chi è in cerca di lavoro. Il rapporto si conclude con una riflessione sul tema dell'integrazione tra profilazione quantitativa e qualitativa, per comprendere quanto i risultati di queste due tipologie di profilazione siano complementari e quali siano gli elementi che qualificano maggiormente la profilazione qualitativa. Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Piccoli schiavi invisibili. L’impatto del COVID-19 sulla tratta e lo sfruttamento: dalle strade all’online.
Tratta e sfruttamento minorile sono i fenomeni analizzati in "Piccoli Schiavi Invisibili", il Rapporto - giunto quest'anno alla sua decima edizione - pubblicato da Save the Children alla vigilia della Giornata Internazionale Contro La Tratta di Esseri Umani. Secondo le stime, nel mondo sarebbero oltre 40 milioni le vittime di tratta o sfruttamento, costrette in schiavitù, e ben 1 su 4, 10 milioni, avrebbe meno di 18 anni. Una realtà perlopiù sommersa che, rispetto a un così grande numero di minori coinvolti, trova conferma nei pochi dati disponibili sui casi segnalati nel 2019 da 164 paesi del mondo, più di 108.000, il 23% dei quali relativi a minorenni e, in 1 caso su 20, addirittura a bambini con meno di 8 anni. Si tratta di bambini e adolescenti spesso privati anche del diritto all'educazione visto che il 10% non ha mai frequentato la scuola e circa un quarto non è andato oltre la scuola media. In Europa, i dati della Commissione sono fermi ai circa 20.000 casi della rilevazione del 2015-2016, che confermano la proporzione di un quarto per i minori e segnala la prevalenza di vittime di sesso femminile (68%). Per il rapporto completo clicca qui.


  • L'economia sociale in Italia. Dimensioni, caratteristiche e settori chiave

L'Istat ha pubblicato il rapporto "L'economia sociale in Italia. Dimensioni, caratteristiche e settori chiave" realizzato dall'European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (Euricse) in collaborazione con l'Istituto nazionale di statistica. Il Rapporto, nato nell'ambito di una convenzione di ricerca tra Istat ed Euricse, analizza il comparto delle imprese sociali formato da associazioni, cooperative, mutue, fondazioni e altre istituzioni non profit, offrendo un quadro generale sulla struttura e il peso dell'economia sociale, sul profilo dei lavoratori e sull'occupazione. Lo studio presenta inoltre focus settoriali su sanità e assistenza sociale, istruzione e formazione, cultura, sport e ricreazione. Per il rapporto completo clicca qui.


  • Rainbow Europe Map

In occasione della Giornata Internazionale contro Omofobia, Bifobia e Transfobia, ILGA-Europe ha pubblicato il proprio report annuale, la Rainbow Europe Map, che classifica la situazione giuridica e politica delle persone LGBTI in 49 paesi d'Europa. Gli ultimi 12 mesi hanno segnato un anno senza precedenti nei 12 anni di storia della Mappa, con quasi nessun cambiamento legislativo positivo per le persone LGBTI d'Europa. Diversi i punti che vengono presi in esame, suddivisi in sei ambiti: "Equality & non-discrimination", "Family", "Hate crime & hate speech", "Legal gender recognition & bodily integrity", "Civil society space" e "Asylum". Tra i Paesi più inclusivi d'Europa ci sono Malta al primo posto, con uno strepitoso 94%, seguita da Belgio (74%), Lussemburgo (72%), Portogallo (68%) e Norvegia (67%). A chiudere la classifica il Principato di Monaco (11%), Russia (10%), Armenia (8%), Turchia (4%) e Azerbaijan (2%). L'Italia si trova tra la Lituania e la Moldavia. Spicca lo 0% italiano alla voce "Hate crime & hate speech". Per il report completo clicca sul link.


  •  Disinformazione e fake news durante la pandemia : il ruolo delle agenzie di comunicazione 

Il rapporto ITAL COMMUNICATIONS - CENSIS presentato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma ha come obiettivo della ricerca: evidenziare il ruolo svolto in Italia dai professionisti delle agenzie di comunicazione nel garantire qualità e veridicità alle notizie e mantenere, così, un sistema dell'informazione libero e pluralista. In Italia sono attive 4389 agenzie di comunicazione, dove lavorano 8311 professionisti. Si tratta di realtà aziendali in crescita negli ultimi anni (+12,5% dal 2015 al 2020) e aumentate anche nell'anno  dell'epidemia sanitaria (+1,2%); si è parlato infatti di "infodemia comunicativa". Da tale rapporto emerge che per il 49,7% degli italiani la comunicazione sul Covid-19 è stata confusa, per il 39,5% ansiogena (un dato che sale al 50,7% tra i più giovani), per il 34,7% eccessiva e solo per il 13,9% della popolazione equilibrata. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • Associazionismo e Attuazione. I comuni alla prova della realizzazione della Strategia per le Aree Interne. 

Formez PA ha pubblicato "Associazionismo e Attuazione. I comuni alla prova della realizzazione della Strategia per le Aree Interne.", il report promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, di cui Formez PA è attuatore, in cui vengono approfondite le modalità con cui è stata affrontata dalle amministrazioni comunali delle aree interne la sfida della realizzazione della loro strategia, oltre all'attuazione dei tanti progetti di sviluppo individuati e pianificati. Quel che emerge in primo luogo da questa indagine è il fatto che l'azione dei Comuni, in termini di capacità amministrativa e di governo della strategia attraverso soluzioni associative, ha dato luogo ad una forte correlazione tra queste ultime e l'efficacia dell'azione strategica. Appare evidente inoltre che, ad una capacità di "elaborazione strategica", occorre associare una capacità di "realizzazione strategica". Per la pubblicazione clicca sul link. 


  • La perdita della speranza: i NEET, tra incuria istituzionale e pandemia

E' disponibile il nuovo paper di Laboratorio Futuro dell'Istituto Toniolo a cura della rete #UnoNonBasta. La problematica dei NEET in Italia assume proporzioni rilevanti e ha connotazioni preoccupanti sia dal punto di vista macroeconomico sia dal punto di vista di economie territoriali. Nella fascia 15-29 anni nel 2020 i NEET sono pari al 23,3% in Italia contro una media Eu-27 del 13,7%. Il valore rimane elevato fin oltre i 30 anni e la distanza con l'Europa è aumentata nel tempo. Affrontare realmente il problema richiede interventi più decisi rispetto a quelli che sono stati intrapresi in passato. L'urgenza del tema è data dalla particolarità dei fenomeni della disoccupazione e dell'inattività: se i disoccupati e gli inattivi non vengono indirizzati entro tempi rapidi, per il giovane diventerà sempre più complicato trovare lavoro. Come emerge dal rapporto curato dalla rete #UnoNonBasta per Laboratorio Futuro dell'Istituto Toniolo non solo siamo rimasti sui valori peggiori in Europa, ma nessun processo di convergenza si è osservato dopo la Grande recessione del 2008-13. Ci siamo anzi allontanati dalla media europea e ora i giovani italiani rischiano di subire in modo più accentuato l'impatto della pandemia. Per consultare il rapporto completo clicca qui.


  • Statistiche su asilo e immigrazione

Il Paramento Europeo  ha pubblicaot le statistiche su asilo e immigrazione nell'UE. Le limitazioni della circolazione dovute alla pandemia hanno diminuito i flussi migratori, sia illegali che legali. La chiusura dei confini, ha limitato le tratte d'immigrazione e ridotto l'accoglienza di rifugiati. Nei primi dieci mesi del 2020 ci sono state 390.000 richieste di asilo in Europa, 33% in meno rispetto allo stesso periodo nel 2019. La situazione è diversa per Spagna e Romania, a causa di un aumento di richieste da paesi del Sud America, tra i quali la Colombia con il 102% in più di richieste rispetto alla media dei due anni precedenti, e il Perù con il 76% in più. Per quanto riguarda i flussi illegali, nel 2020 1.754 persone sono morte o scomparse, a differenza del 2019 (2.095 persone). Gli sbarchi irregolari attraverso la rotta del Mediterraneo centrale verso l'Italia e Malta sono aumentati del 154% tra gennaio e novembre del 2020 rispetto al 2019. La posizione dei cittadini europei in merito a tale questione  viene rilevata da un sondaggio Parlemeter del 2020, in cui si rileva un calo nell'importanza data alle questioni di immigrazione da parte dei cittadini europei. Secondo il 47% dei partecipanti al sondaggio, la questione migratoria è il principale punto di disaccordo fra l'UE e i governi nazionali. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • Divario retributivo di genere: le donne guadagnano meno degli uomini nell'UE?

Il Parlamento Europeo ha pubblicato un Report sul "Divario retributivo di genere: le donne guadagnano meno degli uomini nell'UE?". Dal report emerge come le donne lavoratrici nell'UE guadagnano in media il 14% in meno all'ora rispetto agli uomini. Le discrepanze più alte sono state registrate in: Estonia (21,7%) e Lettonia (21,2%), invece, il divario risulta essere più ridotto in : Romania (3,3%) e Lussemburgo (1,3%). Il rapporto spiega come circa il 30% del divario retributivo totale di genere può essere spiegato con una sovra-rappresentanza di donne in settori relativamente a basso salario. Il Parlamento Europeo si propone di risolvere tale problematica intervenendo sulla strategia dell'UE per la parità di genere, con la quale si richiede alla Commissione di redigere un nuovo ambizioso piano d'azione per far fronte al divario retributivo di genere, inoltre, raccomanda di rendere più agevole l'accesso per le donne e le ragazze in aree di studio e lavoro a predominanza maschile, di favorire la flessibilità dell'orario di lavoro e di migliorare i salari e le condizioni lavorative. Per consultare il rapporto completo clicca qui

 

  • Discorsi d'odio online sessisti e anti-LGBTIQ* nel contesto dei bambini e dei giovani

Il portale Giovani e media - Portale informativo per la promozione delle competenze mediali, ha pubblicato il rapporto "Discorsi d'odio online sessisti e anti-LGBTIQ* nel contesto dei bambini e dei giovani". Nel contesto del suo tema centrale "Odio in rete", Giovani e media ha commissionato a Lea Stahel e Nina Jakoby dell'Istituto di Sociologia dell'Università di Zurigo il rapporto di ricerca che fornisce una panoramica sul fenomeno dei discorsi d'odio sessisti e ostili contro le persone LGBTIQ* in Internet. Il rapporto afferma che i bambini e i giovani sono particolarmente esposti al sessismo e all'ostilità LGBTIQ* su Internet, poiché da un lato utilizzano i media digitali in modo molto attivo e dall'altro spesso non hanno le competenze mediali necessarie per poter valutare i rischi. Conseguenze negative possono verificarsi sia sul piano del benessere psicologico sia a livello sociale. Le autrici formulano delle raccomandazioni in termini di sensibilizzazione, prevenzione e intervento sulla base delle offerte esistenti in Svizzera e all'estero e tenendo conto delle sfide specifiche che si presentano alle organizzazioni attive in questo settore. Per il rapporto completo clicca qui.

 

  • REPORT SUGLI INCUBATORI/ACCELERATORI ITALIANI - RICERCA 2020

Il team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) con base al Politecnico di Torino e grazie al supporto di InnovUp, PNICube, Lifegate, Coopfond, Iren, Studio legale Cafiero Pezzali & Associati, TimeFlow, Experientia, Instilla e Social Innovation Teams (SIT) ha pubblicato il "Report sugli incubatori/acceleratori europei - Ricerca 2020". Il rapporto sugli incubatori e acceleratori europei (dati da Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito)analizza le differenze tra gli incubatori dei paesi coinvolti nella ricerca (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito). Inoltre osserva come il sistema degli incubatori europei si sta evolvendo in termini di modelli di busines, analizzando anche le differenze fra gli incubatori / acceleratori che supportano le organizzazioni con un impatto sociale significativo e quelli che non lo fanno. Per consultare il report completo clicca qui.

  • Rapporto annuale sul mercato del lavoro

L'Istat ha pubblicato il Rapporto annuale sul mercato del lavoro, frutto della collaborazione tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal. Nel 2020, la pandemia dovuta al Covid-19 ha condizionato in maniera cruciale gli sviluppi dell'economia e della società, in Italia come nel mondo intero. Gli approfondimenti contenuti nel Rapporto descrivono gli effetti del Covid-19 sulla domanda e sull'offerta di lavoro, il ruolo degli ammortizzatori sociali introdotti, e le ricadute sulla qualità del lavoro. Data la natura dei provvedimenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori, gli effetti della crisi si sono manifestati più sulle ore lavorate che sull'occupazione; ciononostante il numero di persone rimaste senza lavoro è considerevole, soprattutto a seguito delle cessazioni dei contratti a termine non rinnovati e del venir meno di nuove assunzioni in un generalizzato clima di "sospensione" delle attività, inclusa quella della ricerca di lavoro. Il calo dell'attività e dell'occupazione si è concentrato nei servizi e, complessivamente, ha avuto effetti ridotti nella manifattura. In questo difficile contesto, il Rapporto fornisce elementi di riflessione, basati sull'evidenza empirica e sul rigore analitico, che sono utili a favorire lo sviluppo del dibattito pubblico sul tema del lavoro e che possono contribuire all'orientamento delle politiche. Per consultare il rapporto completo cliccare sul link.

  • CITTÀMEZ 2020

Legambiente, in collaborazione con Motus-E, presenta cittàMEZ 2020,  il dossier sulla transizione verso la Mobilità a Emissioni Zero. Dati e classifica di 104 città per mobilità, emissioni zero e accessibilità. Obiettivo 100% trasporto urbano a zero emissioni dal 2030. In cinque grandi città italiane - Milano, Napoli, Venezia, Bologna, Torino e Firenze - più di un terzo degli spostamenti - tra il 34 e il 58% - si compie a piedi, in bici, in tram o bus elettrico, in treno, in metropolitana o con mezzi elettrici, dal monopattino all'auto, privati o in condivisione. Una pattuglia di città di medie dimensioni - Ferrara, Bolzano, Padova, Trento, Bergamo, Ravenna, Pesaro e Brescia - dimostra, poi, con numeri interessanti, come sia possibile la transizione verso un futuro senza inquinamento e traffico automobilistico. Questa è la buona notizia che ci offre Città MEZ, il rapporto di Legambiente costruito in collaborazione con Motus-E sulla mobilità a emissioni zero, che ha fotografato prima del lockdown i cambiamenti in corso nei nostri capoluoghi di provincia, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • Rapporto Bes 2020: il benessere equo e sostenibile in Italia

L'Istat ha pubblicato il Rapporto Bes 2020, che offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l'analisi di un ampio set di indicatori suddivisi in 12 domini. Nel 2020 migliora leggermente la soddisfazione dei cittadini. Il 44,5% della popolazione esprime infatti un voto tra 8 e 10 sulla soddisfazione della propria vita, in leggero aumento rispetto all'anno precedente (43,2%). Si mantengono le differenze territoriali, con una maggiore percentuale di soddisfatti al Nord (48,4%), quasi quattro punti percentuali in più della media nazionale, e livelli più bassi al Centro e nel Mezzogiorno (43% e 40%). Nel nostro Paese la soddisfazione per la vita rimane diseguale non solo tra territori ma anche per titolo di studio conseguito, età e, sia pure in misura minore, tra uomini e donne. Diminuisce l'aspettativa di vita degli italiani: nel 2010 l'aspettativa di vita alla nascita era di 81,7 anni, nel 2019 di 83,2 e nel 2020 il dato è sceso a 82,3. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • L'impatto della pandemia COVID-19 sulle donne

Il Parlamento Europeo ha pubblicato un'infografica che raccoglie i dati dell'effetto della pandemia sulla disparità di genere. A un anno dalla diffusione dell'epidemia di coronavirus, si teme che la ricaduta sociale ed economica possa innescare impatti a lungo termine sull'uguaglianza di genere. Una minaccia non solo ai progressi fatti finora, ma anche un concreto pericolo per altre 47 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo di ricadere sotto la soglia di povertà. Circa l'84% delle donne lavoratrici tra i 15 e i 64 anni sono impiegate nei servizi, compresi quelli più colpiti dalla crisi COVID-19 e che stanno affrontando perdite di posti di lavoro. La quarantena ha anche avuto un impatto sugli impieghi "al femminile" dell'economia, come quelli legati all'asilo nido, il lavoro di segreteria e quello domestico.Oltre il 30% delle donne nell'UE lavora part-time ed è impiegata in larga parte nell'economia informale, caratterizzata da minori diritti sul lavoro e protezione sanitaria e dall'assenza di altri benefici fondamentali. Le donne sono anche molto più propense a prendere del tempo libero per prendersi cura di figli e parenti e, con i lockdown, hanno spesso dovuto combinare il telelavoro e la cura dei bambini.  Per consultare l'infografica completa clicca qui.

 

  • THe role of digital labour platforms in transforming the world of work 

L' ILO (International Labour Organization)  ha presentato il rapporto The role of digital labour platforms in transforming the world of work.  Il rapporto offre un quadro completo sull'esperienza di lavoratori e imprese su piattaforme online web-based e location-based, attingendo a sondaggi e interviste con circa 12.000 lavoratori e rappresentanti di 85 aziende in tutto il mondo, in molteplici settori. Fornisce inoltre approfondimenti sulle piattaforme del lavoro digitale come modello di business, esamina le risposte normative in tutto il mondo e presenta una via da perseguire, per far sì che lo smartworking garantisca delle modalità di lavoro dignitose e rispettose dei diritti dei lavoratori. Per il rapporto completo clicca qui.

 

  • Migrant integration statistics - 2020 edition

Eurostat ha pubblicato il rapporto "Migrant integration statistics - 2020 edition", che analizza diversi aspetti dell'integrazione dei migranti nell'Unione Europea. L'integrazione dei migranti nella società del paese ospitante è un elemento fondamentale per massimizzare le opportunità della migrazione legale e il contributo che l'immigrazione può apportare allo sviluppo dell'Unione Europea. In questo report l'integrazione viene misurata in termini di occupazione, istruzione, inclusione sociale e cittadinanza attiva nel paese ospitante.  L'analisi si basa sulle statistiche dell'indagine sulla forza lavoro (EU-LFS), sulle statistiche sul reddito e sulle condizioni di vita (EU-SILC) e sulle statistiche sulla migrazione di Eurostat. I dati sono presentati per l'Unione europea e i suoi Stati membri, il Regno Unito e per i paesi EFTA. Per il report completo cliccare qui.


  • Digital 2021 - Italia

WE ARE SOCIAL ha approfondito e interpretato i dati italiani e globali del Report Digital 2021 pubblicato in collaborazione con Hootsuite, mettendo in luce le tendenze italiane dell'uso degli strumenti e delle piattaforme digitali. Nel corso del 2020, c'è stato un forte aumento sul fronte piattaforme social: oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento quasi del 6% che fa raggiungere quota 41 milioni. Gli smartphone sono presenti nelle tasche e nelle mani del 97% degli italiani, mentre 3 persone su 4 utilizzano computer desktop o laptop. Gli italiani sono connessi per oltre 6 ore al giorno a internet, e passano quasi due ore sui social, mentre continuano a essere rilevanti i periodi che passiamo a fruire di contenuti audio e gaming. Lo scenario per quanto riguarda i comportamenti sulle piattaforme social presenta un interessante spunto soprattutto dal lato del coinvolgimento: sono incrementate di 4 punti percentuali, infatti, le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online. Tra le piattaforme più utilizzate rimane forte la leadership degli ecosistemi Facebook e Google: YouTube, WhatsApp e Facebook superano tutti l'80% di adozione, seguiti da Instagram e Messenger. Interessanti però le crescite di TikTok (che raddoppia) e l'ingresso in 'classifica' di Telegram, piattaforma di messaggistica che fa della privacy uno dei suoi USP principali. Per consultare il report completo clicca sul link.


  • Emergenza pandemia: quale impatto su natalità e nuove generazioni?

E' stato pubblicato il primo rapporto di ricerca sulle conseguenze prodotte dalla crisi epidemiologica sulle nascite, sulla realizzazione dei progetti di vita da parte dei giovani e sulla condizione di benessere delle famiglie con bambini e adolescenti, curato dal gruppo di esperti su demografia e Covid-19, istituito dal Dipartimento per le politiche della famiglia, della Presidenza del Consiglio dei ministri e coordinato dal professor Alessandro Rosina, e promosso in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti. L'insieme delle attività svolte dal Gruppo mira al triplice obiettivo di: consentire al dibattito pubblico di avere riferimenti empirici solidi e aggiornati sull'impatto demo-sociale della pandemia; offrire alla comunità scientifica un panorama delle attività di ricerca in corso; fornire indicazioni utili sul versante delle policy. Il quadro restituito evidenzia un forte dinamismo in termini di ricerche e analisi, sia in Italia che all'estero, relative all'impatto della pandemia sulle famiglie, sulle nuove generazioni, sulla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, sulla dimensione materiale e psicologica. Le prime evidenze disponibili mostrano il prevalere di una combinazione di difficoltà e incertezza che tende ad indebolire le scelte di impegno positivo verso il futuro, in particolare quella di avere un figlio. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.

 

  • Education, healthcare and housing: How access changed for children and families in 2020

Eurofound ha pubblicato il report "Education, healthcare and housing: How access changed for children and families in 2020", un documento programmatico che registra i cambiamenti nell'accessibilità all'istruzione, all'assistenza sanitaria e agli alloggi nell'UE27 tra il 2018-2019 e l'estate del 2020, per far sì che questi sviluppi possano essere presi in considerazione nel momento in cui vengono progettate le risposte politiche e le misure di mitigazione. La pandemia COVID-19 ha avuto un impatto drammatico sull'accessibilità dei servizi sanitari, educativi e assistenziali per tutti gli europei. Questo è anche il caso dei bambini, che in diversi paesi hanno visto le loro scuole chiuse e sostituite con l'apprendimento a distanza. La pandemia ha influito negativamente anche sulle opportunità di accesso all'assistenza sanitaria e sulla salute mentale dei nuclei familiari. Molte famiglie hanno anche sperimentato una crescente insicurezza abitativa. Per consultare il report completo clicca qui.

 

  • Dialogo dell’UE con i Giovani – Report VII Ciclo

E' stato pubblicato il report del VII Ciclo del dialogo dell'UE con i Giovani, promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, dall'Agenzia Nazionale Giovani e dal Consiglio Nazionale dei Giovani. Il Dialogo dell'Unione europea con i giovani è un processo di consultazione dei giovani finalizzato a garantire il loro coinvolgimento nei processi decisionali e la loro partecipazione all'elaborazione di politiche e strategie per la gioventù. Il VII Ciclo di Dialogo dell'UE, iniziato a gennaio 2019 e terminato a giugno 2020, suddiviso nei tre semestri di presidenza di Romania, Finlandia e Croazia, si è avvalso dei risultati dei precedenti cicli del Dialogo Strutturato; in particolare, durante il VI Ciclo tutti gli attori coinvolti hanno lavorato insieme alla definizione della Strategia dell'Unione europea per la gioventù, adottata a novembre 2018 dai Ministri della Gioventù del Consiglio dell'UE, e all'elaborazione degli 11 Obiettivi che rispecchiano le opinioni dei giovani europei e la visione di coloro che hanno partecipato attivamente al Dialogo. Anche quest'anno, l'Osservatorio comunicazione partecipazione e culture giovanili dell'Università degli studi di Salerno, in quanto membro del National Working Group, ha collaborato alla realizzazione del Report. In qualità di membri osservatori hanno collaborato alla realizzazione:  Eurodesk Italy, EYCA, Anci Giovane, Osservatorio comunicazione partecipazione e culture giovanili dell'Università degli studi di Salerno, Forum Regionale Giovani Umbria, Forum Giovani Puglia, Forum dei Giovani di Basilicata, Forum Regionale dei Giovani - Campania  Per consultare il report completo clicca qui.


  • Atlante Siproimi 2019: Rapporto annuale Siproimi

Il Siproimi è il sistema afferente alla rete degli enti locali che si occupa dell'accoglienza e dell'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati, nonché dei minorenni non accompagnati. La rete è coordinata da Ministero dell'Interno Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, l'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI). Il rapporto annuale, relativo ai dati sul 2019, mostra come i bambini e i ragazzi stranieri soli accolti nella rete Siproimi nel corso del 2019 sono complessivamente 4.752. Un dato che conferma il costante aumento rispetto agli anni precedenti: +22,6% rispetto al 2018 e +52% sul 2017. Secondo quanto evidenziato nel rapporto, aumentano anche i progetti e i posti dedicati ai minori stranieri non accompagnati: nel corso del 2019 si registrano 4.255 posti (+21,6% rispetto al 2018 e +33,8% sul 2017), distribuiti su 166 progetti. Per quanto riguarda la nazionalità di provenienza dei minori stranieri non accompagnati, in cima alla classifica si trovano il Gambia (649 minorenni, pari al 13,7%) e l'Albania (579 minorenni, 12,2%); seguono il Pakistan (8%), il Senegal (7,8%) e il Mali (6,8%). In riferimento alla distribuzione di genere, prevale la componente maschile: 4.586 ragazzi, pari al 96,5% degli accolti. Altri dati rivelano che i bambini e i ragazzi di età compresa tra zero e 13 anni rappresentano l'8%, i 14-15enni il 4,5%, gli adolescenti di 16-17 anni il 39% e i giovani di 18 o più anni il 55,7%. Per scaricare il rapporto completo clicca qui.

 

  • UI GreenMetricWorld University Rankings 2020

È stata pubblicata la classifica UI GreenMetricWorld University Rankings 2020, la XI edizione dell'indagine di valutazione della Sostenibilità delle Università del mondo. Lo studio GreenMetric è elaborato annualmente dall'Università dell'Indonesia (UI) per misurare l'impegno delle istituzioni accademiche, a livello mondiale, nello sviluppo di soluzioni universitarie "eco-friendly", nella promozione di politiche di rispetto e salvaguardia dell'ambiente e di più ampia attenzione alla sostenibilità delle tre missioni degli atenei. Sono sei gli indicatori presi in esame da GreenMetric in ogni rilevazione annuale: Ambiente e Infrastrutture, Energia e Cambiamenti Climatici, Rifiuti, Acqua, Trasporti, Educazione. L'indagine analizza ciascuna di queste sei dimensioni attraverso specifici item. Il punteggio massimo ottenibile, considerati tutti gli item utilizzati, è di 10.000 punti. UNISA, con i suoi 7.325 punti (500 in più rispetto allo scorso anno), ha raggiunto quest'anno il massimo ottenibile su 15 dei 39 item totali. L'Università di Salerno, nell'indice generale che quest'anno contempla circa 1000 istituzioni accademiche (800 lo scorso anno), si posiziona al 120° posto tra le università del mondo e al 9° posto in Italia. Per consultare la classifica completa clicca qui.

  •   Future we want - Essere adolescenti al tempo del Covid19

Future we want è la campagna UNICEF nata a seguito della prima ondata della pandemia da Covid-19 per ascoltare i giovani sulla loro percezione del periodo di emergenza sanitaria e sulle possibili soluzioni da mettere in campo nel futuro post Covid.  La campagna ha portato al lancio di un Manifesto di 10 punti con le raccomandazioni dei giovani alle Istituzioni e a un report di approfondimento con statistiche aggiornate sulla situazione corrente e messaggi chiave portati avanti nel lavoro con le Istituzioni. Il report è nato per indagare come l'emergenza sanitaria abbia cambiato la percezione che gli adolescenti italiani hanno del loro benessere e l'impatto che il Covid-19 ha avuto nelle loro vite. Per consultare il rapporto completo clicca sul link.


  • 54° Rapporto CENSIS sulla situazione sociale del Paese/2020

Il CENSIS ha pubblicato la 54° edizione del Rapporto Censis sulla situazione sociale del paese/2020. Il rapporto interpreta i più significativi fenomeni socioeconomici del Paese nella fase di eccezionale incertezza che stiamo vivendo. Le considerazioni generali guardano al passato ma anche al fervore che trasporta il paese nel futuro. Nella seconda parte, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel paese durante la situazione pandemica. Nelle ultime due parti del rapporto vengono presentate le analisi per settore: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

In contatto con la ricerca

  • Equity in education: The foundation for a more resilient future
OECD ha pubblicato un rapporto riguardo l'equità nell'istruzione, la quale permette, ai bambini che ne hanno più bisogno, di sostenere cittadini informati e ben istruiti, che sono la base per economie più forti e società più resilienti del futuro. La ricerca sottolinea come i primi cinque anni di vita per i bambini sono sinonimo di grande opportunità: I bambini imparano a un ritmo più veloce che in qualsiasi altro momento della vita, fornendo una base per lo sviluppo delle abilità della vita. È stato sottolineato anche come bambini proveniente da famiglie svantaggiate, i quali potrebbero sperimentare un apprendimento precoce rispetto coloro provenienti da famiglie avvantaggiate, in realtà molti per molti è stato dimostrato che sono possibili risultati equi ed è stato evidenziato quanto le azioni politiche possono contribuire a creare condizioni di parità per tutti i bambini. Per la pubblicazione completa cliccare qui

  • From malaise to rebirth

La Caritas Europa e Don Bosco International, hanno condotto una ricerca sull'impatto delle restrizioni del COVID-19 sull'istruzione e formazione professionale. I risultati della ricerca si basano su 375 sondaggi completati da studenti di età compresa tra i 14 ei 22 anni che si sono affidati ai servizi sociali della Caritas o frequentano i centri di formazione professionale gestiti da Don Bosco in Albania, Finlandia, Grecia, Italia e Portogallo. A causa della mancanza di opportunità combinate di istruzione e formazione durante la pandemia, più della metà dei giovani intervistati si sente impreparata ad entrare nel mondo del lavoro, mentre una quota significativa, oltre il 30% in Italia, ha dichiarato di non essere preparata ad entrare nel mondo del lavoro forza. La pandemia ha colpito in modo particolarmente duro i giovani provenienti da contesti svantaggiati, in quanto avevano difficoltà con l'e-learning e soffrivano il digital divide e per questo coloro che avevano un migliore accesso alla tecnologia e connessioni Internet veloci trovavano più facile continuare ad apprendere. Per la pubblicazione completa cliccare qui.

  • Youth-Led Social Enterprises
OCSE ha pubblicato lo scorso novembre 2022 un'indagine sui giovani e le imprese sociali (YSE), il quale approfondisce il tema della sfida per le imprese sociali guidate dai giovani di avere garanzia di accesso ai finanziamenti. Circa il 76% degli intervistati ha affermato che il finanziamento rappresenta una sfida per tali imprese, definite come attività imprenditoriali private che si sforzano di perseguire obiettivi sociali, ambientali ed economici specifici piuttosto che la massimizzazione del profitto per guadagno personale. Il 68% degli intervistati, invece, ha citato l'accesso ai mercati e alle strutture di supporto istituzionale come ostacoli, con il sostegno allo sviluppo delle imprese e l'assistenza per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie anche sfide importanti. A tal proposito, i responsabili politici stanno riscontrando che sostenere le imprese sociali guidate dai giovani potrebbe aumentare le prospettive di lavoro per i giovani sostenendo al tempo stesso i loro sforzi per ottenere risultati sociali positivi. Per la pubblicazione completa cliccare qui

 

  • World Employment and Social Outlook: Trends 2023
E' stato pubblicato il rapporto "World Employment and Social Outlook: Trends 2023", il report dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) si occupa dell'entità e delle conseguenze della perturbazione del mercato del lavoro causata dalla sovrapposizione di crisi economiche e geopolitiche ed analizza pattern globali, differenze regionali e risultati tra gruppi di lavoratori. Il report presta particolare attenzione all'impatto delle differenti crisi sulla produttività, qualità del lavoro e opportunità lavorative r come questi trend rischino di minare la giustizia sociale nel mondo. Per la pubblicazione completa cliccare qui.
 
  • ''Creare società: Approcci e contesti di youth work e agire creativo''
Il 29 Dicembre 2022 Franco Angeli ha pubblicato il volume ''Creare società: Approcci e contesti di youth work e agire creativo'' a cura di Stefania Leone, Direttore Scientifico dell'Osservatorio Culture Giovanili- Scienze Comunicazione Unisa e Miriam Della Mura, dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Salerno e ricercatrice presso l'Osservatorio Giovani. Il volume si inserisce nell'ambito degli youth studies con il duplice obiettivo di analizzare forme di attivazione di circuiti comunicativi e partecipativi emergenti tra i giovani e di esaminare in questi contesti il ruolo dello youth worker. Attraverso dimensioni teorico-analitiche multidisciplinari che investono in particolare il sociale, l'educazione, la formazione, l'arte e la creatività, i percorsi proposti mettono in luce progettualità, azioni, attori e processi in relazione al contributo che essi danno alla produzione di società in contesti formali e non formali. Vengono proposti dei percorsi che mettono in luce progettualità, azioni, attori e processi in relazione al contributo che essi danno alla produzione di società in contesti formali e non formali. Entro queste coordinate si inscrivono pratiche giovanili e sperimentazioni di forme di lavoro con i giovani che alimentano il dibattito su contesti, piani di attività, metodologia e potenziale dello youth work. Per una lettura completa del volume cliccare qui

  • "Turning the tide on youth-washing: 5 ways to effectively engage young environmental leaders"

L'organizzazione non-profit Lonely Whale, insieme all'UNEP, ha presentato la pubblicazione Turning the tide on youth-washing: 5 ways to effectively engage young environmental leaders. In cui sono raccolti i risultati di un'indagine globale sui giovani leader ambientali. Il report fornisce informazioni specifiche sulle tendenze chiave del movimento ambientale giovanile, spiegando come si possa lasciare spazio a questi giovani leader, non come gesto simbolico, ma inteso come partecipanti attivi delle decisioni politiche di oggi. Inoltre, si presentano raccomandazioni volte a incoraggiare un impegno significativo e intergenerazionale attraverso lo spettro degli stakeholder adulti. Per la pubblicazione completa clicca qui.


  • ''Voglia di Restare: indagine sui giovani nell’Italia dei paesi''

Il 20 gennaio 2023 Donzelli editore ha pubblicato il volume "Voglia di Restare: indagine sui giovani nell'Italia dei paesi", per la collana "Saggine" e curato da Stefania Leone, Direttore Scientifico dell'Osservatorio Giovani OCPG, Sabrina Lucatelli, Andrea Membretti, Daniela Storti e Giulia Urso. Il volume raccoglie otto contributi che guardano alle pratiche, rappresentazioni e condizioni di vita dei giovani residenti nelle aree interne italiane con particolare riferimento ai loro percorsi abitativi e altresì, riflettendo sulla situazione demografica dei loro territori. Obiettivo preposto è quello di ettere in evidenza sia le difficoltà che i giovani residenti nelle aree interne si ritrovano ad affrontare, sia le opportunità che questi luoghi possono offrire per favorire lo sviluppo dei propri percorsi di vita.Per un'introduzione al volume clicca qui

  • Annuario statistico Italiano 2022

L'Istat, come ogni anno, pubblica l'annuario statistico italiano che offre una dettagliata visione del nostro Paese. Attraverso 24 capitoli dedicati alla popolazione, alla società, alle istituzioni, all'economia, al territorio e all'ambiente, alle risorse, alla cultura, alla ricerca. I Dati presentati, porteranno a riflettere su com'è oggi l'Italia e su com'era ieri, considerando i fenomeni nel loro andamento temporale, nelle loro caratterizzazioni o ricadute presso i cittadini, tenendo conto delle differenze di età, sesso, e collocazione geografica dei residenti. Per la pubblicazione clicca qui.

 

  • "Tra presente e futuro": indagine statistica regionale sugli adolescenti

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il terzo report del ciclo "Essere adolescenti in Emilia-Romagna", una serie di indagini svolte per comprendere il mondo, i vissuti, i pensieri, le emozioni e le esigenze dei giovani residenti in regione, accogliendo anche critiche e suggerimenti. Obiettivo della ricerca è mettere a disposizione necessari strumenti di comprensione dell'universo dei più giovani per orientare le politiche giovanili locali all'interpretazione dei loro reali bisogni.L'indagine, dal titolo ''Tra presente e futuro'' ha coinvolto complessivamente 15.023 ragazzi dagli 11 ai 19 anni, residenti sul territorio regionale, studenti di tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado, che hanno risposto volontariamente ed in maniera autonoma ad un questionario distribuito online. Per la pubblicazione clicca qui

  • Report annuale Erasmus+ 2021

La Commissione Europea ha pubblicato il report annuale Erasmus+ 2021, che mostra la sempre crescente popolarità del progetto, istituto nel 1987. La pubblicazione fornisce una panoramica sull'impatto del progetto Erasmus+, nei paesi aderenti, fornendo dati statistici divisi per ogni settore: istruzione, formazione, gioventù e sport. Dalla ricerca emerge che i giovani dimostrano sempre più interesse a partecipare alla vita democratica e che gli 74.000 studenti italiani, nel 2021, hanno partecipato a progetti di mobilità europea, portando così l'Italia al primo posto per numero di persone che hanno aderito. Per la pubblicazione completa clicca qui.


Eurodesk ha pubblicato un Rapporto del Centro Comune di Ricerca sui giovani nell'azione esterna, il quale mostra l'esigenza di politiche giovanili specifiche riconosciute a livello globale, così come necessari maggiori sforzi per colmare il divario tra i giovani e la loro partecipazione alla definizione delle politiche. Il rapporto, insieme alla serie di dati concreti che lo accompagnano, contribuisce ad un approccio al Piano d'azione per la gioventù e sostiene un'evoluzione verso una maggiore coerenza e un maggiore coordinamento delle politiche e dei programmi giovanili nell'azione esterna dell'UE. Il rapporto, inoltre, analizza l'evoluzione delle politiche giovanili in 55 Paesi e traccia una mappa dei dati internazionali sui giovani nelle diverse aree tematiche, valutando oltre 250 indicatori ufficiali e non. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • L'aumento del telelavoro: impatto sulle condizioni di lavoro e sulle normative

Eurofound ha condotto un’indagine sul telelavoro durante la pandemia da covid-19 del 2020 e 2021. I risultati del report rivelano un rapido aumento del telelavoro innescato dalla pandemia: nel 2021, 2 dipendenti europei su 10 stavano telelavorando, una cifra che molto probabilmente non sarebbe stata raggiunta prima del 2027 se la pandemia non si fosse verificata. La crisi sanitaria ha liberato il potenziale sociale e tecnologico per la gestione e flessibilità in termini di orari e luoghi di lavoro. La ricerca evidenzia sia l’impatto positivo del lavorare da casa, come il contributo al miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, sia gli impatti negativi, come la riduzione dell’interazione sociale e l’aumento del lavoro straordinario. Queste nuove condizioni dei lavoratori, hanno portato anche ad un conseguente rinnovamento dei quadri normativi, approvati da diversi Stati membri dell’Ue. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Rapporto Svimez 2022 sull'economia e la società del mezzogiorno

L'aggiornamento annuale di contabilità territoriale del Rapporto SVIMEZ fornisce un bilancio della ripresa post pandemia del 2021 alla quale ha partecipato il mezzogiorno fino all'arrivo della guerra in Ucraina. Il trauma della guerra ha completamente stravolto le dinamiche in corso, rallentando la ripresa, aumentando il costo dell'energia e delle materie prime e con la conseguente comparsa di nuove emergenze sociali. Le dinamiche globali avverse hanno esposto l'economia italiana a nuove turbolenze, allontanandola da una ripartizione relativamente coesa tra il Nord e il Sud del Paese. Nel corso del 2022 la SVIMEZ ipotizza una crescita media dei prezzi al consumo dell'8,5%; dato che racchiude una significativa differenziazione territoriale: + 8,3% al Centro-Nord e +9,9% nel Mezzogiorno. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • Working conditions in the time of COVID-19: Implications for the future

Eurofound ha pubblicato un rapporto riguardo le condizioni di lavoro degli europei nel 2021. La ricerca esamina la variazione della qualità del lavoro e identifica la sua associazione positiva con il benessere, la salute, l'impegno lavorativo e la sostenibilità finanziaria del lavoro. Evidenzia le divergenze nelle esperienze dei lavoratori a seconda delle caratteristiche proprie dei lavoratori e del loro posto nella forza lavoro. Da questa analisi, il rapporto mira a trarre insegnamenti per il futuro, in particolare in relazione ai segni duraturi sul modo in cui lavoriamo e alle implicazioni per l'organizzazione del lavoro, la qualità del lavoro e l'interazione tra lavoro e vita privata. Le rigide restrizioni di salute pubblica attuate dai governi nel 2020 per controllare la pandemia COVID-19 hanno cambiato bruscamente la vita lavorativa e hanno continuato a plasmarla nei due anni successivi. Tra marzo e novembre 2021, oltre 70.000 interviste sono state effettuate in 36 paesi dall'indagine telefonica europea sulle condizioni di lavoro (EWCTS), un'indagine di alta qualità basata sulla probabilità. L'obiettivo era quello di fornire un quadro dettagliato della vita lavorativa degli europei in quel momento eccezionale. Per la pubblicazione completa clicca qui


  • Giovani e social media. Il disagio sociale porta ad un uso improprio di facebook e degli altri social

Presso il dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova, è stata pubblicata un'indagine su ''Information, Communication & Society'', che vede come prima firmataria Michela Lenzi, condotta su 180mila giovani (11, 13 e 15 anni) provenienti da 43 paesi o regioni territoriali, la quale mette in luce quanto la variabile "status sociale" sia correlata con la variabile dell'uso problematico del social e, quindi, quanto le diseguaglianze socio-economiche, misurate a vari livelli, hanno una relazione diretta con l'uso problematico dei social media. Gli esiti della ricerca mostrano un aggravamento dell'uso problematico dei social media nel contesto scolastico, soprattutto quando tra gli adolescenti c'è un minor sostegno da parte degli amici oppure un basso livello di sostegno familiare. Infatti, da un lato la preoccupazione per il proprio status, favorito dal vivere in contesti diseguali, può portare l'adolescente a cercare sui social una distrazione o uno sfogo di sentimenti negativi; dall'altro i social media offrono la possibilità di cercare modelli alternativi con cui confrontarsi e plasmare la propria immagine amplificandone gli aspetti positivi, tutti processi che potenzialmente portano ad un uso problematico. Per la pubblicazione completa clicca qui.

 

  • UNLOCKING THE POTENTIAL OF YOUTH-LED SOCIAL ENTERPRISES

L'OECD ha pubblicato il rapporto "Unlocking the potential of youth-led social enterprises" dal quale si rileva che i giovani sono maggiormente interessati a carriere imprenditoriali che abbiano un impatto sociale e ambientale positivo. Il report analizza i potenziali benefici delle imprese sociali guidate dai giovani, valuta le sfide che essi devono affrontare e fornisce orientamenti politici per affrontarle, attraverso programmi di sostegno su misura basati su esempi di migliori pratiche ed esperienze provenienti da paesi OCSE e non. Per la pubblicazione completa cliccare qui.

 

  • FAMIGLIE, RETI FAMILIARI, PERCORSI LAVORATIVI E DI VITA

L'Istat ha pubblicato un'indagine su "Famiglie, soggetti sociali e ciclo di vita", fonte statistica sulle strutture familiari e sulle loro caratteristiche sociali. La pubblicazione raccoglie le storie di vita con un'ottica retrospettiva, consentendo sia un'analisi per serie storica attraverso le diverse edizioni (1998, 2003, 2009 e 2016) sia per generazione, evidenziando i principali cambiamenti sociali e demografici che sono alla base delle trasformazioni familiari, inoltre vengono approfondite le dinamiche familiari, le relazioni di parentela, le reti di aiuto, i nuovi confini delle famiglie e il legame tra eventi demografici e percorsi lavorativi. Per la pubblicazione completa clicca qui.

 

  • Young people in Europe - a statistical summary

In occasione dell'Anno Europeo dei Giovani, iniziativa dell'UE volta a dare voce alla gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore, l'Eurostat ha proposto una sintesi statistica che presenta alcuni dei dati più interessanti sulla situazione attuale dei giovani europei. La pubblicazione nella prima parte offre una panoramica generale dei giovani nell'UE, per poi proseguire con informazioni più dettagliate e organizzate in sei sottocapitoli, che forniscono dati sugli Stati membri e i paesi EFTA nei settori della demografia, dell'istruzione e della formazione, dell'occupazione e dell'imprenditorialità, della salute e del benessere, dell'inclusione sociale e del mondo digital. Per la pubblicazione completa cliccare qui


  • Rapporto SDGS 2022 - Informazioni statistiche per l'agenda 2030 in Italia

L'Istat presenta la quinta edizione del Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGS) adottati con l'Agenda 2030 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il rapporto mostra l'aggiornamento e l'analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell'Agenda 2030 che contribuiscono alla realizzazione del progetto globale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Inoltre è inclusa anche la diffusione di 371 misure statistiche che corrispondono a 138 indicatori tra quelli proposti da UN-IAEG-SDGs per il monitoraggio degli avanzamenti dell'Agenda 2030 a livello globale. Per la pubblicazione completa clicca qui

 

  • News & Media Survey 2022

L'Eurobarometro ha condotto un sondaggio, dedicato ai cittadini europei di età superiore ai 15 anni, sulla percezione che questi ultimi hanno dell'Unione europea e del Parlamento e di come sono influenzati da ciò che vedono, sentono e leggono nei vari media, online o tradizionali. La ricerca presenta un quadro sull'uso dei media e delle abitudini mediatiche dei cittadini dell'Ue. Dall'indagine emerge che: la televisione domina come fonte primaria di notizie, in particolare per gli ultra 54enni; seguono le piattaforme di notizie online, la radio e le piattaforme di social media e i blog. La stampa scritta si colloca al quinto posto. Gli intervistati più giovani sono molto più propensi degli intervistati più anziani a utilizzare piattaforme di social media e blog per accedere alle notizie (46% dei 15-24enni contro il 15% degli ultra 55enni).
Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Generazione Post Pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post Covid 19

Il Censis ha realizzato un'indagine per il Consiglio Nazionale dei Giovani e l'Agenzia Nazionale per i Giovani, intitolata "Generazione post pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post Covid", per rilevare quanto abbia inciso la pandemia sulle prospettive dei giovani, sulla loro visione del futuro, sulla percezione delle loro possibilità e degli eventuali progetti. Dal rapporto è emerso che più di sei giovani su dieci (62%) hanno cambiato la propria visione sul futuro a seguito della pandemia: solo il 22% ritiene che il futuro sarà migliore, mentre il 40% sostiene peggiorerà. Dinanzi un futuro ignoto per le giovani generazioni prevale l'incertezza (49%), ansia (30%), che in alcuni casi si trasformano in paura (15%) e pessimismo (13%), soprattutto a causa di eventi le cui dimensioni e conseguenze vanno oltre la capacità di previsione e di intervento dei singoli. L'indagine ha poi tenuto conto anche del rapporto tra giovani e politica; a tal proposito, dallo studio è emerso che l'Italia è un Paese in cui comanda una gerarchia di adulti che faticano a lasciare i posti di potere: il 64% della popolazione pensa che ci siano troppi anziani ai vertici delle Istituzioni, un'opinione che, nonostante sia condivisa dalle diverse fasce di età, prevale nei giovanissimi (77% tra i 18-24 anni) e nei giovani-adulti (71% tra quelli che hanno tra i 25 e i 36 anni), e che ha i maggiori sostenitori tra Generazione Z e Millennials che vivono nel Nord-est (82%), tra i laureati (77%) e gli studenti (83%).Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Education at a Glance 2022

La Direzione dell'Istruzione e delle Competenze dell''OECD è da anni attenta a migliorare le prospettive sociali ed economiche degli individui, fornire incentivi per una maggiore efficienza nella scuola e mobilitare risorse per soddisfare le crescenti richieste. Anche quest'anno, grazie all'Education at a Glance, fonte autorevole di dati sullo stato dell'istruzione, si contribuisce ad aiutare i governi a costruire sistemi educativi efficaci ed equi, fornendo informazioni sulle strutture, le finanze e le prestazioni dei sistemi educativi nei paesi e partner economici dell'OECD. Mediante la pubblicazione di più di 100 grafici e tabelle, si ha accesso ad informazioni chiave sui risultati delle istituzioni educative, l'impatto dell'apprendimento tra i paesi, l'accesso, la partecipazione e la progressione nell'istruzione, le risorse finanziarie investite nell'istruzione, l'ambiente di apprendimento e l'organizzazione delle scuole. L'edizione di quest'anno si concentra sull'istruzione terziaria, rivolta ad università, college, scuole professionali, e altri enti formativi; vengono così presi in considerazione i costi dell'istruzione terziaria e come la spesa dell'istruzione venga suddivisa tra i livelli di governo, lo stato e gli individui, oltre a nuovi indicatori sullo sviluppo professionale degli insegnanti e dei capi di istituto e sul profilo del personale accademico. Un'attenzione particolare quest'anno è dedicata alla crisi del COVID: come è stata affrontata e come sia avvenuto il passaggio verso la ripresa. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Disinformation and propaganda. Impact on the functioning of the rule of law in the EU and its Member States: 2021 update

L'Ufficio del Parlamento Europeo ha pubblicato "Disinformation and propaganda. Impact on the functioning of the rule of law in the EU and its Member States: 2021 update". Tra gennaio 2019 e gennaio 2021, l'impatto delle azioni di disinformazione e delle relative risposte è stato notevolmente diverso rispetto agli anni precedenti. La ricerca ha mostrato che le azioni di disinformazione si sono sempre più fuse con contenuti genuini e le loro fonti sono diventate ancora più difficili da identificare. Impatti particolarmente forti sono stati osservati nei casi in cui la disinformazione e la propaganda manipolativa sono state diffuse da individui con alti livelli di autorità politica, che godono della fiducia e dell'attenzione dei cittadini. Diverse misure legislative e politiche sono state introdotte da vari Stati membri e Stati terzi e sono fiorite anche le risposte della società civile, in particolare in relazione alla crescente resilienza contro la disinformazione. La ricerca in corso sul meccanismo psicologico di manipolazione e resilienza fornisce risultati più dettagliati. Questo studio mira a fornire raccomandazioni sulle misure legislative e politiche per proteggere la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali dall'impatto della disinformazione, nonché a creare un ecosistema informativo strutturato che promuova e protegga questi valori. Per la pubblicazione completa cliccare qui.


  • Reuters Institute - Digital News Report 2022

È stato pubblicato "Digital News Report 2022"  condotto da Reuters. Il rapporto di quest'anno rivela nuove informazioni sul consumo di notizie digitali sulla base di un sondaggio YouGov su oltre 93.000 consumatori di notizie online in 46 mercati che coprono metà della popolazione mondiale. Il rapporto documenta i modi in cui la connessione tra giornalismo e pubblico potrebbe indebolirsi, tra cui una caduta di fiducia a seguito dell'aumento positivo dell'anno scorso, un calo di interesse per le notizie e un aumento dell'elusione delle notizie. Esamina anche la polarizzazione del pubblico ed esplora il modo in cui i giovani accedono alle notizie. In Italia, l'Ansa si conferma al primo posto per fiducia dei lettori - pari al 73%% degli italiani -, seguita da Il Sole 24 Ore e SkyTg24. Tra i media online, per la prima volta una testata non tradizionale guida la classifica: con il 21% di gradimento è Fanpage (lo scorso anno al quinto posto) ad occupare la vetta, seguito da Tgcom24, Ansa.it, SkyTg24, Repubblica, Corriere della Sera e Rainews. Un'informazione, quella in Rete, che passa soprattutto dagli smartphone, utilizzati dal 36% degli italiani per condividere notizie sui social media e nelle chat. In tv sono i telegiornali della Rai ad essere più seguiti, con Mediaset al secondo posto e Skytg24 al terzo. Per il report completo cliccare qui.


  • Youth2030: Progress Report 2022

Youth2030: Progress Report 2022 è il secondo rapporto sullo stato di attuazione di Youth2030, la strategia delle Nazioni Unite per la gioventù. Il rapporto evidenzia come il sistema delle Nazioni Unite sta portando avanti gli impegni globali per e con i giovani; l'impatto della pianificazione strategica delle Nazioni Unite; la disponibilità di finanziamenti e la coerenza; il coordinamento sull'animazione socioeducativa. Il rapporto descrive come la gestione globale sta rafforzando la responsabilità a livello di sistema, garantendo che nessun giovane venga lasciato indietro. Per il rapporto completo consultare il link.


  • XVI edizione di Comunità Rinnovabili

XVI edizione di Comunità Rinnovabili, il rapporto di Legambiente che analizza lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei Comuni italiani e le nuove esperienze di autoproduzione. In Italia, secondo il dossier, sono presenti almeno 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabili, distribuiti in tutti i Comuni italiani per una potenza complessiva di 60,8 GW, di cui appena 1,35 GW installata nel 2021 tra idroelettrico, eolico e fotovoltaico. In termini di produzione, il contributo complessivo portato dalle fonti rinnovabili al sistema elettrico italiano è arrivato, nel 2021 a 115,7 TWh, facendo registrare un incremento di appena 1,58% rispetto al 2020. Un trend decisamente al di sotto di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi annuali, causato dalla pandemia, ma anche e soprattutto dal sistema farraginoso di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione dei progetti. Numeri in crescita, invece, per le nuove opportunità di autoproduzione e scambio di energia attraverso le Comunità Energetiche da fonti rinnovabili: 100 quelle complessivamente mappate da Legambiente in queste ultime 3 edizioni del Rapporto, tra realtà effettivamente operative (35), in progetto (41) o che muovono i primi passi verso la costituzione (24). Tutte raccolte nella Mappa presente sul sito comunirinnovabili.it e realizzata in collaborazione con Esri Italia e ActionGis. Tra queste 59 le nuove, censite tra giugno 2021 e maggio 2022, che vedono il coinvolgimento di centinaia di famiglie, decine di Comuni e imprese, di cui 39 sono Comunità Energetiche Rinnovabili e 20 Configurazioni di Autoconsumo Collettivo. Per il rapporto completo, cliccare sul link.


  • Rapporto sul Benessere equo e sostenibile - Anno 2021

L'Istat presenta la nona edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Il volume fornisce un quadro complessivo dei 12 domini in cui è articolato il benessere analizzati nella loro evoluzione nel corso dei due anni di pandemia, il 2020, anno dello shock dell'emergenza sanitaria, e il 2021, anno della ripresa economica e dell'occupazione, esaminando le differenze tra i vari gruppi di popolazione e tra i territori. Il Rapporto è arricchito dall'osservazione del contesto europeo in cui si evidenzia la posizione dell'Italia nell'andamento della pandemia e della crisi occupazionale che ne è conseguita. Sono questi due aspetti - l'emergenza sanitaria da un lato e la crisi occupazionale dall'altro - ad aver profondamente condizionato gli ultimi due anni, determinando forti ripercussioni sul benessere degli individui. Per il rapporto completo consultare il link.


  • Le competenze green

"Le competenze green" è il nuovo rapporto del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, che analizza l'andamento dei green jobs e delle competenze green nel mercato del lavoro. Nel 2021 sono stati previsti dalle imprese 1,6 milioni di contratti per veri e propri Green Jobs, pari al 34,5% del totale delle assunzioni. E nei prossimi cinque anni saranno richieste professioni fondamentali per la transizione verde, quali il progettista in edilizia sostenibile, il giurista ambientale, lo specialista in contabilità verde, il responsabile degli acquisti green, l'installatore di impianti a basso impatto energetico. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • Digital 2022 We Are Social e Hootsuite

Come ogni anno, con il report Digital 2022 We Are Social e Hootsuite provano a tracciare lo stato dell'arte del digitale nel mondo - e nei singoli paesi, grazie alle edizioni nazionali - e a riassumere cosa è successo negli ultimi dodici mesi in Rete. L'edizione globale di quest'anno conferma, così, quello che già altre ricerche avevano suggerito, ossia che non si è fermato nel corso degli ultimi dodici mesi l'aumento di utenti connessi, tempo trascorso online, attività effettuate in Rete rintracciabile con evidenza fin dai primi giorni di pandemia. Per il report completo cliccare qui.


  • Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell'anno scolastico 2020/21

INDIRE ha pubblicato la prima parte dell'indagine Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell'anno scolastico 2020/21. Il lavoro intende analizzare l'andamento della didattica nel corso delle varie fasi della pandemia, caratterizzata da momenti di chiusura forzata e da un numero rilevante di studenti e docenti in quarantena. L'indagine è stata condotta attraverso un questionario online rivolto a un campione selezionato di 2.546 docenti a tempo indeterminato, non di sostegno. Di questi, 1.994 sono donne e 552 uomini; il 26,8% fa parte della scuola primaria, il 20,3% della scuola secondaria di primo grado e il restante 52,9% della scuola secondaria di secondo grado. Il 38% ha un'età compresa tra i 44 e i 55 anni. A livello geografico, il 20,1% è del nord ovest, il 26,7% del nord-est, il 17,4% del centro, il 35,8% del sud e isole. Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Delivering for youth: How governments can put young people at the centre of the recoery

I governi dell'OCSE stanno investendo risorse significative per affrontare gli effetti immediati e a lungo termine della pandemia di COVID-19. Dato che la crisi ha colpito diverse fasce di età in modo diverso e che le sue ripercussioni saranno avvertite da molti nei decenni a venire, è fondamentale adottare un approccio integrato di governance pubblica alla risposta al COVID-19 e agli sforzi di ripresa. Questo documento politico presenta le opinioni di un campione non rappresentativo di 151 organizzazioni giovanili di 72 paesi, comprese 100 organizzazioni giovanili con sede in 36 paesi dell'OCSE, su come i giovani hanno vissuto la crisi e la relativa azione del governo. È integrato da un'analisi delle misure adottate in 34 paesi dell'OCSE e fornisce raccomandazioni su come fornire una ripresa equa, inclusiva e resiliente per i giovani attraverso una serie di approcci di governance pubblica. Per il documento completo cliccare qui.


  • Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability

E' stato approvato il Summary for Policymakers del rapporto del Working Group II  dell'IPCC, "Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability". Il rapporto del Working Group II è la seconda parte del Sixth Assessment Report - IPCC (AR6), dal rapporto emerge chiaramente che «Esistono crescenti evidenze sull'esistenza di iniziative di adattamento che hanno causato conseguenze non volute, per esempio distruggendo la natura, mettendo a rischio la vita delle persone o aumentando le emissioni di gas serra. Questo può essere evitato coinvolgendo tutti nella pianificazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, prestando attenzione all'equità e alla giustizia e attingendo alle conoscenze delle comunità indigene e locali». La soluzione è di agire non solo a livello globale, ma anche a livello locale, proprio per questo il contributo del Working Group II  all'AR 6 IPCC fornisce un'ampia gamma di informazioni regionali per consentire uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici. Per il report completo cliccare qui.


  • Transizione Ecologica Aperta

Transizione Ecologica Aperta è il rapporto pubblicato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che passa in rassegna tutti i principali sistemi naturali e umani che concorrono a definire quello che chiamiamo "ambiente". Ne esamina lo stato attuale ma anche l'andamento negli ultimi anni e gli obiettivi per i prossimi. Chiarisce le complesse dinamiche naturali, economiche, tecnologiche, sociali e normative che legano i sistemi fra loro aiutando a comprendere dove sta andando l'ambiente italiano, e perché. Attraverso il rapporto si possono identificare le maggiori criticità del nostro ambiente, sulle quali concentrare gli sforzi nei prossimi anni. Spiccano ad esempio il consumo di suolo, l'impatto dell'agricoltura e delle specie esotiche invasive, le emissioni di gas serra dei trasporti e del settore civile, le condizioni del mare o di molti ambienti di acqua dolce. Tra gli aspetti positivi il forte calo delle emissioni di gas serra e dell'inquinamento in generale, alla straordinaria espansione dei boschi, all'aumento delle aree protette. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • OECD Report on Public Communication

Il primo rapporto dell'OCSE sulla comunicazione pubblica esamina le strutture, i mandati e le pratiche della comunicazione pubblica dei centri di governo e dei ministeri della salute di 46 paesi, sulla base delle indagini 2020 Comprensione della comunicazione pubblica. Analizza come questa importante funzione di governo contribuisce a politiche e servizi migliori, a una maggiore fiducia dei cittadini e, in definitiva, a democrazie più forti in un ambiente informativo sempre più complesso. Esamina il ruolo che la comunicazione pubblica può svolgere nel rispondere alle sfide poste dalla diffusione della disinformazione e della disinformazione e nella costruzione di ecosistemi dei media e dell'informazione più resilienti. Propone inoltre un uso più strategico della comunicazione da parte dei governi, sia per perseguire obiettivi politici sia per promuovere governi più aperti, fornendo un'ampia mappatura delle tendenze, delle lacune e delle lezioni apprese. Infine, mette in evidenza gli sforzi pionieristici per passare alla professionalizzazione della funzione di comunicazione del governo e identifica aree per ulteriori ricerche a sostegno di questa transizione. Per il report completo cliccare qui.


  • Intercettare i Neet. Strategie di prossimità

L'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo ha condotto la ricerca "Intercettare i Neet. Strategie di prossimità", commissionata dal Ministero per le Politiche giovanili e in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Il progetto ha l'obiettivo di migliorare il quadro conoscitivo del fenomeno dei NEET a livello locale e fornire indicazioni sulle modalità che consentono di far emergere e intercettare i giovani in tale condizione, ma anche di gettare le basi di una coprogettazione che coinvolga i Comuni circa un metodo efficace nell'e- mersione e intercettazione dei NEET, con particolare attenzione alle "strategie di prossimità". La ricerca vuole sondare la consapevolezza sul tema e verificare quali misure risultino maggiormente ingaggianti sia dal punto di vista degli attori impegnati nella progettazione rivolta ai giovani (e ai NEET in particola- re), sia dal punto di vista dei giovani stessi (lavoratori/studenti e NEET). Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Being Mind-Healthy

AXA presenta l'edizione 2022 dello studio Being Mind-Healthy, il report sulla salute mentale e il benessere condotta da IPSOS su un campione di 11.000 persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni in 11 paesi europei e territori asiatici. La ricerca restituisce una visione sullo stato di salute mentale, dalla percezione del disagio emotivo a quella di stress e di ansia, fino alla diagnosi della malattia e indaga quali siano i comportamenti e le azioni messe in campo per reagire allo stress e migliorare il benessere psicofisico. La ricerca conferma la tendenza, emersa nell'indagine AXA dello scorso anno, che vedeva le donne e i più giovani, in particolare in Europa e specialmente in Italia, tra le categorie più colpite nel benessere psicologico a causa della pandemia (48% in Italia vs 33% global). Sempre in Italia infatti ben il 78% dei rispondenti (vs 38% della media degli altri Paesi) dichiara di aver perso l'accesso ai servizi di assistenza per l'infanzia e alla scuola in presenza. Per scaricare il rapporto completo cliccare qui.


  • Giovani dentro
Giovani dentro è un progetto di ricerca che indaga la realtà e le prospettive della popolazione compresa tra i 18 e i39 anni che vive o proviene dalle aree interne italiane. Ha lo scopo di comprendere ed approfondire le motivazioni che spingono i giovani ad abitare o lasciare questi territori, individuarne i bisogni e le opportunità in termini di vita economica e sociale, tracciare possibili azioni concrete per supportare la formazione di qualità e l'avvio di attività imprenditoriali nelle aree interne da parte di questi stessi soggetti. Attraverso l'indagine si vuole capire e conoscere meglio la realtà della popolazione giovanile delle aree interne poiché si ritiene che questa abbia un ruolo cruciale nell'opportunità di ripopolamento e rivitalizzazione di questi territori. Il progetto della durata di un anno ha coinvolto circa 3300 cittadini abitanti o provenienti dai territori interni del paese. Ha ascoltato la visione di imprenditori, agricoltori, progettisti, cooperative, fondazioni e amministrazioni locali, coperto tutte le regioni di Italia. L'indagine è stata realizzata secondo un modello ad imbuto attraverso quattro fasi di indagine in cui sono stati raccolti dati ed interviste riducendo progressivamente il numero di rispondenti. Per consultare il report completo cliccare qui. 

  • Understanding the gender pay gap: What role do sector and occupation play?

Eurofound ha pubblicato il report "Understanding the gender pay gap: What role do sector and occupation play?". Nonostante la crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una percentuale più alta di donne rispetto agli uomini assunte in lavori ben retribuiti negli ultimi anni, esiste un divario retributivo di genere in tutti gli Stati membri dell'UE. È stato dimostrato che i differenziali retributivi tra donne e uomini sono significativamente influenzati dal settore economico in cui le persone lavorano e dall'occupazione che detengono. La presente policy brief esamina queste dimensioni. Identifica inoltre quanto questi e altri fattori contribuiscono alle disparità retributive di genere. L'analisi rileva che, tra i fattori osservabili esaminati, la maggiore probabilità che le donne lavorino in settori a bassa retribuzione e lavorino a tempo parziale sono i contributi più importanti al divario retributivo di genere. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • EU-ANSA mapping report: Socioeconomic aspects of sustainable development

La rete delle agenzie dell'Unione europea sulla consulenza scientifica (EU-ANSA) è composta da agenzie tecniche e di regolamentazione che forniscono consulenza scientifica ai responsabili politici dell'UE. Il rapporto mostra come le agenzie membri dell'UE-ANSA stanno affrontando gli effetti socioeconomici dello sviluppo sostenibile. Si basa su due sondaggi condotti tra le Agenzie associate. Dai risultati dell'indagine emerge che tra gli ambiti maggiormente indagati figurano l'economia, l'occupazione, le competenze e la formazione, le disuguaglianze di genere, la salute e sicurezza, gli aspetti sociali, il ruolo della regolamentazione e il dialogo sociale. La ricerca delle Agenzie affronta anche varie dimensioni coperte dal Green Deal europeo. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • COVID-19 e benessere: la vita nella pandemia 
L'OECD ha pubblicato il report "COVID-19 e benessere: la vita nella pandemia" che esplora le implicazioni immediate della pandemia per la vita e i mezzi di sussistenza delle persone nei paesi OCSE. Il rapporto traccia il corso del benessere - dal lavoro e dai redditi fino alle connessioni sociali, alla salute, all'equilibrio tra lavoro e vita privata, alla sicurezza e altro - utilizzando i dati raccolti durante i primi 12-15 mesi della pandemia. Fa anche il punto su ciò che è accaduto al capitale umano, economico, sociale e naturale che, al di là dei loro effetti sulla vita delle persone di oggi, modellano le condizioni di vita degli anni a venire. Mostra come il COVID-19 abbia avuto conseguenze di vasta portata sul modo in cui viviamo, lavoriamo e ci connettiamo gli uni con gli altri e come le esperienze della pandemia siano ampiamente variate, a seconda se e dove le persone lavorano, il loro genere, età, razza ed etnia, livelli di istruzione e reddito. Il rapporto esamina anche il ruolo che le prove di benessere possono svolgere nel sostenere gli sforzi di recupero dalla pandemia dei governi. Sostiene che una lente di benessere può spingere i responsabili politici a rifocalizzarsi sui risultati che contano di più per le persone, a ridisegnare il contenuto delle politiche da una prospettiva più multidimensionale, a riallineare la pratica politica e a ricollegare le persone con il pubblico istituzioni che li servono. Per il rapporto completo cliccare qui.

  • Improving the understanding of poverty and social exclusion in Europe — 2021 edition 
Eurostat ha pubblicato il report "Improving the understanding of poverty and social exclusion in Europe — 2021 edition". Utilizzando i dati delle "Statistiche dell'Unione europea sul reddito e le condizioni di vita" (EU-SILC), questa pubblicazione mira a migliorare la comprensione delle sfide sostanziali che l'"Europa sociale" deve affrontare e a contribuire allo sviluppo di metodi che forniscano nuove intuizioni sulle determinanti e sulle dinamiche del reddito e delle condizioni di vita. Attraverso analisi approfondite, migliora la conoscenza di un'ampia gamma di argomenti: disuguaglianze, ruolo dei trasferimenti sociali, rischio di mortalità per povertà ed esclusione sociale, variazione intrafamiliare nella povertà, differenze tra paesi nelle condizioni abitative, cure mediche non soddisfatte bisogno, deprivazione infantile, condizioni di vita dei migranti, nonché le dinamiche della povertà e privazione monetaria del lavoro e della povertà multidimensionale. Il libro propone anche solidi indicatori rilevanti per le politiche in questi campi, inclusi indicatori longitudinali. Per la pubblicazione completa cliccare sul link. 

  • The impact of COVID-19 on student equity and inclusion: Supporting vulnerable students during school closures and school re-openings

L'OECD ha pubblicato il report "The impact of COVID-19 on student equity and inclusion: Supporting vulnerable students during school closures and school re-openings". Le chiusure scolastiche legate alla pandemia da COVID-19 portano ad un maggiore rischio di vulnerabilità per gli studenti che hanno minore possibilità di accesso alla digitalizzazione e ai server necessari per ricevere l'istruzione a distanza. Questo porta ad un aumento del divario fra studenti che sperimentano ulteriori barriere oltre quelle pandemiche e studenti che invece non lo fanno. Le chiusure possono anche avere effetti considerevoli sul senso di appartenenza degli studenti alle scuole e sui loro sentimenti di autostima: questi sono fondamentali per l'inclusione nell'istruzione. Il documento pubblicato dall'OECD descrive le iniziative dei paesi membri dell'OCSE per affrontare le diverse esigenze degli studenti vulnerabili durante la pandemia di COVID-19. Oltre alla chiusura delle scuole, esamina anche la questione della riapertura delle scuole presentando le attuali misure dei paesi e fornendo indicazioni politiche volte a garantire che la pandemia non ostacoli ulteriormente l'inclusione degli studenti vulnerabili nei sistemi educativi. Per il documento completo cliccare qui.


  • Climate action in the post-COVID world

La Commissione Europea ha pubblicato il report "Climate action in the post-COVID world". Il recente rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change non avrebbe potuto essere più chiaro sull'urgente necessità di agire sulla crisi climatica se vogliamo salvare il pianeta e noi stessi. Sebbene la pandemia di COVID-19 sia stata un duro promemoria del fatto che il nostro benessere dipende dalla salute del pianeta, le strategie di recupero offrono un'opportunità irripetibile per un autentico cambiamento di paradigma verso una società che rispetti i confini planetari. Il report della Commissione Europea fornisce indicazioni che arrivano dalla comunità scientifica per i responsabili politici, sullo sfondo della decisiva Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), per aiutarli a plasmare un futuro più verde, equo e prospero per tutti. Per il report completo cliccare sul link.


  • Impact of COVID-19 on young people in the EU
Eurofound ha pubblicato il report "Impact of COVID-19 on young people in the EU". Dopo una lunga ripresa dalla crisi economica (2007-2013), i giovani nell'UE si sono rivelati più vulnerabili agli effetti delle restrizioni messe in atto per rallentare la diffusione della pandemia di COVID-19. I giovani avevano maggiori probabilità rispetto ai gruppi più anziani di perdere il lavoro, insicurezza finanziaria e problemi di salute mentale. Hanno riportato una riduzione della soddisfazione per la vita e del benessere mentale associati ai requisiti di soggiorno a casa e alla chiusura delle scuole. Mentre i governi hanno risposto rapidamente alla pandemia, la maggior parte degli sforzi per mitigare gli effetti delle restrizioni sono state misure temporanee volte a prevenire la perdita del lavoro e mantenere i giovani nell'istruzione. Questo rapporto esplora gli effetti della pandemia sui giovani, in particolare in termini di occupazione, benessere e fiducia nelle istituzioni, e valuta le varie misure politiche introdotte per alleviare questi effetti. Per il rapporto completo cliccare qui.

  • Living conditions in Europe - poverty and social exclusion

Eurostat ha pubblicato il report "Living conditions in Europe - poverty and social exclusion" che fornisce una fotografia delle condizoni di vita in Europa con dei focus sulla povertà e sull'esclusione sociale. Nel 2020, 96,5 milioni di persone nell'UE erano a rischio povertà o esclusione sociale, ovvero il 21,9 % della popolazione dell'UE. Il rischio di povertà o esclusione sociale nell'UE è stato, nel 2020, più elevato per le donne che per gli uomini (22,9 % rispetto al 20,9 %). Nel 2020 più di due quinti (42,1 %) della popolazione dell'UE che viveva in famiglie di adulti single con figli a carico era a rischio di povertà o esclusione sociale. Per consultare il report completo cliccare qui.


  • EU Youth Strategy (2019-2021)

La Commissione Europea ha pubblicato un report che valuta i primi tre anni di attuazione della strategia dell'UE per la gioventù. Il report mostra come la pandemia di COVID-19 abbia pesantemente colpito i giovani. In risposta, l'UE ha notevolmente rafforzato le sue misure di sostegno e incoraggiamento dedicate ai giovani generazioni. Le iniziative politiche in corso come lo Spazio europeo dell'istruzione, il Piano d'azione digitale europeo aggiornato, l'Agenda europea per le competenze e il pacchetto di sostegno all'occupazione giovanile sono tutte dedicate ad aumentare le opportunità per i giovani e ad assicurare la loro realizzazione personale, sociale e professionale. La Commissione sta inoltre intensificando i propri sforzi per coinvolgere i giovani nelle principali iniziative europee. Per il report completo cliccare qui.


  • Young people’s concerns during COVID-19: Results from risks that matter 2020
L'OECD ha pubblicato il brief "Young people's concerns during COVID-19: Results from risks that matter 2020", che fornisce informazioni transnazionali sulle preoccupazioni dei giovani, le vulnerabilità percepite e le preferenze politiche. I risultati dell'indagine OCSE Risks That Matter 2020 rivelano che due su tre di età compresa tra i 18 e i 29 anni sono preoccupati per le finanze del proprio nucleo familiare e per il benessere sociale ed economico generale, e una quota uguale pensa che il governo dovrebbe fare di più per sostenerli. Tuttavia, solo un giovane su quattro è disposto a pagare tasse aggiuntive per finanziare una migliore offerta di lavoro o sostegno al reddito. Per il documento completo cliccare qui. 


  • “Un anno infernale: usciamone insieme”: Bilancio di Missione "Con i Bambini"
Fondazione con il Sud e Con i Bambini Impresa Sociale hanno pubblicato il bilancio di missione 2020 “Un anno infernale: usciamone insieme”. Il bilancio non ripercorre solo le attività istituzionali che l'ente porta avanti, ma mostra uno sguardo attento a un anno davvero particolare, che ha posto delle sfide dalle quali è auspicabile trarre insegnamenti.  Già prima del covid un terzo dei minori in Italia si trovava in povertà, assoluta e relativa. Un dato che si è aggravato con la pandemia, andando ad aumentare diseguaglianze educative e, soprattutto in determinati territori e contesti sociali caratterizzati da più fragilità, si acuiscono i precedenti e strutturati divari. Il bilancio affronta diverse tematiche che riguardano i giovani e i bambini a rischi, per consultarlo cliccare sul link.

  • I media dopo la pandemia

Il Censis ha pubblicato il "17 rapporto sulla comunicazione". La pandemia ha costituito uno straordinario, imprevisto, potentissimo fattore di accelerazione del paradigma bio mediatico, prefigurando l'alba di una nuova transizione digitale, che adesso coinvolge anche coloro che finora ne erano rimasti ai margini. Oltre all'informazione e all'intrattenimento, i dispositivi digitali hanno garantito la continuità di molte attività, pubbliche e private: dalle relazioni affettive e sociali al commercio elettronico, dallo smart working alla didattica a distanza. Per l'intero rapporto con i relativi risultati cliccare qui.

 

  • Statistiche sui giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione
L'Ufficio statistico dell'Unione europea ha pubblicato il report dal titolo: "Giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione". Getta luce sui giovani di età compresa tra i 20 e i 34 anni che iniziano gradualmente a lasciare la scuola, intraprendono la loro transizione nel mercato del lavoro. Fornisce informazioni sul passaggio dall'istruzione al mondo del lavoro e si concentra sul numero di giovani adulti che si ritrovano disimpegnati dall'istruzione e dal mercato del lavoro. Per consultare il report completo cliccare qui.

 

  • Servizi educativi per l'infanzia, ripresa e sviluppi dopo la pandemia

Istat ha pubblicato il report dal titolo "Servizi educativi per l'infanzia, ripresa e sviluppi dopo la pandemia". Nel corso del 2020, con le chiusure temporanee dei servizi dovute alla pandemia sono diminuiti i beneficiari del "bonus Nido" (272 mila, 289 mila nel 2019) e il numero di mensilità erogate (spesa complessiva pari a 197 milioni di euro, 44 milioni in meno dell'anno precedente), contro un aumento dell'importo medio per mensilità grazie all'aumento fino a 3 mila euro del contributo erogabile annuo.
L'Indagine campionaria realizzata con l'Università Ca' Foscari nei mesi di aprile-maggio 2021 su 1.418 servizi (1.036 asili nido e 382 sezioni primavera), sia pubblici che privati, rileva che a fronte di un aumento sia dei costi di gestione (93,2% dei casi) sia dei costi straordinari (95%), poco più del 50% delle strutture ha ricevuto contributi straordinari mentre circa il 59% ha attivato ammortizzatori sociali come la Cassa Integrazione o il FIS (Fondo d'Integrazione Salariale). Per il report completo consulta il nostro archivio cliccando qui.

 

  • Un Green Deal europeo

La Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione che illustra un Green Deal per l'Unione europea (UE) e i suoi cittadini. Essa riformula su nuove basi l'impegno della Commissione ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente, ovvero il compito che definisce la nostra generazione. Ogni anno che passa l'atmosfera si riscalda e il clima cambia. Degli otto milioni di specie presenti sul pianeta un milione è a rischio di estinzione. Assistiamo all'inquinamento e alla distruzione di foreste e oceani . Per consultare il report completo cliccare qui.


  • La Classifica Censis delle Università italiane (edizione 2021/2022)

Il Censis ha pubblicato la Classifica delle Università italiane, giunta alla sua ventunesima edizione: uno strumento per fornire orientamenti alle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. Sale di sei posizioni l'Università di Salerno, che passa dall'ottavo al secondo posto (91,8), incrementando di 17 punti l'indicatore relativo alle borse e altri servizi in favore degli studenti, di 5 quello dell'occupabilità, di 4 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 2 quello dell'internazionalizzazione (stabile resta il valore dell'indicatore delle strutture e si riduce di un'unità quello dei servizi). Per consultare il report completo cliccare qui.


  • Being young in Europe today

"Being young in Europe today" è una pubblicazione online di Eurostat che presenta statistiche recenti sulla situazione dei bambini e dei giovani nell'Unione europea. Il report è diviso in sette capitoli che coprono popolazione, famiglia e società, salute, istruzione, accesso e partecipazione al mercato del lavoro, condizioni di vita e mondo digitale. Le informazioni presentate in questa pubblicazione riguardano bambini e giovani e generalmente presentano dati per tutti coloro che hanno meno di 30 anni. Ogni capitolo di Essere giovani in Europa oggi contiene dati e informazioni di base relative a un'ampia gamma di statistiche dell'UE. Maggiori informazioni sulle statistiche relative ai giovani sono disponibili sul sito web di Eurostat, mentre esiste una raccolta di dati specifici sui giovani che fa parte della banca dati online di Eurostat. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • RAPPORTO ANNUALE 2021 - LA SITUAZIONE DEL PAESE

Istat ha pubblicato la ventinovesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese. Il rapporto esamina lo scenario venutosi a creare con l'irrompere dell'emergenza sanitaria e verifica gli effetti sulla società e sull'economia dell'Italia. Le infografiche offrono una rappresentazione sintetica dei fenomeni analizzati nei 5 capitoli del Rapporto annuale 2021: La crisi e il recupero: la congiuntura economica e sociale; Lo shock da pandemia: impatto demografico e conseguenze sanitarie; Il capitale umano: divari e diseguaglianze; Il sistema delle imprese: tra crisi e ripresa; Investimenti e ambiente: il quadro all'avvio del PNRR. A metà del 2021, le conseguenze dell'emergenza sanitaria caratterizzano ancora il quadro economico e sociale. La recessione globale è stata violenta e di breve durata, con un rimbalzo favorito dalle misure di sostegno e una ripresa dell'attività economica in tutte le principali economie. Il Pil italiano, dopo la caduta dell'anno passato (-8,9%) dovuta essenzialmente al crollo della domanda interna, è previsto in rialzo del 4,7% nel 2021. Nel primo trimestre 2021 si registrano forti miglioramenti nella manifattura, nelle costruzioni e in alcuni comparti del terziario e anche le prospettive di brevissimo periodo sono decisamente positive (in base ai risultati dell'indagine sui climi di fiducia di imprese e consumatori). Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • IV Rapporto sull’impresa sociale
Pubblicato il IV Rapporto di Iris Network sullo stato dell'arte e l'evoluzione dell'impresa sociale in Italia, attraverso analisi quantitative e qualitative del fenomeno e approfondimenti su questioni di particolare rilievo. Questa edizione esamina le dimensioni e le caratteristiche del settore, il contributo alla crescita economica/occupazionale, al benessere dei destinatari dei servizi e alle politiche sociali, e la reazione alla pandemia da Covid-19. Secondo i dati presentati da Iris network, le oltre 22 mila istituzioni hanno risposto bene alla crisi continuando a creare occupazione. La ricerca si riferisce alle imprese "di fatto", al di là della definizione giuridica. Nel rapporto le informazioni su fatturato, distribuzione e settori di intervento. L'impresa sociale in Italia cresce e resiste rispondendo alle nuove esigenze dettate dalla pandemia. I numeri parlano chiaro: sono più di 22mila le imprese sociali di fatto che danno occupazione a quasi 650mila dipendenti, pari rispettivamente al 6,3% delle istituzioni e al 71,0% dei dipendenti del settore non profit. Di queste, oltre la metà (57,5%) sono cooperative sociali, precisamente 12.956, seguite dalle associazioni (15,4%). Per consultare il rapporto completo cliccare qui.

  • Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020/21

Il progetto "Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020/21" realizzato dal Censis (sponsor Eni, sponsor tecnico Agi) ha l'obiettivo di "fare un esame di coscienza", analizzando le difficoltà che l'Italia si porta dietro dal passato, i nervi scoperti che hanno comportato l'impreparazione ad affrontare in maniera ottimale l'emergenza legata all'epidemia del Covid-19, per poter guardare in modo costruttivo al futuro. È stato pubblicato il numero del Diario della transizione che si concentra sul lavoro e sulle contraddizioni già esistenti che la pandemia ha accentuato. I dati definitivi sul 2020 e il confronto con l'anno precedente indicano una riduzione dell'occupazione pari a 456mila unità, il 2,0% in meno rispetto al 2019. Per le donne la dinamica della condizione professionale è appena di poco più contenuta: le forze di lavoro si riducono del 3,5% e le occupate del 2,5%, mentre le fila dell'inattività si ingrossano di 368mila persone, portando lo stock di chi resta fuori dal mercato del lavoro a superare la soglia dei 16 milioni. Per consultare la pubblicazione cliccare qui.


  • XXIII Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Laureati

Almalaurea ha pubblicato il report "XXIII Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Laureati".  La XXIII Indagine ha coinvolto complessivamente 655 mila laureati di 76 Atenei. Oltre a 287 mila laureati del 2019 - sia di primo che di secondo livello - a un anno dal termine degli studi universitari, sono stati contattati tutti i laureati di secondo livello del 2017 (117 mila) a tre anni dal conseguimento del titolo e i laureati di secondo livello del 2015 (110 mila) a cinque anni. Infine due ulteriori indagini, consolidate oramai da anni, hanno riguardato i laureati di primo livello del 2017 e del 2015 che non hanno proseguito la formazione universitaria (74 mila e 67 mila), contattati rispettivamente a tre e cinque anni dalla laurea. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • L'orientamento di base e la profilazione qualitativa.

L'ANPAL ha pubblicato il rapporto "L'orientamento di base e la profilazione qualitativa", che illustra gli esiti dell'attività di analisi condotta dall'ufficio di statistica e supporto metodologico di Anpal in relazione all'utilizzo del Servizio di profilazione qualitativa di MyANPAL sul territorio nazionale. Il servizio nasce con l'obiettivo di dotare i centri per l'impiego di uno strumento in grado di raccogliere in modo sistematico e armonizzato informazioni sui propri utenti, utili ad individuare il percorso più idoneo di inserimento o reinserimento lavorativo.  Dopo una panoramica sul tema del profiling applicato al contesto delle politiche del lavoro a livello internazionale, nazionale e regionale, il rapporto presenta l'analisi dei dati raccolti nel periodo ottobre 2019-settembre 2020, relativi a più di 16.000 colloqui di orientamento realizzati dagli operatori dei Cpi. Ciò ha permesso di restituire una fotografia dei profili dei disoccupati che si rivolgono ai centri per l'impiego e di rilevare preziose informazioni circa le caratteristiche, le aspettative, le risorse messe in campo e le difficoltà incontrate da chi è in cerca di lavoro. Il rapporto si conclude con una riflessione sul tema dell'integrazione tra profilazione quantitativa e qualitativa, per comprendere quanto i risultati di queste due tipologie di profilazione siano complementari e quali siano gli elementi che qualificano maggiormente la profilazione qualitativa. Per il rapporto completo cliccare qui.


  • Piccoli schiavi invisibili. L’impatto del COVID-19 sulla tratta e lo sfruttamento: dalle strade all’online.
Tratta e sfruttamento minorile sono i fenomeni analizzati in "Piccoli Schiavi Invisibili", il Rapporto - giunto quest'anno alla sua decima edizione - pubblicato da Save the Children alla vigilia della Giornata Internazionale Contro La Tratta di Esseri Umani. Secondo le stime, nel mondo sarebbero oltre 40 milioni le vittime di tratta o sfruttamento, costrette in schiavitù, e ben 1 su 4, 10 milioni, avrebbe meno di 18 anni. Una realtà perlopiù sommersa che, rispetto a un così grande numero di minori coinvolti, trova conferma nei pochi dati disponibili sui casi segnalati nel 2019 da 164 paesi del mondo, più di 108.000, il 23% dei quali relativi a minorenni e, in 1 caso su 20, addirittura a bambini con meno di 8 anni. Si tratta di bambini e adolescenti spesso privati anche del diritto all'educazione visto che il 10% non ha mai frequentato la scuola e circa un quarto non è andato oltre la scuola media. In Europa, i dati della Commissione sono fermi ai circa 20.000 casi della rilevazione del 2015-2016, che confermano la proporzione di un quarto per i minori e segnala la prevalenza di vittime di sesso femminile (68%). Per il rapporto completo clicca qui.


  • L'economia sociale in Italia. Dimensioni, caratteristiche e settori chiave

L'Istat ha pubblicato il rapporto "L'economia sociale in Italia. Dimensioni, caratteristiche e settori chiave" realizzato dall'European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (Euricse) in collaborazione con l'Istituto nazionale di statistica. Il Rapporto, nato nell'ambito di una convenzione di ricerca tra Istat ed Euricse, analizza il comparto delle imprese sociali formato da associazioni, cooperative, mutue, fondazioni e altre istituzioni non profit, offrendo un quadro generale sulla struttura e il peso dell'economia sociale, sul profilo dei lavoratori e sull'occupazione. Lo studio presenta inoltre focus settoriali su sanità e assistenza sociale, istruzione e formazione, cultura, sport e ricreazione. Per il rapporto completo clicca qui.


  • Rainbow Europe Map

In occasione della Giornata Internazionale contro Omofobia, Bifobia e Transfobia, ILGA-Europe ha pubblicato il proprio report annuale, la Rainbow Europe Map, che classifica la situazione giuridica e politica delle persone LGBTI in 49 paesi d'Europa. Gli ultimi 12 mesi hanno segnato un anno senza precedenti nei 12 anni di storia della Mappa, con quasi nessun cambiamento legislativo positivo per le persone LGBTI d'Europa. Diversi i punti che vengono presi in esame, suddivisi in sei ambiti: "Equality & non-discrimination", "Family", "Hate crime & hate speech", "Legal gender recognition & bodily integrity", "Civil society space" e "Asylum". Tra i Paesi più inclusivi d'Europa ci sono Malta al primo posto, con uno strepitoso 94%, seguita da Belgio (74%), Lussemburgo (72%), Portogallo (68%) e Norvegia (67%). A chiudere la classifica il Principato di Monaco (11%), Russia (10%), Armenia (8%), Turchia (4%) e Azerbaijan (2%). L'Italia si trova tra la Lituania e la Moldavia. Spicca lo 0% italiano alla voce "Hate crime & hate speech". Per il report completo clicca sul link.


  •  Disinformazione e fake news durante la pandemia : il ruolo delle agenzie di comunicazione 

Il rapporto ITAL COMMUNICATIONS - CENSIS presentato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma ha come obiettivo della ricerca: evidenziare il ruolo svolto in Italia dai professionisti delle agenzie di comunicazione nel garantire qualità e veridicità alle notizie e mantenere, così, un sistema dell'informazione libero e pluralista. In Italia sono attive 4389 agenzie di comunicazione, dove lavorano 8311 professionisti. Si tratta di realtà aziendali in crescita negli ultimi anni (+12,5% dal 2015 al 2020) e aumentate anche nell'anno  dell'epidemia sanitaria (+1,2%); si è parlato infatti di "infodemia comunicativa". Da tale rapporto emerge che per il 49,7% degli italiani la comunicazione sul Covid-19 è stata confusa, per il 39,5% ansiogena (un dato che sale al 50,7% tra i più giovani), per il 34,7% eccessiva e solo per il 13,9% della popolazione equilibrata. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.


  • Associazionismo e Attuazione. I comuni alla prova della realizzazione della Strategia per le Aree Interne. 

Formez PA ha pubblicato "Associazionismo e Attuazione. I comuni alla prova della realizzazione della Strategia per le Aree Interne.", il report promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, di cui Formez PA è attuatore, in cui vengono approfondite le modalità con cui è stata affrontata dalle amministrazioni comunali delle aree interne la sfida della realizzazione della loro strategia, oltre all'attuazione dei tanti progetti di sviluppo individuati e pianificati. Quel che emerge in primo luogo da questa indagine è il fatto che l'azione dei Comuni, in termini di capacità amministrativa e di governo della strategia attraverso soluzioni associative, ha dato luogo ad una forte correlazione tra queste ultime e l'efficacia dell'azione strategica. Appare evidente inoltre che, ad una capacità di "elaborazione strategica", occorre associare una capacità di "realizzazione strategica". Per la pubblicazione clicca sul link. 


  • La perdita della speranza: i NEET, tra incuria istituzionale e pandemia

E' disponibile il nuovo paper di Laboratorio Futuro dell'Istituto Toniolo a cura della rete #UnoNonBasta. La problematica dei NEET in Italia assume proporzioni rilevanti e ha connotazioni preoccupanti sia dal punto di vista macroeconomico sia dal punto di vista di economie territoriali. Nella fascia 15-29 anni nel 2020 i NEET sono pari al 23,3% in Italia contro una media Eu-27 del 13,7%. Il valore rimane elevato fin oltre i 30 anni e la distanza con l'Europa è aumentata nel tempo. Affrontare realmente il problema richiede interventi più decisi rispetto a quelli che sono stati intrapresi in passato. L'urgenza del tema è data dalla particolarità dei fenomeni della disoccupazione e dell'inattività: se i disoccupati e gli inattivi non vengono indirizzati entro tempi rapidi, per il giovane diventerà sempre più complicato trovare lavoro. Come emerge dal rapporto curato dalla rete #UnoNonBasta per Laboratorio Futuro dell'Istituto Toniolo non solo siamo rimasti sui valori peggiori in Europa, ma nessun processo di convergenza si è osservato dopo la Grande recessione del 2008-13. Ci siamo anzi allontanati dalla media europea e ora i giovani italiani rischiano di subire in modo più accentuato l'impatto della pandemia. Per consultare il rapporto completo clicca qui.


  • Statistiche su asilo e immigrazione

Il Paramento Europeo  ha pubblicaot le statistiche su asilo e immigrazione nell'UE. Le limitazioni della circolazione dovute alla pandemia hanno diminuito i flussi migratori, sia illegali che legali. La chiusura dei confini, ha limitato le tratte d'immigrazione e ridotto l'accoglienza di rifugiati. Nei primi dieci mesi del 2020 ci sono state 390.000 richieste di asilo in Europa, 33% in meno rispetto allo stesso periodo nel 2019. La situazione è diversa per Spagna e Romania, a causa di un aumento di richieste da paesi del Sud America, tra i quali la Colombia con il 102% in più di richieste rispetto alla media dei due anni precedenti, e il Perù con il 76% in più. Per quanto riguarda i flussi illegali, nel 2020 1.754 persone sono morte o scomparse, a differenza del 2019 (2.095 persone). Gli sbarchi irregolari attraverso la rotta del Mediterraneo centrale verso l'Italia e Malta sono aumentati del 154% tra gennaio e novembre del 2020 rispetto al 2019. La posizione dei cittadini europei in merito a tale questione  viene rilevata da un sondaggio Parlemeter del 2020, in cui si rileva un calo nell'importanza data alle questioni di immigrazione da parte dei cittadini europei. Secondo il 47% dei partecipanti al sondaggio, la questione migratoria è il principale punto di disaccordo fra l'UE e i governi nazionali. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • Divario retributivo di genere: le donne guadagnano meno degli uomini nell'UE?

Il Parlamento Europeo ha pubblicato un Report sul "Divario retributivo di genere: le donne guadagnano meno degli uomini nell'UE?". Dal report emerge come le donne lavoratrici nell'UE guadagnano in media il 14% in meno all'ora rispetto agli uomini. Le discrepanze più alte sono state registrate in: Estonia (21,7%) e Lettonia (21,2%), invece, il divario risulta essere più ridotto in : Romania (3,3%) e Lussemburgo (1,3%). Il rapporto spiega come circa il 30% del divario retributivo totale di genere può essere spiegato con una sovra-rappresentanza di donne in settori relativamente a basso salario. Il Parlamento Europeo si propone di risolvere tale problematica intervenendo sulla strategia dell'UE per la parità di genere, con la quale si richiede alla Commissione di redigere un nuovo ambizioso piano d'azione per far fronte al divario retributivo di genere, inoltre, raccomanda di rendere più agevole l'accesso per le donne e le ragazze in aree di studio e lavoro a predominanza maschile, di favorire la flessibilità dell'orario di lavoro e di migliorare i salari e le condizioni lavorative. Per consultare il rapporto completo clicca qui

 

  • Discorsi d'odio online sessisti e anti-LGBTIQ* nel contesto dei bambini e dei giovani

Il portale Giovani e media - Portale informativo per la promozione delle competenze mediali, ha pubblicato il rapporto "Discorsi d'odio online sessisti e anti-LGBTIQ* nel contesto dei bambini e dei giovani". Nel contesto del suo tema centrale "Odio in rete", Giovani e media ha commissionato a Lea Stahel e Nina Jakoby dell'Istituto di Sociologia dell'Università di Zurigo il rapporto di ricerca che fornisce una panoramica sul fenomeno dei discorsi d'odio sessisti e ostili contro le persone LGBTIQ* in Internet. Il rapporto afferma che i bambini e i giovani sono particolarmente esposti al sessismo e all'ostilità LGBTIQ* su Internet, poiché da un lato utilizzano i media digitali in modo molto attivo e dall'altro spesso non hanno le competenze mediali necessarie per poter valutare i rischi. Conseguenze negative possono verificarsi sia sul piano del benessere psicologico sia a livello sociale. Le autrici formulano delle raccomandazioni in termini di sensibilizzazione, prevenzione e intervento sulla base delle offerte esistenti in Svizzera e all'estero e tenendo conto delle sfide specifiche che si presentano alle organizzazioni attive in questo settore. Per il rapporto completo clicca qui.

 

  • REPORT SUGLI INCUBATORI/ACCELERATORI ITALIANI - RICERCA 2020

Il team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) con base al Politecnico di Torino e grazie al supporto di InnovUp, PNICube, Lifegate, Coopfond, Iren, Studio legale Cafiero Pezzali & Associati, TimeFlow, Experientia, Instilla e Social Innovation Teams (SIT) ha pubblicato il "Report sugli incubatori/acceleratori europei - Ricerca 2020". Il rapporto sugli incubatori e acceleratori europei (dati da Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito)analizza le differenze tra gli incubatori dei paesi coinvolti nella ricerca (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito). Inoltre osserva come il sistema degli incubatori europei si sta evolvendo in termini di modelli di busines, analizzando anche le differenze fra gli incubatori / acceleratori che supportano le organizzazioni con un impatto sociale significativo e quelli che non lo fanno. Per consultare il report completo clicca qui.

  • Rapporto annuale sul mercato del lavoro

L'Istat ha pubblicato il Rapporto annuale sul mercato del lavoro, frutto della collaborazione tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal. Nel 2020, la pandemia dovuta al Covid-19 ha condizionato in maniera cruciale gli sviluppi dell'economia e della società, in Italia come nel mondo intero. Gli approfondimenti contenuti nel Rapporto descrivono gli effetti del Covid-19 sulla domanda e sull'offerta di lavoro, il ruolo degli ammortizzatori sociali introdotti, e le ricadute sulla qualità del lavoro. Data la natura dei provvedimenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori, gli effetti della crisi si sono manifestati più sulle ore lavorate che sull'occupazione; ciononostante il numero di persone rimaste senza lavoro è considerevole, soprattutto a seguito delle cessazioni dei contratti a termine non rinnovati e del venir meno di nuove assunzioni in un generalizzato clima di "sospensione" delle attività, inclusa quella della ricerca di lavoro. Il calo dell'attività e dell'occupazione si è concentrato nei servizi e, complessivamente, ha avuto effetti ridotti nella manifattura. In questo difficile contesto, il Rapporto fornisce elementi di riflessione, basati sull'evidenza empirica e sul rigore analitico, che sono utili a favorire lo sviluppo del dibattito pubblico sul tema del lavoro e che possono contribuire all'orientamento delle politiche. Per consultare il rapporto completo cliccare sul link.

  • CITTÀMEZ 2020

Legambiente, in collaborazione con Motus-E, presenta cittàMEZ 2020,  il dossier sulla transizione verso la Mobilità a Emissioni Zero. Dati e classifica di 104 città per mobilità, emissioni zero e accessibilità. Obiettivo 100% trasporto urbano a zero emissioni dal 2030. In cinque grandi città italiane - Milano, Napoli, Venezia, Bologna, Torino e Firenze - più di un terzo degli spostamenti - tra il 34 e il 58% - si compie a piedi, in bici, in tram o bus elettrico, in treno, in metropolitana o con mezzi elettrici, dal monopattino all'auto, privati o in condivisione. Una pattuglia di città di medie dimensioni - Ferrara, Bolzano, Padova, Trento, Bergamo, Ravenna, Pesaro e Brescia - dimostra, poi, con numeri interessanti, come sia possibile la transizione verso un futuro senza inquinamento e traffico automobilistico. Questa è la buona notizia che ci offre Città MEZ, il rapporto di Legambiente costruito in collaborazione con Motus-E sulla mobilità a emissioni zero, che ha fotografato prima del lockdown i cambiamenti in corso nei nostri capoluoghi di provincia, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • Rapporto Bes 2020: il benessere equo e sostenibile in Italia

L'Istat ha pubblicato il Rapporto Bes 2020, che offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l'analisi di un ampio set di indicatori suddivisi in 12 domini. Nel 2020 migliora leggermente la soddisfazione dei cittadini. Il 44,5% della popolazione esprime infatti un voto tra 8 e 10 sulla soddisfazione della propria vita, in leggero aumento rispetto all'anno precedente (43,2%). Si mantengono le differenze territoriali, con una maggiore percentuale di soddisfatti al Nord (48,4%), quasi quattro punti percentuali in più della media nazionale, e livelli più bassi al Centro e nel Mezzogiorno (43% e 40%). Nel nostro Paese la soddisfazione per la vita rimane diseguale non solo tra territori ma anche per titolo di studio conseguito, età e, sia pure in misura minore, tra uomini e donne. Diminuisce l'aspettativa di vita degli italiani: nel 2010 l'aspettativa di vita alla nascita era di 81,7 anni, nel 2019 di 83,2 e nel 2020 il dato è sceso a 82,3. Per consultare il rapporto completo clicca qui.

 

  • L'impatto della pandemia COVID-19 sulle donne

Il Parlamento Europeo ha pubblicato un'infografica che raccoglie i dati dell'effetto della pandemia sulla disparità di genere. A un anno dalla diffusione dell'epidemia di coronavirus, si teme che la ricaduta sociale ed economica possa innescare impatti a lungo termine sull'uguaglianza di genere. Una minaccia non solo ai progressi fatti finora, ma anche un concreto pericolo per altre 47 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo di ricadere sotto la soglia di povertà. Circa l'84% delle donne lavoratrici tra i 15 e i 64 anni sono impiegate nei servizi, compresi quelli più colpiti dalla crisi COVID-19 e che stanno affrontando perdite di posti di lavoro. La quarantena ha anche avuto un impatto sugli impieghi "al femminile" dell'economia, come quelli legati all'asilo nido, il lavoro di segreteria e quello domestico.Oltre il 30% delle donne nell'UE lavora part-time ed è impiegata in larga parte nell'economia informale, caratterizzata da minori diritti sul lavoro e protezione sanitaria e dall'assenza di altri benefici fondamentali. Le donne sono anche molto più propense a prendere del tempo libero per prendersi cura di figli e parenti e, con i lockdown, hanno spesso dovuto combinare il telelavoro e la cura dei bambini.  Per consultare l'infografica completa clicca qui.

 

  • THe role of digital labour platforms in transforming the world of work 

L' ILO (International Labour Organization)  ha presentato il rapporto The role of digital labour platforms in transforming the world of work.  Il rapporto offre un quadro completo sull'esperienza di lavoratori e imprese su piattaforme online web-based e location-based, attingendo a sondaggi e interviste con circa 12.000 lavoratori e rappresentanti di 85 aziende in tutto il mondo, in molteplici settori. Fornisce inoltre approfondimenti sulle piattaforme del lavoro digitale come modello di business, esamina le risposte normative in tutto il mondo e presenta una via da perseguire, per far sì che lo smartworking garantisca delle modalità di lavoro dignitose e rispettose dei diritti dei lavoratori. Per il rapporto completo clicca qui.

 

  • Migrant integration statistics - 2020 edition

Eurostat ha pubblicato il rapporto "Migrant integration statistics - 2020 edition", che analizza diversi aspetti dell'integrazione dei migranti nell'Unione Europea. L'integrazione dei migranti nella società del paese ospitante è un elemento fondamentale per massimizzare le opportunità della migrazione legale e il contributo che l'immigrazione può apportare allo sviluppo dell'Unione Europea. In questo report l'integrazione viene misurata in termini di occupazione, istruzione, inclusione sociale e cittadinanza attiva nel paese ospitante.  L'analisi si basa sulle statistiche dell'indagine sulla forza lavoro (EU-LFS), sulle statistiche sul reddito e sulle condizioni di vita (EU-SILC) e sulle statistiche sulla migrazione di Eurostat. I dati sono presentati per l'Unione europea e i suoi Stati membri, il Regno Unito e per i paesi EFTA. Per il report completo cliccare qui.


  • Digital 2021 - Italia

WE ARE SOCIAL ha approfondito e interpretato i dati italiani e globali del Report Digital 2021 pubblicato in collaborazione con Hootsuite, mettendo in luce le tendenze italiane dell'uso degli strumenti e delle piattaforme digitali. Nel corso del 2020, c'è stato un forte aumento sul fronte piattaforme social: oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento quasi del 6% che fa raggiungere quota 41 milioni. Gli smartphone sono presenti nelle tasche e nelle mani del 97% degli italiani, mentre 3 persone su 4 utilizzano computer desktop o laptop. Gli italiani sono connessi per oltre 6 ore al giorno a internet, e passano quasi due ore sui social, mentre continuano a essere rilevanti i periodi che passiamo a fruire di contenuti audio e gaming. Lo scenario per quanto riguarda i comportamenti sulle piattaforme social presenta un interessante spunto soprattutto dal lato del coinvolgimento: sono incrementate di 4 punti percentuali, infatti, le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online. Tra le piattaforme più utilizzate rimane forte la leadership degli ecosistemi Facebook e Google: YouTube, WhatsApp e Facebook superano tutti l'80% di adozione, seguiti da Instagram e Messenger. Interessanti però le crescite di TikTok (che raddoppia) e l'ingresso in 'classifica' di Telegram, piattaforma di messaggistica che fa della privacy uno dei suoi USP principali. Per consultare il report completo clicca sul link.


  • Emergenza pandemia: quale impatto su natalità e nuove generazioni?

E' stato pubblicato il primo rapporto di ricerca sulle conseguenze prodotte dalla crisi epidemiologica sulle nascite, sulla realizzazione dei progetti di vita da parte dei giovani e sulla condizione di benessere delle famiglie con bambini e adolescenti, curato dal gruppo di esperti su demografia e Covid-19, istituito dal Dipartimento per le politiche della famiglia, della Presidenza del Consiglio dei ministri e coordinato dal professor Alessandro Rosina, e promosso in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti. L'insieme delle attività svolte dal Gruppo mira al triplice obiettivo di: consentire al dibattito pubblico di avere riferimenti empirici solidi e aggiornati sull'impatto demo-sociale della pandemia; offrire alla comunità scientifica un panorama delle attività di ricerca in corso; fornire indicazioni utili sul versante delle policy. Il quadro restituito evidenzia un forte dinamismo in termini di ricerche e analisi, sia in Italia che all'estero, relative all'impatto della pandemia sulle famiglie, sulle nuove generazioni, sulla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, sulla dimensione materiale e psicologica. Le prime evidenze disponibili mostrano il prevalere di una combinazione di difficoltà e incertezza che tende ad indebolire le scelte di impegno positivo verso il futuro, in particolare quella di avere un figlio. Per consultare il rapporto completo cliccare qui.

 

  • Education, healthcare and housing: How access changed for children and families in 2020

Eurofound ha pubblicato il report "Education, healthcare and housing: How access changed for children and families in 2020", un documento programmatico che registra i cambiamenti nell'accessibilità all'istruzione, all'assistenza sanitaria e agli alloggi nell'UE27 tra il 2018-2019 e l'estate del 2020, per far sì che questi sviluppi possano essere presi in considerazione nel momento in cui vengono progettate le risposte politiche e le misure di mitigazione. La pandemia COVID-19 ha avuto un impatto drammatico sull'accessibilità dei servizi sanitari, educativi e assistenziali per tutti gli europei. Questo è anche il caso dei bambini, che in diversi paesi hanno visto le loro scuole chiuse e sostituite con l'apprendimento a distanza. La pandemia ha influito negativamente anche sulle opportunità di accesso all'assistenza sanitaria e sulla salute mentale dei nuclei familiari. Molte famiglie hanno anche sperimentato una crescente insicurezza abitativa. Per consultare il report completo clicca qui.

 

  • Dialogo dell’UE con i Giovani – Report VII Ciclo

E' stato pubblicato il report del VII Ciclo del dialogo dell'UE con i Giovani, promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, dall'Agenzia Nazionale Giovani e dal Consiglio Nazionale dei Giovani. Il Dialogo dell'Unione europea con i giovani è un processo di consultazione dei giovani finalizzato a garantire il loro coinvolgimento nei processi decisionali e la loro partecipazione all'elaborazione di politiche e strategie per la gioventù. Il VII Ciclo di Dialogo dell'UE, iniziato a gennaio 2019 e terminato a giugno 2020, suddiviso nei tre semestri di presidenza di Romania, Finlandia e Croazia, si è avvalso dei risultati dei precedenti cicli del Dialogo Strutturato; in particolare, durante il VI Ciclo tutti gli attori coinvolti hanno lavorato insieme alla definizione della Strategia dell'Unione europea per la gioventù, adottata a novembre 2018 dai Ministri della Gioventù del Consiglio dell'UE, e all'elaborazione degli 11 Obiettivi che rispecchiano le opinioni dei giovani europei e la visione di coloro che hanno partecipato attivamente al Dialogo. Anche quest'anno, l'Osservatorio comunicazione partecipazione e culture giovanili dell'Università degli studi di Salerno, in quanto membro del National Working Group, ha collaborato alla realizzazione del Report. In qualità di membri osservatori hanno collaborato alla realizzazione:  Eurodesk Italy, EYCA, Anci Giovane, Osservatorio comunicazione partecipazione e culture giovanili dell'Università degli studi di Salerno, Forum Regionale Giovani Umbria, Forum Giovani Puglia, Forum dei Giovani di Basilicata, Forum Regionale dei Giovani - Campania  Per consultare il report completo clicca qui.


  • Atlante Siproimi 2019: Rapporto annuale Siproimi

Il Siproimi è il sistema afferente alla rete degli enti locali che si occupa dell'accoglienza e dell'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati, nonché dei minorenni non accompagnati. La rete è coordinata da Ministero dell'Interno Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, l'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI). Il rapporto annuale, relativo ai dati sul 2019, mostra come i bambini e i ragazzi stranieri soli accolti nella rete Siproimi nel corso del 2019 sono complessivamente 4.752. Un dato che conferma il costante aumento rispetto agli anni precedenti: +22,6% rispetto al 2018 e +52% sul 2017. Secondo quanto evidenziato nel rapporto, aumentano anche i progetti e i posti dedicati ai minori stranieri non accompagnati: nel corso del 2019 si registrano 4.255 posti (+21,6% rispetto al 2018 e +33,8% sul 2017), distribuiti su 166 progetti. Per quanto riguarda la nazionalità di provenienza dei minori stranieri non accompagnati, in cima alla classifica si trovano il Gambia (649 minorenni, pari al 13,7%) e l'Albania (579 minorenni, 12,2%); seguono il Pakistan (8%), il Senegal (7,8%) e il Mali (6,8%). In riferimento alla distribuzione di genere, prevale la componente maschile: 4.586 ragazzi, pari al 96,5% degli accolti. Altri dati rivelano che i bambini e i ragazzi di età compresa tra zero e 13 anni rappresentano l'8%, i 14-15enni il 4,5%, gli adolescenti di 16-17 anni il 39% e i giovani di 18 o più anni il 55,7%. Per scaricare il rapporto completo clicca qui.

 

  • UI GreenMetricWorld University Rankings 2020

È stata pubblicata la classifica UI GreenMetricWorld University Rankings 2020, la XI edizione dell'indagine di valutazione della Sostenibilità delle Università del mondo. Lo studio GreenMetric è elaborato annualmente dall'Università dell'Indonesia (UI) per misurare l'impegno delle istituzioni accademiche, a livello mondiale, nello sviluppo di soluzioni universitarie "eco-friendly", nella promozione di politiche di rispetto e salvaguardia dell'ambiente e di più ampia attenzione alla sostenibilità delle tre missioni degli atenei. Sono sei gli indicatori presi in esame da GreenMetric in ogni rilevazione annuale: Ambiente e Infrastrutture, Energia e Cambiamenti Climatici, Rifiuti, Acqua, Trasporti, Educazione. L'indagine analizza ciascuna di queste sei dimensioni attraverso specifici item. Il punteggio massimo ottenibile, considerati tutti gli item utilizzati, è di 10.000 punti. UNISA, con i suoi 7.325 punti (500 in più rispetto allo scorso anno), ha raggiunto quest'anno il massimo ottenibile su 15 dei 39 item totali. L'Università di Salerno, nell'indice generale che quest'anno contempla circa 1000 istituzioni accademiche (800 lo scorso anno), si posiziona al 120° posto tra le università del mondo e al 9° posto in Italia. Per consultare la classifica completa clicca qui.

  •   Future we want - Essere adolescenti al tempo del Covid19

Future we want è la campagna UNICEF nata a seguito della prima ondata della pandemia da Covid-19 per ascoltare i giovani sulla loro percezione del periodo di emergenza sanitaria e sulle possibili soluzioni da mettere in campo nel futuro post Covid.  La campagna ha portato al lancio di un Manifesto di 10 punti con le raccomandazioni dei giovani alle Istituzioni e a un report di approfondimento con statistiche aggiornate sulla situazione corrente e messaggi chiave portati avanti nel lavoro con le Istituzioni. Il report è nato per indagare come l'emergenza sanitaria abbia cambiato la percezione che gli adolescenti italiani hanno del loro benessere e l'impatto che il Covid-19 ha avuto nelle loro vite. Per consultare il rapporto completo clicca sul link.


  • 54° Rapporto CENSIS sulla situazione sociale del Paese/2020

Il CENSIS ha pubblicato la 54° edizione del Rapporto Censis sulla situazione sociale del paese/2020. Il rapporto interpreta i più significativi fenomeni socioeconomici del Paese nella fase di eccezionale incertezza che stiamo vivendo. Le considerazioni generali guardano al passato ma anche al fervore che trasporta il paese nel futuro. Nella seconda parte, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel paese durante la situazione pandemica. Nelle ultime due parti del rapporto vengono presentate le analisi per settore: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza. Per consultare il rapporto completo clicca qui.